Eccesso di velocità e mancate precedenze sono le due principali cause degli incidenti stradali verificatisi a Terni e provincia nel primo semestre del 2024. I numeri sono importanti, si parla di 774 incidenti che hanno provocato 474 feriti e fanno riflettere su quanto sia sempre di vitale importanza mantenere comportamenti prudenti alla guida. Questo quanto emerso dall’ultimo report sull’incidentalità stradale presentato ieri dal Prefetto di Terni Antonietta Orlando.

Incidenti stradali a Terni: il trend non accenna a diminuire. Bene invece sul fronte della guida in stati di alterazione

Alla riunione dell’Osservatorio Provinciale sull’Incidentalità Stradale, tenutasi a Palazzo Bazzani, hanno partecipato i vertici delle Forze dell’Ordine, della Polizia Stradale e dei Comandi di Polizia provinciale e di Polizia Locale di Terni, oltre al Direttore dell’Ufficio Motorizzazione Civile di Terni e i rappresentanti di ANAS, dell’Aci e della Croce Rossa. Vi hanno inoltre preso parte il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale di Terni, l’Istat e il rappresentante dell’Associazione AIFVS.

Il meeting ha fornito un’importante occasione di confronto anche in vista della Giornata Nazionale in memoria delle Vittime della Strada che si celebrerà il prossimo 17 novembre. L’allarme sugli incidenti stradali a Terni rimane alto. Con 474 sinistri con feriti su un totale di 771 incidenti rilevati nell’intera provincia da gennaio a giugno 2024, il trend non accenna a diminuire. Dal report è emerso che oltre la metà degli incidenti si è verificata in città. Rispetto al totale, il 56,5% dei sinistri ha infatti interessato l’ambito urbano, principalmente per scontri laterali o contro ostacoli fissi.

Se eccesso di velocità e mancate precedenze sono i due comportamenti che determinano la maggior parte degli incidenti, migliora invece l’aspetto legato agli stati di alterazione alla guida per cui sono stati registrati 37 incidenti. 30 per positività ad alcol, 4 a sostanze stupefacenti e 3 per entrambe le ipotesi. Un miglioramento dove determinate è stato lo sforzo delle Forze dell’Ordine per l’intensificazione dell’attività di controllo e prevenzione della guida in stato di ebbrezza.

Il Prefetto, in conclusione, ha sollecitato l’adozione di proposte operative finalizzate alla mitigazione e all’eliminazione, laddove possibile, delle principali cause determinanti il verificarsi di molti incidenti. Azitutto la repressione di ogni possibile distrazione alla guida, la verifica relativamente alla visibilità della segnaletica e alla presenza di possibili insidie sul fondo stradale

L’educazione stradale si impara a scuola fin da piccoli

L’educazione stradale in questo scenario si rivela fondamentale. Il fatto che ieri, alla presentazione del report, fosse presente anche la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale di Terni, Gilda Giancipoli, testimonia quanto questo strumento sia anche il principale per contrastare i comportamenti imprudenti su strada. L’Ufficio scolastico, ha ribadito il proprio impegno nel portare avanti le iniziative già messe in campo in passato, volte alla sensibilizzazione degli studenti sull’adozione di condotte di guida consapevoli e comportamenti orientati al rispetto dei principi di legalità. L’educazione stradale è da anni una delle linee prioritarie su cui lavora il Ministero dell’Istruzione e del Merito, per promuovere la cultura della sicurezza in strada tra i giovani per educarli a una cittadinanza consapevole. Il Ministero, in quest’ambito, si avvale della piattaforma interattiva Edustrada a cui gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, possono fare riferimento per l’offerta formativa sul tema.

Insegnare l’educazione stradale fin dalla più tenera età, non solo è possibile, ma è soprattutto una prassi virtuosa da mettere in campo. Da queste pagine, in più occasioni, abbiamo riportato esempi di come questo si stia realizzando già a partire dalla scuola dell’infanzia. Tra i vari casi da menzionare, c’è la materna di Calvi dell’Umbria, che ha lo scorso anno scolastico, ha coinvolto i giovanissimi utenti della strada per fargli prendere “la patente da pedoni“. Un gioco per bambini e bambine coinvolti in un’iniziativa dall’alto valore civico.