02 May, 2025 - 13:00

Incidente aereo a Castel Ritaldi (Perugia): il pilota Feliciano Stoppaccioli perde la vita nel tragico schianto

Incidente aereo a Castel Ritaldi (Perugia): il pilota Feliciano Stoppaccioli perde la vita nel tragico schianto

Un tragico incidente aereo ha scosso la comunità di Castel Ritaldi (Perugia) il Primo Maggio scorso: un ultraleggero, in fase di atterraggio d’emergenza, è precipitato contro un capannone industriale. Nell’impatto ha perso la vita il pilota, Feliciano Stoppaccioli, 71 anni, noto imprenditore di Trevi, rimasto intrappolato tra le lamiere avvolte dalle fiamme. Al suo fianco, un giovane 23enne è riuscito a lanciarsi in extremis dal velivolo e, seppure ferito, non è pericolo di vita. Le indagini sull’incidente, coordinate dalla Procura di Spoleto, sono attualmente in corso e mirano a stabilire le cause e le dinamiche esatte del sinistro.

Le dinamiche dell'incidente

Il velivolo, decollato da un’aviosuperficie situata nelle vicinanze, ha subito incontrato problemi tecnici che hanno costretto il pilota, Feliciano Stoppaccioli, a tentare un atterraggio d’emergenza. Durante la discesa, l'uomo ha evitato per un soffio la collisione con una cisterna di GPL, ma, purtroppo, non è riuscito a evitare l’impatto con la parete di un capannone industriale in località Mercatello.

Il giovane passeggero, un 23enne, ha reagito prontamente, riuscendo a lanciarsi fuori dal velivolo prima dell’impatto e mettendosi in salvo. Nonostante le ferite riportate, il ragazzo non è in pericolo di vita e le sue condizioni sono stabili.

La manovra disperata del pilota e il suo tragico sacrificio

Stando alle prime ricostruzioni, il pilota avrebbe compiuto una manovra d’emergenza per evitare un disastro ancora maggiore, probabilmente a causa di un’avaria al velivolo. Mentre il mezzo perdeva quota, il pilota avrebbe chiesto al giovane passeggero di lanciarsi fuori, permettendogli così di salvarsi. Nonostante l’intento eroico di evitare il peggio, il velivolo ha impattato contro il capannone, innescando un incendio che ha avvolto il pilota. Intrappolato tra le lamiere in fiamme, il 71enne è morto carbonizzato.

L'intervento dei vigili del fuoco e le operazioni di soccorso

L'incidente ha subito richiesto l'intervento immediato delle squadre di soccorso, con i vigili del fuoco di Spoleto e Foligno, che sono giunti sul posto con sei mezzi. Dopo diverse ore di intensi interventi per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l'area, l'incendio è stato finalmente domato. Le operazioni sono state complicate dalla presenza di un impianto fotovoltaico nell'area industriale, che ha contribuito a complicare ulteriormente il lavoro di spegnimento.

Le attuali condizioni del giovane passeggero

Il 23enne, è riuscito a lanciarsi fuori dall’aereo poco prima che il velivolo impattasse contro l’edificio, evitando il peggio. Nonostante il trauma e le lievi ferite riportate, il giovane è stato prontamente soccorso e trasportato con l'elicottero all’ospedale di Terni. Le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni. La sua testimonianza sarà cruciale per ricostruire la sequenza degli eventi e chiarire le cause del drammatico incidente.

Al via le indagini: sequestrato il velivolo disposta l'autopsia per fare luce sull’incidente

Le autorità competenti hanno immediatamente avviato un’inchiesta per determinare con precisione le cause che hanno portato al tragico incidente. La Procura di Spoleto ha disposto il sequestro del velivolo, che verrà sottoposto a una minuziosa perizia tecnica per verificare eventuali guasti che possano aver compromesso il suo funzionamento. Parallelamente, è stata ordinata l’autopsia sul corpo del pilota, Feliciano Stoppaccioli, per fare luce sulle circostanze esatte della sua morte.

Nessun rischio di contaminazione: le fiamme non hanno interessato materiali plastici o agenti tossici

Nonostante le prime segnalazioni avessero sollevato preoccupazioni circa la possibile presenza di sostanze altamente pericolose, le operazioni approfondite e scrupolose condotte dai Vigili del Fuoco hanno escluso ogni rischio. L’incendio, infatti, non ha coinvolto né materiali plastici né agenti chimici pericolosi, come inizialmente temuto. L’allarme, che aveva attivato un intervento straordinario per prevenire possibili contaminazioni, è rientrato, consentendo una rapida e sicura messa in sicurezza dell’area e una riduzione sostanziale dei rischi ambientali.

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Francesco Mastrodicasa
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