Ilaria Cucchi, senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, ha deciso di intervenire in modo deciso presentando un esposto alla Procura della Repubblica di Perugia. Al centro della questione c’è la pubblicazione di una comunicazione ritenuta riservata, attribuita al magistrato Marco Patarnello e resa pubblica dal quotidiano Il Tempo.
In questa corrispondenza, Patarnello esprimeva giudizi personali sulla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La vicenda ha suscitato una vera e propria tempesta online, amplificata dalla condivisione della premier sui social, che ha esposto il giudice a una pioggia di critiche, specialmente da parte dei sostenitori di Fratelli d’Italia.
La senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra ha espresso la sua preoccupazione per le conseguenze della pubblicazione e ha chiesto un’indagine per chiarire le modalità con cui il quotidiano sia entrato in possesso della lettera. Secondo Cucchi, l’obiettivo dell’esposto è quello di accertare la liceità dell’azione e verificare se vi siano state violazioni di legge.
La richiesta della senatrice Ilaria Cucchi: “chiarire la liceità della divulgazione”
Ilaria Cucchi ha formalizzato una denuncia-querela contro Tommaso Cerno, direttore del quotidiano Il Tempo, accusandolo di aver violato le disposizioni previste dal codice penale che proteggono la riservatezza della corrispondenza privata. La denuncia riguarda non solo l’atto della pubblicazione, ma anche la gestione delle informazioni, con l’intento di chiarire se siano stati commessi reati durante l’acquisizione e l’utilizzo di materiale considerato confidenziale. L’iniziativa di Cucchi nasce dalla volontà di evidenziare eventuali abusi nell’accesso a comunicazioni riservate, sollevando interrogativi sull’operato del direttore del giornale.
Ilaria Cucchi ha dichiarato che l’obiettivo principale dell’esposto è sollecitare la Procura a investigare sulle circostanze che hanno portato alla diffusione del contenuto privato. La senatrice chiede un chiarimento su come Il Tempo sia entrato in possesso della corrispondenza di Patarnello e se vi siano state violazioni normative.
La richiesta non si limita a contestare la pubblicazione, ma mira a comprendere l’intera dinamica e a stabilire se si tratti di un comportamento illecito. Parallelamente, la denuncia contro il direttore Cerno si focalizza sull’accusa di aver infranto la norma che tutela la corrispondenza, ritenendo che si sia oltrepassato il limite della libertà di informazione.
La reazione al vetriolo di Tommaso Cerno
Non si è fatta attendere la risposta di Tommaso Cerno, che in un articolo apparso su Il Tempo ha espresso una posizione dura e senza compromessi. “Piuttosto che rivelare la fonte di una notizia, mi faccio volentieri un po’ di galera“, ha dichiarato Cerno, ricordando il caso di Ilaria Salis come esempio di presunte pressioni della sinistra contro i giornalisti. “Il bavaglio alla stampa libera noi non ce lo facciamo mettere da nessuno. Tanto meno da quella parte politica, che io conosco molto bene, che appiccicava i post-it gialli sulle prime pagine de La Repubblica per chiedere alla politica di non interferire sul giornalismo libero e documentato”, ha aggiunto.
Il direttore ha poi proseguito criticando la senatrice Cucchi, legando la sua figura al drammatico caso del fratello Stefano. “Né ce lo facciamo mettere da Ilaria Cucchi, sorella onorevole di Stefano, vittima della violenza ingiustificata di uno Stato contro un cittadino che è morto per abuso di quei poteri che il giornalismo ha il compito di controllare”, ha affermato.
Cerno ha infine difeso il lavoro svolto dal quotidiano, sottolineando il ruolo dei giornalisti nel portare alla luce verità che altrimenti resterebbero celate. “Proprio grazie a chi ha il coraggio di andare contro il pensiero dominante, di entrare nei palazzi del potere e scovare verità scomode, com’è la mail del giudice Marco Patarnello, che ha definito “pericolosa” la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Stefano Cucchi ebbe da questo Paese un minimo di giustizia”, ha scritto, ribadendo che il ruolo della stampa è quello di combattere per la verità e per un’idea di democrazia. Ha concluso esprimendo rammarico per il cambio di posizione della senatrice: “Spiace che Ilaria abbia cambiato idea e se la prenda con noi”.