Ennesimo incidente sul lavoro per un operaio. Una tragedia ha colpito la zona Ferretto di Cortona, nel comune di Castiglione del Lago, al confine tra le province di Arezzo e Perugia. Un uomo di 55 anni, residente a Terni, ha perso la vita questa mattina in un incidente sul lavoro. Secondo quanto ricostruito, l’uomo è stato investito accidentalmente da un muletto in manovra, condotto da un suo collega.

Incidente mortale sul lavoro per un operaio, era al confine tra Arezzo e Perugia

L’incidente è avvenuto nei terreni che fanno capo all’impianto di biogas da biomasse. I lavoratori stavano scaricando concime chimico sul terreno quando si è verificata la tragedia. Purtroppo, l’uomo è deceduto sul colpo a causa dell’impatto.

Sul luogo dell’incidente sul lavoro per l’operaio sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco di Cortona, i carabinieri, i soccorritori e il personale dell’ASL preposto alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Le autorità stanno indagando sull’accaduto per accertare le cause esatte dell’incidente e valutare eventuali responsabilità.

La notizia ha scosso profondamente la comunità locale, gettando nello sconforto familiari, amici e colleghi della vittima. La perdita di una vita umana in circostanze così drammatiche dovrebbe spingere ad un maggiore impegno nel promuovere una cultura della sicurezza sul lavoro, affinché tragedie come questa possano essere evitate in futuro.

I Carabinieri hanno avviato le prime indagini per comprendere le dinamiche dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità. I sanitari del 118 hanno prestato soccorso immediato alla vittima e coordinato le operazioni di salvataggio, mentre il personale dell’Asl preposto alla sicurezza nei luoghi di lavoro ha contribuito con le proprie competenze tecniche a valutare le condizioni del sito e ad adottare le misure necessarie per prevenire ulteriori incidenti. 

Morti sul lavoro: l’Umbria in cima alla lista

Nel tessuto lavorativo umbro si staglia una cruda realtà: il numero crescente di morti sul lavoro. Con un tasso di incidenza del 36,9 sugli occupati, la regione si trova ai vertici delle statistiche nazionali, secondo quanto riportato da Vega Engineering, un istituto specializzato nell’analisi dei decessi in ambito lavorativo.

Nei primi sette mesi del 2023, sono stati registrati 13 tragici decessi, di cui 9 nella provincia di Perugia e 4 nella provincia di Terni. Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Mestre, aveva espresso profonda preoccupazione per la situazione. “Nonostante gli sforzi di monitoraggio e prevenzione, la tendenza al rialzo dei decessi sul lavoro continua inesorabile”.

Le statistiche evidenziano un aumento del 4,4% rispetto all’anno precedente, delineando un panorama allarmante che richiede interventi immediati e mirati. Oltre all’Umbria, altre regioni come Abruzzo, Basilicata e Calabria registrano un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale.

Le vittime di queste tragedie comprendono uomini e donne, di varie fasce d’età, ma è preoccupante notare che la fascia più colpita rimane quella tra i 55 e i 64 anni. Inoltre, i dati evidenziano che il mercoledì risulta essere il giorno più pericoloso della settimana, con il 20,5% degli incidenti mortali verificatisi in tale giorno.

Morti sul lavoro nel primo bimestre 2024 in italia

Il triste conto delle morti sul lavoro continua ad aumentare, e i dati aggiornati al mese di febbraio 2024 rivelano uno scenario preoccupante. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si registra un incremento del 24,7% degli infortuni mortali sul lavoro, con un totale di 91 vittime e 28 infortuni mortali in itinere. L’Umbria, sebbene non rientri tra le regioni più colpite, presenta un’incidenza del 36,9 sugli occupati, evidenziando la gravità della situazione.

Le regioni con l’incidenza più elevata, definite “rosse”, includono Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige e Calabria, con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale. Il settore delle costruzioni continua a essere il più colpito, con 16 decessi all’inizio del 2024, seguito da Trasporti e Magazzinaggio. Nonostante la diminuzione delle denunce di infortunio registrata tra il 2022 e il 2023, a febbraio 2024 si osserva un aumento del 7,2%, indicando un preoccupante ritorno alla tendenza negativa.

L’analisi per fasce di età rivela una maggiore incidenza tra gli over 65 e una preoccupante disparità tra i lavoratori italiani e stranieri, con un rischio di morte sul lavoro più che doppio per questi ultimi. Nel mese di febbraio, sono 21 gli stranieri deceduti in occasione di lavoro, mentre le donne rappresentano una quota significativa delle vittime, con 4 decessi in occasione di lavoro e 5 in itinere. Il mercoledì si conferma come il giorno più luttuoso della settimana, con il 20,5% degli infortuni mortali registrati nel primo bimestre dell’anno.