Il capogruppo della Lega Umbria all'Assemblea legislativa Enrico Melasecche traccia un bilancio dell'operato del centrodestra nel settore delle infrastrutture, sottolineando i risultati ottenuti e le risorse impiegate per il rilancio viario della regione. Secondo Melasecche, infatti, "i risultati raggiunti nel campo delle infrastrutture nella precedente legislatura testimoniano come l'amministrazione di centrodestra non solo abbia avuto una visione progettuale efficace, ma anche la determinazione e la concretezza di portare a compimento e avviare opere significative e strategiche per consentire all'Umbria di uscire dall'atavico isolamento cui la sinistra l'ha condannata per quasi cinquant'anni".
L'esponente della Lega rivendica pertanto il lavoro svolto a livello regionale. E lo fa mettendo in evidenza sia i grandi cantieri sia gli interventi di manutenzione sulle strade comunali e provinciali. "Accanto ai grandi progetti e cantieri, tra le nostre priorità anche le innumerevoli opere minori che riguardano il miglioramento della sicurezza e della qualità del nostro sistema stradale. In piena collaborazione con il Commissario alla Ricostruzione, anche fuori dal cratere", dichiara Melasecche. Il riferimento è ovviamente alle aree colpite dai tanti terremoti degli anni passati.
Il capogruppo della Lega ricorda anche le somme investite per migliorare il sistema infrastrutturale umbro, sottolineando il lavoro di coordinamento con sindaci e comitati locali. "Siamo riusciti a far stanziare 180 milioni di euro per interventi di media importanza." - dichiara - Una cifra significativa mai investita prima in Umbria per questa finalità, che riguardano un tessuto stradale, anche comunale, che versava in uno stato drammatico da tempo immemorabile", spiega.
Melasecche non manca di porre l'accento sulla complessità delle operazioni di ripristino, affermando che "in alcuni casi la struttura stessa delle strade era talmente dissestata da necessitare la predisposizione di un progetto complesso di totale consolidamento del sottofondo con gabbionate, palificazioni e opere di contenimento, rispetto ad una semplice fresatura e bitumazione come avviene per la banale manutenzione del tappetino ammalorato".
Un iter, dunque, particolarmente articolato che ha richiesto il coinvolgimento di enti e autorità a vari livelli. "Tutto questo ha richiesto un iter molto più complesso con conferenze di servizio organizzate dal Provveditorato alle opere pubbliche, che ha direzione interregionale a Firenze", prosegue il capogruppo Lega. "Per avere, intervento su intervento, pareri obbligatori per legge anche dalla Soprintendenza, dai vari Servizi della Regione, idraulico e idrogeologico, e da tutte le autorità possibili e immaginabili".
Il dibattito sulle infrastrutture si inserisce in un contesto di forte scontro politico. Melasecche critica le dichiarazioni della presidente della Regione, Stefania Proietti, accusandola di voler attribuire al nuovo governo regionale il merito di progetti avviati dalla precedente amministrazione. "Mentre la presidente della Regione, Stefania Proietti, in campagna elettorale strappava il nostro programma urlando fuori dagli ospedali, il sottoscritto sollecitava questi progetti che tardavano ad essere concretizzati", afferma polemico.
In particolare, l'esponente leghista sottolinea l'avvio di numerosi cantieri per un valore di 40,5 milioni di euro, che si inseriscono in un piano più ampio da oltre 156 milioni di euro. A cui si aggiungono ulteriori 21,8 milioni recentemente stanziati. "Appare quindi a dir poco ridicola la rivendicazione da parte dei neo eletti assessori dei Comuni di Perugia e Marsciano per opere su cui almeno da tre anni abbiamo lavorato in sinergia con le precedenti amministrazioni comunali", afferma.
Secondo Melasecche, i prossimi mesi vedranno l'apertura di altri cantieri che sono il frutto del lavoro svolto nel quinquennio precedente. Il capogruppo inoltre rivendica il completamento di interventi legati al sisma del 1997, affermando che "a ben 28 anni da quel sisma le amministrazioni di sinistra ci avevano lasciato vergognosamente ancora da smaltire e che ormai è in fase di chiusura".
L'appello finale del leghista è rivolto alla nuova amministrazione regionale: "Auspico che i neo amministratori smettano di sprecare il loro tempo in improprie rivendicazioni di meriti ed inizino finalmente a non bloccare gran parte delle grandi opere strategiche", dice senza mezzi termini. "Ma le assecondino con altrettanta managerialità e concretezza, portando a termine i moltissimi progetti avviati dal 2019".