Inizia nel peggiore dei modi la stagione ufficiale della Ternana, i rossoverdi sono stati eliminati dalla Casertana al primo turno di Coppa Italia. La beffa è arrivata all’ultimo minuto dei tempi supplementari. Per la squadra di mister Abate c’è ancora molto da lavorare, il campionato è alle porte e la prestazione di ieri non fa ben sperare.

Ternana-Casertana: spiragli di luce in una serata da incubo

La Ternana, retrocessa in Serie C lo scorso maggio, sembra ancora immersa nelle scorie di una stagione fallimentare. La partita di ieri sera, caratterizzata da lentezza e disorganizzazione, ha evocato reminiscenze della sconfitta nel ritorno del play-out contro il Bari. L’allenatore Ignazio Abate e il direttore sportivo Carlo Mammarella sono subentrati in un contesto difficile, segnato da turbolenze societarie e aspettative elevate.

Il caldo e la mancanza di condizione fisica hanno amplificato le difficoltà della squadra, che ha mostrato limiti sia nel gioco che nella tenuta psicologica. La retrocessione ha lasciato cicatrici profonde, e il lavoro di Abate e Mammarella dovrà essere sapientemente gestito per risollevare le sorti della squadra. Tuttavia, è fondamentale non cedere al pessimismo: siamo solo all’11 di agosto e il percorso è ancora lungo.

Il tecnico campano ha apportato un cambiamento radicale nel modo di giocare della Ternana, puntando su una costruzione del gioco dal basso. Questa scelta, sebbene ambiziosa e moderna, richiede tempo per essere assimilata dai giocatori e per dare i frutti sperati. La squadra ha mostrato chiaramente che la transizione verso il nuovo stile di gioco è ancora in fase embrionale. La lentezza dei movimenti e la difficoltà nel gestire la palla hanno reso evidente che il gruppo deve ancora adattarsi alle nuove richieste tattiche.

In un campionato difficile come quello di Serie C, Abate dovrà comprendere che il bel gioco non può essere fine a se stesso, ma deve essere un mezzo per ottenere risultati. La capacità di adattare la propria filosofia ai mezzi e alle caratteristiche dei giocatori sarà fondamentale. La costruzione dal basso, se non supportata da una velocizzazione del gioco e da una maggiore verticalizzazione, può diventare inefficace.

Le Fere hanno bisogno di rinforzare il reparto offensivo

Uno dei problemi principali emersi nella gara contro la Casertana è stato il reparto offensivo. La Ternana ha mostrato una carenza evidente di incisività e peso in attacco. La prestazione di Ferrante, costretto a giocare per tutti i 120 minuti a causa della mancanza di sostituti, è stata deludente. La squadra ha urgentemente bisogno di un attaccante di valore che possa garantire maggiore presenza in area di rigore e risolvere le situazioni di pressione.

L’assenza di Alfredo Donnarumma, che ha rinnovato il contratto ma non è stato convocato nemmeno per le amichevoli estive, solleva interrogativi. Se l’ex Catanzaro non è stato scelto per partecipare alla pre-season, è probabile che il suo futuro possa essere altrove. La situazione è critica e la dirigenza dovrà muoversi rapidamente per rinforzare l’attacco, un reparto che appare sguarnito e incapace di garantire il necessario apporto offensivo.

Ternana-Casertana: la parola d’ordine è pazienza

I tifosi della Ternana, abituati a ben altri palcoscenici, dovranno esercitare una pazienza che in una piazza calda come quella di Terni è difficile da accettare. Il cambio di allenatore e la ristrutturazione del progetto sportivo richiedono tempo, e la squadra dovrà affrontare questo periodo di transizione con determinazione e senza farsi travolgere dalle difficoltà iniziali.

La partita di ieri sera deve servire come lezione per il futuro. Mister Abate e i suoi calciatori dovranno essere bravi a non farsi schiacciare dai concetti tattici, ma piuttosto a costruire una squadra che sappia adattarsi alle sue reali caratteristiche. La costruzione dal basso, se non funziona come previsto, potrebbe essere rimpiazzata da un gioco più rapido e diretto, in grado di sfruttare meglio le risorse attuali.

Un altro aspetto fondamentale è l’occupazione dell’area di rigore. I centrocampisti dovranno imparare a riempire gli spazi in fase offensiva e a ripiegare velocemente in fase difensiva. La solidità difensiva dimostrata nella gara contro la Casertana è un punto di partenza positivo, ma non basta per garantire una stagione di successo.