Ancora una volta, nella nostra regione, si è verificata una truffa con il cosiddetto ‘finto incidente’, questa volta coinvolgendo una donna di 79 anni residente a Fornole di Amelia (Terni). Sabato scorso era stata chiamata al telefono da un presunto carabiniere che le ha comunicato direttamente la notizia di un serio incidente stradale provocato dal figlio nel centro di Amelia, ferendo un individuo che era stato trasportato in ospedale in condizioni gravi. Per non causare gravi problemi al proprio figlio, avrebbe dovuto sborsare del denaro o, se non disponibile, oro e gioielli a due militari dell’Arma che presto sarebbero arrivati a casa sua.
Davanti alla messinscena ben eseguita da professionisti del crimine, la signora che era sola in casa, ha seguito le istruzioni datele dai malviventi. Poco dopo hanno bussato alla porta due impostori travestiti da carabinieri, i quali hanno ricevuto dalla donna contanti e preziosi che teneva in casa. Solo successivamente la sventurata ha capito amaramente di essere stata truffata.
Purtroppo i responsabili del crimine si sono volatilizzati. Gli investigatori stanno indagando sulla truffa che ha colpito ancora una volta una donna anziana. Sfortunatamente, nonostante gli appelli, la divulgazione di informazioni, gli articoli e il passaparola, i criminali continuano senza paura nelle loro azioni e riescono a imbrogliare persone vulnerabili sfruttando i sentimenti e le emozioni, come dimostrato anche dalla statistica. Nel caso di Fornole di Amelia, i veri carabinieri stanno indagando in un contesto dove i legami familiari e sociali potrebbero contribuire a limitare episodi tristi come quello accaduto.
A Gubbio, un anziano truffato da uno sconosciuto con la tecnica del finto incidente
A Gubbio, un episodio analogo. Un anziano è stato truffato da ignoti che l’hanno avvicinato mettendo in scena abilmente la “truffa del finto avvocato e del finto incidente stradale al figlio”. I fatti si sono verificati in via Bruno Buozzi, zona Case Popolari. Il malvivente ha chiesto subito all’uomo una certa somma per sistemare i problemi del figlio dal punto di vista giuridico. L’uomo ingenuamente ha creduto alla messa in scena e ha raggiunto il finto avvocato all’appuntamento in Via Bruno Buozzi recando con sé un cofanetto contenente monili d’oro di non grande valore. Il finto avvocato se ne è subito impossessato e se ne è andato facendo perdere li proprie tracce. A quel punto l’anziano eugubino ha capito di essere stato raggirato e ha chiesto l’intervento sul posto dei Carabinieri di Gubbio.
Verso la fine dello scorso anno, due truffatori sono stati arrestati nel casertano dopo aver appena truffato una 80enne di Città di Castello. La vittima del colpo è stata rintracciata grazie all’aiuto dei carabinieri.
La donna ha raccontato di essere stata contattata per telefono da uno sconosciuto che le si era presentato come maresciallo dell’Arma. L’uomo l’aveva convinta che suo figlio fosse stato arrestato dopo un incidente stradale e le aveva chiesto 7mila euro come cauzione per il rilascio dell’uomo.
La vittima della truffa del finto incidente ha riconosciuto uno dei due malviventi in una foto segnaletica ed entrambi sono stati denunciati per truffa aggravata in concorso. Il denaro è stato sequestrato e quindi restituito alla donna.
Forte incremento delle truffe agli anziani in Umbria negli ultimi anni
Le truffe ai danni degli anziani sono in pericoloso aumento rispetto al pre-Covid. Il Codacons lancia l’allarme e parla di quasi il 20% in più di raggiri ai danni degli over 65 nel biennio 2021-2022. L’Umbria tra le regioni che fanno registrare gli incrementi maggiori insieme a Lazio ed Emilia Romagna. La stima ufficiosa delle forze dell’ordine su dati reali, per il 2023, parla di oltre 4 mila casi tra denunciati e sventati che hanno riguardato truffe sia in presenza che online.
Solo nella provincia di Perugia, nei primi 9 mesi dell’anno, i raggiri erano stati 2.350, pari a 261 episodi al mese. Tra gli espedienti più diffusi, segnala il Codacons, c’è quello del finto avvocato che chiede i soldi per risolvere una faccenda seria che vede coinvolto un parente stretto, quello dei falsi funzionari di enti o società che si introducono in casa e derubano le vittime, quello del nipote in difficoltà che ha urgente bisogno di contanti.