01 May, 2025 - 21:00

Inquinamento sotto soglia: stop ai divieti dopo l’incendio alla Lucyplast di Umbertide

Inquinamento sotto soglia: stop ai divieti dopo l’incendio alla Lucyplast di Umbertide

A quasi due settimane dall’incendio che lo scorso 20 aprile ha colpito la ditta Lucyplast, situata nella zona industriale di Umbertide, arrivano notizie importanti e, per certi versi, rassicuranti. Le analisi ambientali e sanitarie condotte da Usl Umbria 1 e Arpa Umbria hanno infatti restituito un quadro ampiamente sotto controllo, al punto che le autorità sanitarie hanno proposto la revoca dei divieti imposti in via precauzionale nei giorni immediatamente successivi al rogo.

Il rogo, che aveva generato una nube visibile anche a diversi chilometri di distanza, aveva immediatamente attivato le procedure di emergenza ambientale, con ordinanze sindacali che vietavano il consumo e la raccolta di prodotti vegetali coltivati all’aperto, il pascolo degli animali e l’uso di foraggi e cereali per l’alimentazione zootecnica. Divieti motivati dalla possibilità che nell’aria, nel suolo o nei prodotti agricoli potessero depositarsi sostanze pericolose, in particolare diossine e policlorobifenili (PCB), noti inquinanti ambientali prodotti dalla combustione di materiali plastici.

I risultati delle analisi: livelli ben al di sotto dei limiti

Secondo quanto comunicato ufficialmente da Usl1 e Arpa, le analisi su campioni di alimenti di origine vegetale e animale non hanno evidenziato alcuna criticità: i valori di diossine e PCB sono risultati largamente inferiori ai limiti di legge. Un risultato che conferma l’efficacia del monitoraggio attivato fin dalle prime ore dopo l’emergenza e che consente, con ogni probabilità, di rimuovere le restrizioni ancora in vigore.

Già nelle prossime ore i Sindaci dei Comuni coinvolti, in particolare Umbertide e Pietralunga, dove si trovano le centraline di rilevamento, potrebbero firmare le ordinanze di revoca dei divieti. Resta in vigore la raccomandazione rivolta alla popolazione: lavare sempre accuratamente con acqua potabile tutti i prodotti ortofrutticoli prima del consumo. Una misura semplice ma utile, inserita nel più ampio principio di precauzione che ha guidato l’intera gestione dell’evento.

L’aspetto forse più significativo, oltre alla buona notizia emersa dalle analisi, riguarda proprio la modalità con cui l’intera emergenza è stata affrontata. Fin dal primo momento, le autorità competenti hanno operato secondo criteri di massima cautela, preferendo adottare misure severe e temporanee per garantire la sicurezza dei cittadini, piuttosto che minimizzare il rischio.

“Le proposte di ordinanza sono state trasmesse tempestivamente ai Comuni interessati, nel pieno rispetto della trasparenza e della collaborazione tra enti,hanno dichiarato in una nota congiunta Usl Umbria 1 e Arpa, sottolineando come la gestione condivisa con le amministrazioni locali abbia permesso di fornire risposte chiare e immediate alla popolazione.


Controlli ancora in corso: atteso un report conclusivo

Nonostante i dati finora raccolti siano rassicuranti, le attività di controllo non si fermano. Ulteriori campionamenti dell’aria, del suolo e degli alimenti verranno effettuati nelle prossime settimane per completare il quadro. Al termine di queste operazioni, sarà pubblicato un report finale che raccoglierà i risultati analitici complessivi, offrendo una visione completa degli impatti ambientali e sanitari dell’incendio.

Nel frattempo, alla ditta Lucyplast (specializzata nella produzione e riciclo di materiali plastici) sono state imposte misure rigorose a tutela della salute pubblica, dei lavoratori e dell’ambiente. Le autorità non hanno fornito dettagli specifici su queste prescrizioni, ma hanno assicurato che si tratta di interventi mirati a prevenire ogni possibile rischio futuro e a garantire una ripresa dell’attività produttiva solo nel rispetto delle condizioni di sicurezza.

Con l’imminente revoca dei divieti e il prosieguo dei controlli, il territorio può iniziare a guardare avanti. L’episodio lascia anche alcuni interrogativi aperti: quali sono le misure di prevenzione adottate dalle aziende che trattano materiali a rischio?  Quali investimenti si possono fare per migliorare ancora la rete di monitoraggio ambientale?

L’incendio alla Lucyplast, fortunatamente senza conseguenze gravi, può diventare un’occasione per riflettere sul rapporto tra attività produttive e sicurezza ambientale. Perché, come ha dimostrato la risposta a questa emergenza, prevenire è meglio che intervenire.

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Lorenzo Farneti
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