Per la Camera di commercio dell’Umbria il sogno di tutte le imprese – ma anche dei cittadini – italiani si avvererà: avere un’unica interfaccia con la pubblica amministrazione. L’operazione è stata possibile grazie ai fondi del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), che ha stanziato 324 milioni di euro, e alle competenze del Sistema camerale, a partire da Infocamere.
In pratica cittadini e imprese potranno incontrare la burocrazia senza complicazioni nel reperimento della documentazione, grazie alla nuova interfaccia unica. E senza che per la stessa pratica due comuni – come accade ancora oggi, nonostante i passi avanti compiuti – chiedano documenti diversi.
Certo, il sogno si avvererà se si riuscirà a realizzare il cosiddetto “Catalogo”. Si tratta di una nuova architettura della Pubblica amministrazione possibile grazie all’innovazione tecnologica. E sarà, inoltre, necessario rendicontare l’intervento entro giugno 2026, come per le opere finanziate con il PNRR.
Interfaccia unica grazie al “Catalogo”: modernizzazione senza precedenti per gli sportelli unici
Quella che è stata presentata in un convegno della Camera di Commercio dell’Umbria è, insomma, una modernizzazione senza precedenti. Un balzo in avanti sulla strada della semplificazione burocratica che ha un obiettivo preciso. Promuovere l’interoperabilità, la standardizzazione dei processi e la digitalizzazione dei moduli cartacei. Nasce per questo il Sistema Informatico degli Sportelli Unici. Non a caso c’è chi parla di rivoluzione per la Pubblica amministrazione con la nuova interfaccia per cittadini e imprese.
Il quadro dei cambiamenti in arrivo, presenti numerosi rappresentanti dei Comuni umbri, oltre a quelli di altre amministrazioni pubbliche, è stato fatto questa mattina nel convegno “SSU (Sistema Informatico degli Sportelli Unici) – Semplificazione e standardizzazione degli Sportelli Unici”. Un evento promosso da Infocamere, Unioncamere ed Ente camerale umbro e svoltosi a Perugia nella Sala Polivalente della Camera di Commercio dell’Umbria.
Le novità sono state sintetizzate nei saluti istituzionali di Federico Sisti, Segretario Generale dell’Ente camerale umbro. Mentre la relazione centrale, “Il Catalogo del Sistema Informatico degli Sportelli Unici (SSU)”, è stata tenuta dall’ingegner Daniele Monteforte (Infocamere). Molte le domande da parte dei presenti, in particolare dei dipendenti comunali dei municipi in cui sono attivi Suap (Sportello unico delle attività produttive) e Sue (Sportello unico dell’edilizia).
Ecco come cambieranno le cose per imprese e PA con la nuova interfaccia unica
Durante il convegno sono stati presentati alcuni esempi di come cambieranno concretamente le cose, per Suap e Sue, ma anche per tutte le altre amministrazioni pubbliche. Il “Catalogo” che Infocamere andrà a realizzare è una sorta di “porta”. Una piattaforma telematica di accesso a tutte le pratiche che vanno presentate secondo standard precisi e uniformi in tutta la pubblica amministrazione. Altrimenti la “porta” resterà chiusa perché è sbagliata la “chiave” di accesso, in quanto non realizzata secondo gli standard uniformi.
La conseguenza della creazione del “Catalogo” è la standardizzazione e l’interoperabilità tra tutte le amministrazioni pubbliche. Se un Comune non dovesse adeguardi allo standard del “Catalogo”, la piattaforma non accetterà il documento. L’interoperabilità favorirà anche il superamento di altri problemi. Come la comunicazione dei decessi degli imprenditori alla Camera di Commercio, così da aggiornare le schede delle aziende.
I vantaggi dell’interoperabilità sono molteplici e, tra questi, è fondamentale quello della competitività del Paese e dei territori. Lo snellimento e la velocizzazione burocratica che il Sistema Informatico degli Sportelli Unici produrrà, infatti, porterà secondo i programmi un rafforzamento sul fronte dell’attrazione di capitali dall’esterno e su quello della localizzazione delle attività economiche. Che spesso (soprattutto le imprese estere) bypassano il nostro Paese proprio a causa dell’inefficienza burocratica italiana.
Le novità della riforma che introduce il Catalogo per i SUAP
Lo Sportello Unico Attività Produttive è un unico punto di accesso esclusivamente telematico. Il SUAP è a disposizione dell’imprenditore per gestire tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attività produttiva. È il territorio digitale di dialogo con i vari uffici comunali e tutte le altre amministrazioni pubbliche coinvolte (Asl, Vigili del Fuoco, Arpa, Questura, Prefettura, Ministeri). Le funzioni del SUAP possono essere esercitate dai singoli Comuni, anche in forma associata, o essere delegate dai Comuni alle Camere di commercio.
Il SUAP Camerale è attualmente presente in oltre 4 mila comuni, più della metà (51,6%) dei municipi Italiani. E rappresenta la piattaforma maggiormente diffusa e completa a livello nazionale, in grado di fornire una risposta unica e tempestiva per l’avvio delle attività economiche.
I comuni capoluogo di provincia che utilizzano la piattaforma fornita dalle Camere di Commercio sono attualmente 53, per un totale di oltre un milione di pratiche (1.130.166) transitate nel 2023 tramite il SUAP Camerale.