L’influenza stagionale continua a diffondersi in tutta Italia e l’Umbria non fa eccezione. Al contrario, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità nella regione si registra un aumento esponenziale dei contagi. Le categorie più colpite sono come sempre bambini, anziani e soggetti fragili. Sebbene nella maggior parte dei casi i sintomi siano lievi, alcune complicazioni possono portare a ricoveri ospedalieri. Da questo punto di vista per il momento in Umbria si contano 38 casi gravi che hanno richiesto il ricovero a causa di complicanze legate all’influenza.

Per evitare l’affollamento dei pronto soccorso, già fortemente in difficoltà negli ultimi mesi sia a Terni che a Perugia, ci sono alcune piccole accortezze da seguire. E non solo per evitare di essere contagiati e di contagiare a propria volta. Le autorità sanitarie raccomandano soprattutto di contattare il proprio medico di base in caso di sintomi influenzali persistenti, piuttosto che ricorrere direttamente alle strutture ospedaliere. Questo permette una migliore gestione delle risorse e un’assistenza più efficace per chi ne ha effettivamente bisogno.

La vaccinazione resta il metodo più efficace per prevenire l’influenza in Umbria

La campagna vaccinale contro l’influenza, partita a ottobre, prosegue in Umbria con numeri in linea con quelli dello scorso anno. Attualmente sono state somministrate 191.337 dosi di vaccino, di cui 147.617 agli over 65, 11.881 a persone tra i 60 e i 64 anni, 2.940 prime dosi ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni e 2.439 seconde dosi per la stessa fascia di età.

Le autorità sanitarie regionali sottolineano l’importanza della vaccinazione, che rappresenta la principale forma di prevenzione contro il virus influenzale. I vaccini sono disponibili presso i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli ambulatori ASL e, per coloro che non possono recarsi presso gli studi medici, direttamente al domicilio degli assistiti. Le categorie a cui è fortemente raccomandato il vaccino antinfluenzale sono sicuramente gli over 60, i bambini dai sei mesi ai sei anni, ma anche il personale sanitario, i medici, i volontari e tutti coloro che operano in ambito sanitario. Questi gruppi sono considerati più a rischio di sviluppare forme gravi dell’influenza e di diffondere il virus in ambienti vulnerabili. Pertanto in tutti questi casi è bene attenersi al detto “prevenire è meglio che curare”.

L’appello della Presidente Proietti alla popolazione

Di fronte all’aumento dei contagi la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha voluto rivolgere un appello ai cittadini affinché aderiscano alla campagna vaccinale, contribuendo così a limitare la diffusione del virus e ad alleggerire il carico sulle strutture sanitarie.

Voglio ringraziare profondamente tutti i professionisti del sistema sanitario regionale impegnati nella campagna vaccinale e nell’assistenza ospedaliera”, dichiara Proietti. “Rinnovo anch’io l’appello degli esperti, rivolto a tutta la popolazione, a proteggersi dall’influenza stagionale ricorrendo alla vaccinazione antinfluenzale per evitare, nei casi di complicanze, di intasare i pronto soccorso dei nostri ospedali. I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta dei nostri territori, come di consueto, sapranno fornirvi tutte le informazioni necessarie”.

La campagna vaccinale e il futuro della prevenzione in Umbria

I dati raccolti fino a questo momento dimostrano che la risposta della popolazione umbra alla vaccinazione è in linea con le aspettative, non per questo però bisogna abbassare la guardia. La situazione è chiara: l’influenza in Umbria è in aumento e, quindi, la prevenzione attraverso il vaccino diventa una misura chiave per ridurre il rischio di complicazioni. E soprattutto per proteggere le fasce più deboli della popolazione.

Per questo motivo le autorità sanitarie continueranno a monitorare la situazione e a promuovere iniziative di sensibilizzazione per incentivare la vaccinazione. L’obiettivo, come sempre, è quello di ridurre il numero di ricoveri e garantire che le risorse sanitarie possano essere dedicate ai casi più urgenti e gravi.

In una fase caratterizzata da una circolazione sempre più intensa dei virus respiratori, come quello influenzale, il consiglio rimane sempre lo stesso: adottare comportamenti responsabili, come lavarsi frequentemente le mani, evitare luoghi affollati in caso di sintomi e, soprattutto, ricorrere al vaccino come strumento primario di protezione. In questo contesto, un ruolo importante è svolto anche dalle Giornate di Raccolta del Farmaco, che offrono la possibilità a chi si trova in difficoltà economica di accedere a farmaci essenziali come antipiretici e medicinali da banco utili per contrastare i sintomi influenzali.