Un gesto di responsabilità in un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Il giovane minorenne che domenica pomeriggio, 16 febbraio alle ore 17:15, ha accidentalmente provocato un incendio nei bagni pubblici sotterranei di Piazza San Giovanni a Gubbio, si è presentato spontaneamente al Comando della Polizia Locale insieme ai suoi genitori, assumendosi la responsabilità di quanto accaduto.
Non solo: la sua famiglia ha espresso la volontà di risarcire interamente il danno e di contribuire al ripristino dei locali, anneriti dal fumo e temporaneamente chiusi per motivi di sicurezza. Un atto di presa di coscienza e collaborazione che è stato accolto positivamente dalle autorità, ma che non cancella la gravità dell’episodio e le possibili conseguenze.
Tutto è iniziato nel pomeriggio di domenica 16 febbraio, quando alcuni passanti hanno notato del fumo uscire dalla porta principale d’ingresso dei bagni pubblici sotterranei. L’odore acre e la presenza di fumo hanno immediatamente fatto scattare l’allarme, con la chiamata ai Vigili del Fuoco.
I pompieri sono arrivati in pochi minuti sul posto con gli idranti, riuscendo a domare le fiamme prima che potessero estendersi e causare danni ancora più ingenti. L’intervento è stato provvidenziale per evitare il rischio di esplosioni dovute alla presenza di impianti elettrici e per garantire la sicurezza dell’area circostante.
Tre agenti della Polizia Locale sono accorsi sul posto per avviare le indagini, cercando di ricostruire quanto accaduto. Gli agenti hanno subito acquisito e visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza posizionate in Piazza San Giovanni, utili per identificare eventuali responsabili.
L’area è stata poi chiusa con nastro rosso di pericolo, in attesa di ulteriori sopralluoghi per valutare l'entità del danno e la necessità di lavori di ripristino.
Per fortuna, al momento dell’incendio nessuna persona era presente all’interno dei bagni pubblici, evitando così possibili intossicazioni da fumo o altre situazioni di pericolo.
Tuttavia, i danni ai locali sono stati significativi. Il fumo ha annerito completamente le pareti e ha lasciato un odore persistente di bruciato, rendendo i bagni temporaneamente inaccessibili. Il portone d’ingresso, rimasto aperto, è stato chiuso per motivi di sicurezza, mentre le autorità hanno confermato che non ci sono stati segni di effrazione: la porta, infatti, era aperta quando il giovane è entrato.
Sul posto si è recato anche Francesco Pascolini, consigliere comunale di maggioranza, per informarsi sull’accaduto. Lo stesso ha già preannunciato che presenterà un’interpellanza sulla situazione dei bagni pubblici di Piazza San Giovanni, segnalando eventuali problematiche strutturali o di gestione dell’area.
Nelle ore successive all’incendio, il ragazzo – accompagnato dai genitori – ha deciso di presentarsi spontaneamente al Comando della Polizia Locale, ammettendo la propria responsabilità.
Un gesto che, se da un lato non cancella il danno arrecato, dall’altro dimostra una presa di coscienza importante. La famiglia, consapevole della gravità dell’episodio, ha espresso fin da subito la volontà di risarcire l’intero danno e di contribuire al ripristino dei locali.
Questo comportamento è stato apprezzato dalle autorità, che hanno evidenziato la collaborazione e il senso di responsabilità dimostrati dal ragazzo e dalla sua famiglia.
Secondo quanto trapelato, il giovane non avrebbe agito con intenzioni dolose, ma piuttosto per imprudenza, senza prevedere le possibili conseguenze delle sue azioni.
Nonostante l’ammissione di colpa e il risarcimento danni, la vicenda non si chiude qui. Essendo il ragazzo minorenne, la sua posizione dovrà essere valutata dagli organi competenti.
Le autorità stanno completando le indagini, in attesa anche della relazione ufficiale dei Vigili del Fuoco, che chiarirà l’esatta dinamica dell’incendio e le sue cause.
A livello giuridico, il fatto che il giovane si sia assunto la responsabilità e che la famiglia abbia offerto il risarcimento potrebbe alleggerire le eventuali conseguenze legali, ma resta da stabilire se verranno presi provvedimenti disciplinari o se la vicenda si concluderà con un risarcimento senza ulteriori sanzioni.
L’episodio ha riportato alla luce alcune criticità legate ai bagni pubblici della città. La struttura sotterranea di Piazza San Giovanni, pur essendo un servizio utile per cittadini e turisti, è spesso oggetto di atti vandalici e problemi di manutenzione.
Diverse segnalazioni negli ultimi mesi avevano evidenziato la necessità di un maggiore controllo dell’area, con la richiesta di telecamere più efficienti e di un sistema di chiusura automatica per impedire l’accesso in determinati orari.
L’intervento del consigliere comunale Pascolini potrebbe portare a una discussione in Consiglio Comunale, con l’obiettivo di migliorare la gestione dei bagni pubblici e prevenire episodi simili in futuro.
Il gesto del ragazzo, che ha avuto il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, dimostra che anche di fronte a un errore è possibile agire con maturità e correttezza.
Allo stesso tempo, l’episodio sottolinea l’importanza di sensibilizzare i ragazzi sui rischi legati a comportamenti imprudenti, che possono avere conseguenze serie non solo per loro stessi, ma anche per la collettività.
La speranza è che da questa vicenda possa nascere una riflessione più ampia sulla sicurezza degli spazi pubblici e sul senso di responsabilità che ogni cittadino dovrebbe avere nei confronti della propria città.