L’Infiorata di Città della Pieve, organizzata con passione e dedizione dai contradaioli del Terziere Casalino, è un emozionante omaggio a tutti coloro che hanno il coraggio di esplorare il mondo e le sue meraviglie. Questa tradizione affonda le sue radici da quasi sei decenni, diventando l’evento più suggestivo e atteso dell’incantevole cittadina umbra.
L’infiorata di Città della Pieve: quest’anno il tema è il viaggio
Sabato 22 e domenica 23 giugno 2024, i visitatori provenienti da ogni angolo d’Italia e non solo, potranno ammirare un magnifico tappeto floreale di oltre 900 metri quadrati, che si snoda da Porta Sant’Agostino, attraversa via Vannucci per concludersi ai piedi della Cattedrale.
Ogni fase della creazione dell’infiorata è curata nei minimi dettagli dai contradaioli, veri e propri artisti del mosaico floreale. Quest’anno, Andrea Bittarello ha ideato un progetto dal tema particolarmente evocativo, che celebra il viaggio attraverso la geografia, l’esplorazione e la scienza.
Questo vasto mondo di concetti e suggestioni trova la sua massima espressione nella pittura, nella musica, nel cinema e nella storia, con un particolare riferimento alla Seconda Guerra Mondiale e alla liberazione di Città della Pieve.
Il lavoro dei contradaioli del Terziere Casalino è davvero immenso e carico di passione. Oltre all’incredibile mosaico floreale, i visitatori potranno immergersi nell’autentica cucina locale. La Taverna del Barbacane, aperta tutte le sere dal 13 al 22 giugno (eccetto il 17 giugno), offre piatti tradizionali come le deliziose “lumache al pizzico” e il saporito cinghiale al dragoncello, per una vera esperienza enogastronomica.
Questa straordinaria festa dei fiori, della cultura e della tradizione, attira ogni anno migliaia di visitatori incantati dalla maestosità dell’infiorata e dall’accoglienza calorosa della comunità locale. Un evento unico nel suo genere, che celebra il fascino dell’esplorazione e dell’avventura in uno scrigno di bellezza e autenticità.
Il programma dell’evento
Il programma de “L’Infiorata di Città della Pieve” è davvero ricco di eventi e attività per celebrare la straordinaria tradizione della creazione di tappeti floreali. Oltre alla realizzazione dei tappeti lungo il corso principale della città, la manifestazione prevede numerose altre iniziative ed esperienze che permetteranno ai visitatori di immergersi appieno nella magia dei fiori e delle essenze floreali.
Il clou della kermesse è la cena “Il Gusto dei Fiori e delle essenze floreali” in programma il 18 giugno. In questa occasione i partecipanti potranno gustare un menù elaborato interamente con fiori edibili e aromi floreali.
Proprio per rendere l’esperienza ancora più memorabile, il 23 giugno si terranno gli eventi “FIORI IN FIERA” e “Musica in Fiore”, con stand espositivi, laboratori creativi e intrattenimenti musicali che animeranno le strade della città. Il programma religioso include inoltre la Santa Messa nella chiesa di San Luigi e la processione per le vie del Terziere il 21 giugno, momenti di forte spiritualità e devozione.
Per coloro che desiderano approfondire la conoscenza di Città della Pieve, sono previste visite guidate e un trekking urbano a cura dell’Info Point locale nei giorni 22 e 23 giugno.
Città della Pieve, una cittadina tutta da scoprire
Oltre all’evento stesso, Città della Pieve custodisce numerosi tesori artistici e architettonici, come le opere del Perugino nella chiesa di Santa Maria dei Bianchi, la Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio, la Rocca e il Palazzo della Corgna.
Appena fuori le mura, l’antica chiesa di San Francesco ospita la splendida tavola del Pomarancio “La Pentecoste” ed è il primo santuario italiano dedicato alla Madonna di Fatima, aggiungendo ulteriore fascino e spiritualità all’intera esperienza.
Nel III secolo a.C., gli scavi archeologici condotti a Città della Pieve hanno portato alla luce nuovi e preziosi reperti, andando ad arricchire ulteriormente il già significativo patrimonio archeologico della città. Tra i ritrovamenti più importanti vi sono sarcofagi e urne cinerarie, testimonianze tangibili della storia e della cultura dell’antica popolazione che abitava questa zona. Questi reperti, accuratamente catalogati e conservati, sono oggi esposti presso il Museo Civico-Diocesano di Santa Maria dei Servi.