Presso l’Ospedale di Perugia è stato di recente eseguito con successo dalla equipe di Chirurgia pediatrica diretta dal dottor Marco Prestipino, un complesso intervento chirurgico su un bambino di 18 mesi per un’ernia diaframmatica recidiva. Il bambino era stato operato alla nascita presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e i controlli post-operatori apparivano nella norma ma nei primi giorni di aprile il piccolo aveva cominciato a lamentare dolori addominali e vomito. Dopo gli accertamenti radiologici e la stabilizzazione, è stato sottoposto a intervento chirurgico in emergenza presso il nosocomio perugino.
“La recidiva dell’ernia dell’intestino nel torace è un evento molto raro – sottolinea il dott. Marco Prestipino, chirurgo pediatrico che ha eseguito l’intervento – l’incidenza stimata dell’ernia diaframmatica è di 1- 4 neonati su 10.000 nuovi nati e una recidiva è inconsueta sui bambini non più neonati. L’ernia diaframmatica (detta ernia di Bochdalek) è una condizione in cui parte del contenuto addominale fuoriesce attraverso un difetto nel diaframma e si sposta nella cavità toracica”.
Intervento chirurgico con importanti complicanze
“Questo può causare disturbi respiratori e altre complicazioni. Di solito si verifica a sinistra e può comprimere il polmone destro, riducendone la crescita e la funzione. Nel neonato l’intervento chirurgico è necessario per riposizionare l’intestino nell’addome e per correggere il difetto diaframmatico. In questo caso si è presentata una recidiva alla età di 18 mesi – continua Prestipino – che ha presentato importanti complicanze da affrontare come la difficoltà di accesso chirurgico causata dalle aderenze del precedente intervento, la lacerazione del diaframma che è stato ricostruito e l’infarto ischemico dell’intestino erniato con presenza di una perforazione”.
“L’intervento è riuscito al meglio grazie al lavoro di equipe con i chirurghi pediatrici, dottor Berardino Melissa e dottoressa Ester Ricci, che insieme a me hanno affrontato questo complesso e lungo intervento della durata di cinque ore, e al supporto determinante degli anestesisti e infermieri di sala operatoria. Ora il bimbo – conclude il chirurgo pediatrico – è in buone condizioni al proprio domicilio e si rialimenta regolarmente senza difficoltà”.
Per il decorso post- intervento, il piccolo paziente era stato ricoverato presso la Terapia Intensiva Neonatologica, diretta dalla dottoressa Stefania Troiani.
L’ernia diaframmatica è una patologia in cui vi è un’erniazione di parte dello stomaco o di altri organi addominali attraverso il diaframma, una membrana muscolare che separa la cavità toracica da quella addominale. Questa condizione può essere congenita o acquisita e può causare gravi disturbi respiratori e digestivi.
L’ernia diaframmatica può essere trattata con tecnica laparoscopica o chirurgia tradizionale
I sintomi dell’ernia diaframmatica possono variare in gravità e includere difficoltà respiratoria, dolore toracico, reflusso gastroesofageo, problemi digestivi, gonfiore addominale e febbre. Inoltre, l’ernia diaframmatica può causare complicanze come ostruzione dell’intestino, ischemia dell’organo erniato e perforazione dell’organo erniato.
L’obiettivo dell’intervento all’ernia diaframmatica è quello di riparare il difetto nel diaframma e riposizionare gli organi erniati nella cavità addominale. Può essere eseguito tramite tecnica laparoscopica o tramite chirurgia tradizionale a cielo aperto, a seconda della gravità del caso e delle preferenze del chirurgo.
Durante l’intervento chirurgico, l’operatore accede alla cavità addominale attraverso piccole incisioni e utilizza uno strumento dotato di una telecamera per guidare l’intervento. Il diaframma viene quindi riparato con sutura o con una rete di supporto per evitare una futura erniazione degli organi.
Dopo l’intervento chirurgico, il paziente può dover restare in ospedale per alcuni giorni per monitorare il recupero e gestire eventuali complicanze post-operatorie.
È importante sottolineare che l’intervento chirurgico per l’ernia diaframmatica è generalmente sicuro e efficace nella maggior parte dei casi se eseguito sugli adulti. Tuttavia, come per qualsiasi procedura chirurgica, possono verificarsi complicanze come infezioni, sanguinamenti, lesioni ai nervi circostanti o recidive dell’ernia. È quindi fondamentale sottoporsi a visite di controllo regolari per monitorare il recupero e prevenire complicazioni.
Grazie ai recenti progressi nella tecnica chirurgica, la maggior parte dei pazienti affetti da ernia diaframmatica può beneficiare di un intervento sicuro ed efficace che riduce i sintomi e migliora la qualità di vita.