28 Jul, 2025 - 15:03

Terni, arrestato 25enne albanese in soggiorno turistico: sequestrate 62 dosi di cocaina e 3.000 euro

Terni, arrestato 25enne albanese in soggiorno turistico: sequestrate 62 dosi di cocaina e 3.000 euro

Nel pomeriggio di giovedì scorso, i Carabinieri della Stazione di Collescipoli hanno tratto in arresto un cittadino albanese di 25 anni, incensurato e presente in Italia con regolare visto turistico, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione è scaturita nel corso di un servizio di pattuglia nei pressi del centro commerciale Cospea, dove i militari hanno notato un’utilitaria che ha attirato la loro attenzione per la condotta sospetta del conducente. L’uomo, alla vista dell’auto di servizio, ha infatti abbandonato repentinamente il veicolo tentando di dileguarsi a piedi tra i passanti. Raggiunto in pochi istanti, il giovane è apparso fin da subito visibilmente agitato e reticente nel fornire spiegazioni plausibili circa la propria presenza sul territorio. L’atteggiamento sospetto ha spinto i Carabinieri ad approfondire gli accertamenti. Dopo averne verificato l’identità, i militari hanno proceduto con una perquisizione personale e del veicolo a noleggio, ritenendo fondato il sospetto di un’attività illecita in atto.

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Trovate 62 dosi di cocaina e 3.000 euro in contanti

I sospetti degli inquirenti hanno trovato pieno riscontro durante la perquisizione. Sul corpo del 25enne sono state rinvenute la maggior parte delle 62 dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa 42 grammi. Altre due dosi erano occultate all’interno dell’auto, risultata noleggiata. Oltre alla sostanza stupefacente, i militari hanno rinvenuto anche una somma in contanti di quasi 3.000 euro, ritenuta verosimilmente il provento dell’attività di spaccio. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

L’arresto e la convalida in direttissima

Il giovane è stato trattenuto in camera di sicurezza presso il Comando dei Carabinieri di competenza, in attesa dell’udienza di convalida. Nella giornata di venerdì si è svolto il giudizio per direttissima davanti al Tribunale di Terni. Il giudice, nel convalidare l’arresto, ha disposto nei confronti dell’indagato la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Terni.

Avviata anche la procedura per il divieto di ritorno

Parallelamente, i Carabinieri hanno tempestivamente comunicato alla Questura la posizione dello straniero, presentando formale richiesta per l’emissione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Terni. Qualora venga adottato, tale provvedimento impedirà al 25enne di fare rientro nel territorio comunale, anche in assenza di condanna definitiva, nell’ottica della tutela della sicurezza pubblica.

Le Forze dell’Ordine indagano sul possibile coinvolgimento del giovane in una più ampia rete di spaccio

Dalle indagini preliminari è emerso che, sebbene il giovane risultasse formalmente in Italia per motivi turistici, potrebbe essere coinvolto in una rete di spaccio più ampia e organizzata, attiva non solo nel territorio cittadino ma anche a livello provinciale. Questo episodio conferma l’attenzione costante delle Forze dell’Ordine verso soggetti che, sfruttando la copertura di una regolarità formale apparente, riescono a muoversi con facilità nel contesto della microcriminalità urbana, rappresentando così una seria minaccia per la sicurezza pubblica.

L’appello dei Carabinieri alla cittadinanza

"La costante presenza sul territorio e l’attenzione al dettaglio restano fondamentali per contrastare il traffico di stupefacenti e prevenire comportamenti pericolosi per la collettività" — dichiarano dal Comando. Un sentito ringraziamento viene rivolto anche ai cittadini che, con le loro preziose segnalazioni e il rigoroso rispetto delle normative, svolgono un ruolo attivo e fondamentale nel mantenimento quotidiano dell’ordine pubblico e nella salvaguardia della sicurezza di tutti.

Presunzione di innocenza e stato delle indagini: il principio fondamentale garantito dalla legge

Si ricorda che il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari e che, come sancito dal principio fondamentale della presunzione di innocenza, l’indagato deve essere considerato innocente fino a quando non venga emessa una condanna definitiva con sentenza passata in giudicato. Questo principio garantisce il diritto a un equo processo e tutela la dignità della persona coinvolta, evitando giudizi anticipati che potrebbero compromettere la correttezza delle procedure giudiziarie.

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Francesco Mastrodicasa
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