È stato Inaugurato ad Assisi il nuovo centro di riabilitazione ambulatoriale dell’Istituto Serafico, diretto da Massimo Vallasciani, basato sulla intelligenza artificiale. La struttura ospita servizi di riabilitazione con tecnologie all’avanguardia che sfruttano anche la realtà virtuale.

Permette infatti di seguire “il percorso di recupero di ogni persona con estrema precisione e raccogliendo dati oggettivi”, è stato spiegato durante la cerimonia di inaugurazione.
Il centro sarà aperto all’intera comunità e consentirà agli utenti di poter ricevere “un piano di trattamento personalizzato, messo a punto dall’equipe medica dell’Istituto”.
Insieme con la riabilitazione classica (dalla neuromotoria a quella ortopedica, posturale, logopedica, fisica strumentale), sarà possibile fruire “di numerosi dispositivi all’avanguardia nell’ambito del recupero fisico”.

L’introduzione di queste tecnologie d’avanguardia apre un nuovo cammino

La tecnologia sarà la chiave anche per l’analisi strumentale della postura e del movimento. Le tecnologie di intelligenza artificiale, registrando il movimento e la postura, restituiscono in tempo reale un report tridimensionale, visuale e numerico.
Il centro è stato inaugurato alla presenza della presidente della Regione Donatella Tesei, di quella del Serafico Francesca Di Maolo, della sindaca di Assisi Stefania Proietti, del presidente della Commissione Sanità del Senato Franco Zaffini e del vescovo monsignor Domenico Sorrentino.


“Si celebra un nuovo inizio in una storia lunga 153 anni. Significa tanto, significa non arrendersi mai, trovare risposte nuove e bisogni emergenti”, ha detto Di Maolo. “L’introduzione di queste tecnologie avanzate, a supporto della riabilitazione e che supporteranno l’equipe, apre un nuovo cammino ha aggiunto.
La presidente Tesei ha parlato di “nuove importanti attrezzature” che rappresentano “da un lato la dimostrazione di come il progresso tecnologico e la ricerca possano essere estremamente utili per fornire dei servizi sempre più funzionali, dall’altro l’ennesimo esempio di quando il Serafico sia un irrinunciabile punto di riferimento nazionale”.
“Il lavoro straordinario che viene svolto al Serafico”
per Tesei ha avuto un ruolo importante “nella scelta dell’Umbria per il G7 su inclusione e disabilità da parte della ministra Alessandra Locatelli, che ha anche inviato un videomessaggio.
Luca Coletto, assessore regionale alla Salute e Paola Fioroni, Osservatorio regionale delle persone con disabilità, hanno preso parte all’inaugurazione.

Il nuovo servizio ambulatoriale basato sull’intelligenza artificiale sarà aperto all’intera comunità

Accessibile all’intera comunità, il centro consentirà agli utenti di poter ricevere “un piano di trattamento personalizzato, messo a punto dall’equipe medica dell’Istituto”. Con la riabilitazione classica (dalla neuromotoria a quella ortopedica, posturale, logopedica, fisica strumentale), sarà possibile fruire “di numerosi dispositivi all’avanguardia nell’ambito del recupero fisico”.

L’intelligenza artificiale è la formula con la quale ci riferiamo a un’intera famiglia di algoritmi. Sono software in grado di eseguire operazioni simili a quelle che potrebbe riprodurre il cervello umano. Apprendono, si migliorano, cambiano e soprattutto sorprendono. I software basati sull’intelligenza artificiale vengono usati per scrivere libri, per creare immagini, per girare video, per comporre canzoni e costruire presentazioni.

Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale è stata una delle formule più usate nel mondo della tecnologia. Buona parte del suo successo si deve a ChatGPT. Nell’autunno del 2022 questo chatbot ha mostrato tutta la sua potenza.

Eppure di questo argomento si parla già da tempo, almeno dal 1956, quando al Dartmouth College nel New Hampshire dove si è tenuto un convegno di informatica, venne introdotto per la prima volta questa formula. Uno degli obiettivi del convegno era creare una macchina in grado di simulare i processi di apprendimento della mente umana.

L’intelligenza artificiale è una tecnologia composita

L’intelligenza artificiale è quindi una tecnologia composita, fatta di tanti aspetti diversi e le parole in chiave da capire in questa tecnologia sono varie. Termini come machine learning, deep learning e reti neurali entreranno sempre di più nel lessico comune.

In qualche modo di intelligenza artificiale si era parlato anche negli anni precedenti al convegno al Dartmouth. Uno degli articoli scientifici più importanti per la nascita di questi sistemi era stato On Computable Numbers, With An Application To The Entscheidungsproblem, pubblicato da Alan Turing nel 1936.

Machine learning o apprendimento automatico

Un particolare gruppo di questa famiglia di algoritmi prende il nome di intelligenza artificiale generativa. Parliamo di tutti quei software in grado di creare dei contenuti a partire solo da comandi composti da poche parole. Brevi indicazioni da cui può nascere un’immagine come per Midjourney, una fiaba come per ChatGPT o direttamente un video come abbiamo visto con Sora AI.

Accanto alla formula intelligenza artificiale abbiamo imparato a conoscere anche altre definizioni negli ultimi mesi. Forse quella più nota è machine learning, una disciplina nota anche come apprendimento automatico. Anche qui non abbiamo una definizione precisa. Per machine learning si intendono una serie di tecnologie tramite cui i software imparano a processare in maniera autonoma quantitativi enormi di dati, che insegnano loro a riconoscere dei pattern, dei modelli ricorrenti.