Telecamere puntate sulle zone più esposte, pattugliamenti rafforzati e una rete informativa interforze pronta a scattare in tempo reale. A Terni, la stagione estiva 2025 non si affronta con l’approssimazione degli anni passati: la lotta agli incendi boschivi si fa tecnologica e coordinata, con le Polizie Locali chiamate a un controllo capillare del territorio, anche grazie alla videosorveglianza installata nelle fasce di interfaccia urbano-rurale. La caccia ai piromani – volontari o inconsapevoli – si intreccia con la massima attenzione alle fonti di rischio più subdole: linee ferroviarie, reti elettriche, vegetazione trascurata lungo le strade. E se il fuoco non aspetta, il sistema di protezione civile quest’anno si attrezza per non farsi trovare impreparato.
In vista del periodo di massima criticità, compreso tra il 15 giugno e il 15 ottobre, la Prefettura di Terni ha messo in moto la macchina operativa per il contrasto attivo agli incendi nelle aree verdi e nei territori di interfaccia urbano-rurale. Il Prefetto Antonietta Orlando ha infatti trasmesso una circolare ufficiale indirizzata a tutte le amministrazioni competenti, recependo le linee guida emanate dal Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare.
Un’azione coordinata, preventiva e multisettoriale, che punta a rafforzare la capacità di reazione del sistema territoriale e a prevenire l’innesco e la propagazione dei roghi, sempre più frequenti e pericolosi, specie nelle aree prossime ai centri abitati.
Il cuore dell’intervento prefettizio ruota attorno a un approccio integrato che chiama a raccolta enti locali, polizie municipali, gestori di infrastrutture e società partecipate. L’obiettivo non è solo intervenire, ma prevenire: aggiornare tempestivamente i piani di protezione civile comunali e intercomunali, inserendo misure specifiche per il rischio incendi, e prevedere modalità di allerta rapide ed efficaci per la popolazione.
Particolare attenzione è richiesta agli insediamenti turistici, alle strutture ricettive e agli impianti in prossimità di aree boschive, dove la presenza di persone e la stagione vacanziera aumentano la vulnerabilità. I Comuni sono inoltre invitati a promuovere attività di informazione e sensibilizzazione sul territorio, soprattutto nelle zone di maggiore afflusso, per ridurre i comportamenti a rischio.
Le raccomandazioni operative inviate dalla Prefettura pongono l’accento su alcune aree particolarmente sensibili, come le fasce di interfaccia urbano-rurale e i territori di pregio ambientale. Qui, la densità abitativa si intreccia con la vegetazione spontanea, creando condizioni favorevoli alla rapida diffusione delle fiamme.
Da qui l’esortazione a rafforzare i controlli da parte delle Polizie Locali, anche con l’ausilio della videosorveglianza, e a sollecitare i gestori di reti viarie, ferroviarie e infrastrutturali affinché intervengano con misure di prevenzione: pulizia delle aree, taglio della vegetazione, riduzione della massa combustibile. Ai proprietari di terreni incolti prossimi alle zone edificate viene inoltre chiesto di adottare interventi puntuali di bonifica, per evitare che l’incuria si trasformi in pericolo concreto.
Infine, è stato ribadito l’obbligo per tutti i soggetti coinvolti di garantire una comunicazione tempestiva su eventuali criticità alla viabilità causate da incendi, al fine di proteggere l’incolumità pubblica e ridurre l’impatto sul traffico.
La Prefettura di Terni, nel solco del coordinamento nazionale, si fa dunque cabina di regia per un’estate che si preannuncia impegnativa sul fronte ambientale. In un contesto di cambiamento climatico e pressione antropica crescente, la prevenzione resta lo strumento più efficace per tutelare il territorio e garantire la sicurezza dei cittadini. Le istituzioni, chiamate a fare rete, sono pronte a raccogliere la sfida.