Un inseguimento al cardiopalma lungo il breve tratto umbro dell'Autosole. È accaduto nei giorni scorsi, partito poco prima di Fabro, e proseguito per una ventina di chilometri. Il motivo? La Polstrada di Orvieto aveva intercettato un'auto - di lusso - rubata ma il conducente si era rifiutato di fermarsi all'alt degli agenti.
L'auto aveva immediatamente destato dei sospetti. Il motivo era palese per gli agenti: il veicolo corrispondeva, seppur con una targa diversa, ad un’auto segnalata per furto proprio il giorno prima nel milanese. L'uomo alla guida ha ignorato il segnale di stop e a quel punto si è lanciato a tutta velocità sull'autostrada con annesse manovre pericolose.
Alle calcagna aveva però gli agenti della stradale che non hanno mai mollato la presa. Dopo 20 chilometri, il conducente ha abbandonato l’auto lasciandola ancora in moto, è fuggito al di là della recinzione per poi far perdere le sue tracce inoltrandosi nella boscaglia.
L’intuizione dei poliziotti si è rivelata esatta. L'auto di lusso era esattamente quella rubata nel milanese. Al momento per l’uomo datosi alla fuga sono in corso le indagini per la sua identificazione.
L'auto di cui sopra, non è stata l'unica ad essere intercettata e sequestrata dalla Polstrada in questi giorni. Sempre sull’autostrada A1, all’altezza del casello di Magliano Sabina stavolta, durante un controllo di routine gli agenti della stradale di Orvieto hanno fermato un’autovettura. Durante l’accertamento documentale i centauri orvietani si sono insospettiti per alcune anomalie che riguardavano sia il veicolo che la sua documentazione.
A quel punto sono scattati controlli tecnici più approfonditi da cui è emerso che le targhe erano false così come la carta di circolazione. L’auto infatti era stata rubata pochi giorni prima a Roma. L’uomo trovato a bordo dell’auto è stato denunciato per ricettazione e riciclaggio. Entrambi i veicoli sono stati sequestrati per poi essere restituiti ai legittimi proprietari.
Secondo una recente idagine di LoJack Italia elaborata a partire dai dati del Ministero dell'Interno, nel 2024 i furti di veicoli (moto, auto e mezzi commerciali) sono cresciuti del 3%, arrivando a oltre 136mila mezzi. In particolare l'incremento si è verificato nei furti di auto che hanno toccato quota 6%. Quasi la metà del totale (il 45%) viene comunque recuperato, mentre del restante 55% si sono perse completamente le tracce.
A guidare la classifica delle regioni dove di verificano più furti è la Campania, seguita da Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia che insieme arrivano a quai 106mila furti. L'Umbria nella classifica nazionale dei furti, si piazza invece tra le ultimissime posizioni, confermando che il fenomeno qui si verica con sporadicità, mantenendosi intorno sotto ai 600 veicoli rubati.
Dal dossier emerge che le tre auto più rubate in Italia sono la Fiat Panda, la Fiat 500 la Lancia Ypsilon che insieme rappresentano circa 24mila unità. Il 15% dei veicoli rubati è invece composto da Suv e crossover, con la Jeep renegade che si conferma la più rubata della categoria nel 2024.
Sul fronte delle auto di lusso va menzionata la recente operazione condotta dai Carabinieri di Reggio Emilia in collaborazione con la Guardia Civil spagnola che all'inizio di ottobre ha smascherato un giro d'affari da 10 milioni di euro oltre all'arresto di 14 persone. Una rete, con basi nell'Est Europa, che si muoveva abilmente tra Italia e Spagna, dove le auto di lusso (ma anche loro parti) venivano rubate con articolati sistemi di geolocalizzazione, successivamente modificate per non renderle riconoscibili e infine spedite in container verso gli Emirati Arabi dove venivano vendute.