Questa mattina, alle 10:30, la Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni a Perugia è stata protagonista di un evento di grande rilevanza, dedicato alla “Tutela della Disabilità”. Il convegno ha rappresentato un’occasione di approfondimento sulla sperimentazione delle innovazioni introdotte dal Decreto Legislativo 62/2024, un provvedimento che segna una svolta nel panorama dell’assistenza alle persone con disabilità.
Moderato da Diego De Felice, Direttore Centrale Comunicazione, l’incontro ha visto la partecipazione del Sindaco di Perugia, Vittoria Ferdinandi, e l’intervento di numerosi ospiti, impegnati a riflettere sul momento cruciale che attende il settore della disabilità in Umbria e in tutta Italia. Tra gli interventi più significativi, quelli di Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità (collegata da remoto), Valeria Vittimberga, Direttore Generale INPS, e Filippo Bonanni, Direttore Centrale INPS Salute e Prestazioni di Disabilità.
I relatori hanno approfondito le principali novità previste dalla riforma, con un’attenzione particolare agli impatti concreti per la vita delle persone con disabilità e le sfide future per il sistema di assistenza.
Le parole di Filippo Bonanni: “La disabilità sta per attraversare un momento di trasformazione epocale”
A partire da gennaio 2025, la città di Perugia sarà il punto di avvio per la sperimentazione di una riforma che promette di rivoluzionare il panorama dell’assistenza alle persone con disabilità. L’iniziativa, inizialmente attuata in nove province, si estenderà a livello nazionale dal 1° gennaio 2026, portando con sé un cambiamento significativo nella gestione dei servizi dedicati.
Nel corso dell’incontro organizzato dall’INPS sul tema “Tutela della disabilità ai sensi del Dlgs 62/2024 – Avvio della sperimentazione”, Filippo Bonanni, Direttore centrale Salute e Prestazioni di Disabilità dell’INPS, ha sottolineato le parole d’ordine della riforma: maggiore velocità e riduzione della burocrazia. “Una riforma che prevede elementi di grande semplificazione, ha dichiarato Bonanni, evidenziando che l’eliminazione della tradizionale domanda per l’invalidità civile è solo uno degli aspetti di maggiore impatto. Inoltre, la terminologia utilizzata cambierà profondamente, passando da espressioni come “invalido civile” a “persona in condizioni di disabilità” e “persona disabile”, con l’intento di promuovere un linguaggio più inclusivo.
Tra le novità più rilevanti, Bonanni ha evidenziato l’eliminazione della tradizionale domanda per l’invalidità civile, sostituita da un sistema più snodato. La riforma introduce anche una nuova terminologia, con il passaggio da termini storici come “invalido civile” a quelli più inclusivi di “persona in condizioni di disabilità” e “persona disabile”. Tra gli altri cambiamenti, l’introduzione di un certificato medico che avvierà automaticamente il processo di riconoscimento della prestazione, sia sanitaria che economica, e un verbale unico che semplifica l’accesso ai vari servizi. Un accertamento sanitario, inoltre, verrà effettuato all’interno di unità di valutazione di base, mentre il processo si sposterà poi sui territori, con il coinvolgimento di Asl, Comuni, enti pubblici e privati, in un network che avrà come obiettivo finale la creazione di un progetto di vita personalizzato per ogni persona disabile.
L’importanza della Riforma Locatelli
La Riforma Locatelli non si limita a introdurre una nuova normativa, ma rappresenta una vera e propria opportunità per costruire un futuro più inclusivo e accessibile a tutti. Il Paese sta compiendo un passo significativo in questa direzione, e l’INPS giocherà un ruolo cruciale nel miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
L’evento di oggi a Perugia è stato solo un primo passo, un assaggio di ciò che la riforma intende realizzare. Un lungo ciclo di eventi, infatti, è previsto nelle diverse aree coinvolte nella sperimentazione, con l’obiettivo di dare la massima visibilità alle novità introdotte dalla legge e di coinvolgere attivamente le comunità locali.
Le dichiarazioni di Bonanni sono state seguite da quelle di Antonio Di Marco Pizzongolo, Direttore regionale INPS Umbria, che ha ricordato: “La nuova normativa prevede una fase sperimentale che interessa anche Perugia”. “Recentemente, proprio a Perugia – ha proseguito – è stato ospitato il G7 sulla disabilità, con la firma della Carta di Solfagnano”. Sottolineando il legame con le iniziative precedenti, Di Marco ha aggiunto: “Ci muoviamo in continuità con quanto è stato realizzato dalle commissioni ASL, ma con le novità che la normativa impone, inclusa una ricognizione a 360 gradi della persona”.