18 Mar, 2025 - 17:17

In Umbria nasce il primo vino a prova di alcol test

In Umbria nasce il primo vino a prova di alcol test

In Umbria il vino si adatta ai tempi che cambiano. Terre Margaritelli ha pensato a chi non vuole trasformare un bicchiere in una corsa a ostacoli con l’etilometro e ha lanciato "Test a Test", la bottiglia da 250 ml che porta in tavola due calici esatti. Non un tentativo di snaturare il vino con formule leggere o annacquate, ma un formato che tiene conto delle nuove regole senza sacrificare il piacere. Un compromesso? Tutt’altro. Un modo per dimostrare che il buon senso può convivere con la tradizione, senza trasformare ogni sorso in una scommessa con la polizia stradale.

Un’idea nata in Umbria per rispondere alle nuove regole

Tutto è nato tra una chiacchiera e un bicchiere – ovviamente – tra Andrea Margaritelli e l'architetto Marco Carini. Si parlava di vino e di nuove esigenze, e alla fine la soluzione è arrivata da sola: un formato che non annacqua la tradizione, ma nemmeno ti regala una multa salata. Non è una rivoluzione, ma un’aggiustatina pratica che potrebbe far comodo a più di qualcuno.

Un’alternativa al vino dealcolato

Bere senza rischiare di trasformare la serata in un test con la paletta della polizia è diventato un problema concreto. Da queste parti si beve da sempre, ma la legge ora stringe le maglie e tocca adeguarsi. "Non è un vino dealcolato, né un compromesso sulla qualità", dice Dario Margaritelli. "È semplicemente un modo per bersi due calici senza dover fare calcoli da chimico".

Il dibattito su vino e sicurezza stradale continua a dividere, tra chi difende la tradizione e chi cerca soluzioni che non sappiano di marketing spiccio. "Il vino è fatto di aromi, profumi, esperienza", commenta Federico Bibi, che sottolinea come il nuovo formato non voglia snaturare il prodotto, ma rispondere a un'esigenza concreta. Al momento la produzione è limitata e si sta testando in alcuni locali umbri, perché prima di vedere se l’idea funziona, meglio capire se alla gente interessa sul serio.

Il vino scelto per il debutto

Per il debutto di "Test a Test", Terre Margaritelli ha selezionato "Pietramala", un vino bianco biologico ottenuto da un blend di Trebbiano, Traminer e Pecorino. Affinato esclusivamente in acciaio, si distingue per freschezza e vivacità e va consumato entro due anni dalla vendemmia per esaltarne al massimo le caratteristiche.

Un'azienda radicata nella tradizione e nell'innovazione

Nel cuore dell’Umbria, tra Perugia e Assisi, si estendono i 52 ettari di vigneto di Terre Margaritelli, una realtà che ha visto passare decenni di storia, sperimentazioni e vendemmie senza mai perdere l’occasione di giocare con l’innovazione. Qui si coltivano 15 varietà di uve, ma la vecchia guardia dei vitigni non si tocca: Sangiovese, Canaiolo, Grechetto e Trebbiano regnano ancora su circa 30 ettari.

La storia parte dagli anni ‘50, quando Fernando Margaritelli decise di piantare viti per passione più che per business. Da allora la cantina ha mantenuto un piede nella tradizione e l’altro ben saldo sulla voglia di sperimentare. E infatti non si sono mai limitati a seguire la corrente: microvinificazioni, test su rese e terroir, produzione di Docg Torgiano Rosso Riserva, Doc Torgiano in tutte le salse – rosso, bianco e rosato – oltre a Umbria Igt. Sono 120.000 bottiglie l’anno, tutte rigorosamente biologiche e prodotte in casa, senza deleghe a nessuno.

Negli anni ‘90, con uno sguardo oltralpe, la famiglia Margaritelli ha iniziato a collaborare con istituti francesi per capire meglio l’arte dell’affinamento. Non si sono accontentati di quello che già c’era, hanno voluto il rovere della Foresta di Bertrange per le loro barriques, perché sì, il legno fa la differenza. Poi nel 2023 è arrivata l’acquisizione della Tonnellerie Atelier Centre France e con essa nuovi esperimenti su formati e tecniche di lavorazione. Perché qui non si sta fermi ad aspettare che le mode passino: si prova, si testa e si porta avanti quello che funziona davvero.

 

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Francesca Secci
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