Una comunità unita, un parco che rinasce, e una serata che ha riportato Semonte al centro della vita sociale e affettiva del territorio. È stata inaugurata, ieri pomeriggio 6 agosto, con entusiasmo e commozione la nuova vita del Parco “La Macchietta”, un’area verde completamente riqualificata grazie all’impegno dell’Associazione Semonte, ai numerosi volontari e al contributo determinante di realtà locali come Fondazione Perugia, Colacem, Cementerie Barbetti, Gruppo Siami e Parrocchia di Semonte.
Un investimento da circa 50.000 euro che ha trasformato un luogo caro alla memoria collettiva in uno spazio accogliente, attrezzato, vivo. Un vero “posto del cuore”, come lo ha definito il presidente dell’associazione, Vincenzo Barbi.
“È veramente un posto del cuore, e speriamo che lo diventi anche per tutti i ragazzi e le persone di Semonte”, ha dichiarato Barbi durante il suo intervento, ricordando le giornate passate lì con il suo gruppo di amici, trent’anni fa.
Il nuovo Parco presenta ciliegi e olivi, terrazzamenti in pietra, un’area per il gioco delle bocce, una zona giochi per bambini e, in prospettiva, anche un’area ristoro. Tutto è stato realizzato grazie al lavoro gratuito di tanti cittadini, “che hanno creduto fin da subito nel valore di questo progetto”.
L’evento inaugurale è stato aperto da Giampiero Fiorucci, in rappresentanza della frazione, che ha tagliato il nastro insieme al sindaco di Gubbio Vittorio Fiorucci e ai rappresentanti dell’Associazione.
Molto sentite le parole del primo cittadino: “Sono cresciuto a Semonte e i ricordi sono tanti. In tanti hanno lavorato qui, da Lello Binacci a Sandro Gambini, mio padre Franco Fiorucci, Adamo Casagrande… questo è un pozzo di ricordi”.
Il Sindaco ha sottolineato il valore dell’opera: “Un’opera spettacolare, un luogo accogliente, e il prossimo intervento sarà quello di canalizzare la fonte di Suelle in questo Parco. Questa è la città e la comunità che ci piace e vorremmo che questo modello fosse replicato ovunque”.
La rinascita del Parco “La Macchietta” è stata possibile grazie a una sinergia virtuosa tra pubblico, privati e società civile. Un esempio di collaborazione concreta tra istituzioni, imprese e cittadini, che dimostra come sia possibile valorizzare il territorio partendo dalle sue risorse umane e affettive.
Tra i presenti all’inaugurazione anche:
Spartaco Capannelli, assessore ai Lavori Pubblici
Ubaldo Gini, in rappresentanza di Colacem
Gabriele Notari, per il Gruppo Siami
Massimo Panfili, per la Fondazione Perugia
Don Armando Minelli, parroco di Semonte
Ognuno ha espresso apprezzamento per l’opera e per la forza della comunità, che ha saputo superare ogni ostacolo e dare un futuro a un luogo simbolico.
Molto toccante l’intervento di don Armando Minelli, che ha visto nascere il Parco quando, trent’anni fa, era appena arrivato in Parrocchia.
“Una grande opera che guarda al futuro. Partendo dai bambini il futuro è assicurato. Il loro bisogno di giocare e stare bene insieme ai genitori è alla base di una comunità sana. Io sono molto contento” – ha detto il parroco. “Ringrazio l’Associazione e Vincenzo che ci hanno creduto, tanta fatica, ci hanno creduto in tanti. L’Associazione è una cosa viva. Meraviglioso quello che si può fare insieme”.
Durante la serata, il Parco si è riempito di famiglie, bambini, cittadini di ogni età. Un segno tangibile del bisogno di spazi condivisi, curati, pensati per il benessere di tutti. I lavori hanno incluso la sistemazione dell’area giochi, il recupero del campo da bocce e la piantumazione di nuove essenze arboree, nel pieno rispetto dell’ambiente e della storia del luogo.
E come ha ricordato Barbi, “in cantiere c’è anche la realizzazione di un’area ristoro”, che renderà il parco ancora più fruibile per eventi, feste di quartiere e attività culturali.
La riqualificazione del Parco “La Macchietta” rappresenta molto più di un intervento urbanistico: è una testimonianza concreta del legame tra memoria e futuro, tra chi ha vissuto qui la propria infanzia e chi potrà, da oggi, crescere in un luogo bello, sicuro, familiare.
“Il parco è trentennale, qui con il mio gruppo ci abbiamo passato l’adolescenza. Ora lo restituiamo ai giovani” – ha detto Barbi. E il Sindaco ha confermato: “Qui è cresciuta una generazione, e ora ci cresce la prossima”.
Durante l’inaugurazione, il Sindaco Fiorucci ha evidenziato il valore esemplare di questo progetto: “Vorremmo che questo modello fosse replicato ovunque. Un modello in cui si sommano partecipazione civica, sostegno economico privato e capacità progettuale pubblica. La pallavolo, il calcio, il pattinaggio portano valori nella frazione. Importante anche il ruolo della Parrocchia e dei tanti parroci che si sono succeduti negli anni e che hanno realizzato armonia tra comunità e Diocesi”.
La serata si è chiusa tra applausi, abbracci, giochi dei bambini e la consapevolezza di aver compiuto un gesto collettivo potente, simbolo di una frazione viva, coesa, attiva.
Il Parco “La Macchietta” non è solo un giardino rinnovato: è il risultato di un patto intergenerazionale, di un investimento sulla bellezza e sul bene comune, di un segno tangibile di speranza.