La Camera di Commercio dell’Umbria vuole rafforza sempre più i legami con i territori e i Comuni che compongono la regione. E così ieri nella sala del Consiglio del palazzo comunale di Orvieto si sono riuniti i membri della Giunta. Si tratta del massimo organo di governo della Camera di Commercio, che si è aperto alla città in un incontro denso di proposte e suggerimenti da parte dei diversi sindaci dell’orvietano e dei rappresentanti delle diverse categorie economiche e professionali.
Il presidente della Camera di commercio Mencaroni: “Politiche territoriali al centro della nostra azione di governo”
“Oggi grazie al fatto che siamo un ente regionale siamo più forti – ha detto il presidente camerale Giorgio Mencaroni -. Riusciamo a mettere in campo politiche che hanno una valenza per tutta la regione, penso in primis al tema che ci coinvolge tutti della carenza infrastrutturale che caratterizza l’Umbria. Ma accanto alle politiche regionali, ascoltiamo tutti i territori che meritano politiche specifiche in grado di valorizzare le filiere territoriali e le imprese di ogni realtà. Vogliamo capire come rafforzare il legame reciproco con le varie aree della regione e mettere in campo azioni aderenti alle reali esigenze delle aziende”.
In arrivo lo sportello per le imprese giovanili
Tra i principali suggerimenti emersi, la necessità di rafforzare sul territorio il sostegno all’imprenditoria giovanile. Un obiettivo che si concretizzerà presto con l’espansione dell’attività dello Sportello Nuove Imprese (SNI) della Camera di Commercio anche nel territorio orvietano, con la messa a terra di specifici incontri e iniziative. Il confronto tra le Istituzioni è stato preceduto dalla presentazione del quadro socio-economico per il comprensorio orvietano, curata dal Segretario Generale Federico Sisti.
Imprese e valore aggiunto dell’orvietano in rapporto all’Umbria
Il comprensorio dell’Orvietano esprime una quota del 5% delle attività imprenditoriali regionali, con 3.939 imprese attive. La presenza straniera nel tessuto imprenditoriale è molto inferiore alla media nazionale (6,9%) e al resto dell’Umbria. L’Orvietano è invece caratterizzato da un alto tasso di imprese a guida femminile. Svetta infatti con il suo 27,2% di aziende “in rosa”. In termini di addetti nelle imprese attive il comprensorio rappresenta invece una quota del 4,1% rispetto all’Umbria.
In termini di Valore Aggiunto il contributo evidenzia un peso preponderante dei Servizi (70,4%), che comprendono il commercio all’ingrosso e al dettaglio, alloggio e ristorazione, servizi di trasporto, di informazione e attività finanziarie. Seguono, appunto, Industria (14,9%), Costruzioni (7,5%) e Agricoltura (7,2%). Il valore aggiunto per abitante è pari a 22.289 euro.
Redditi, filiere e occupazione. Ma è la crisi demografica a preoccupare
Il reddito medio per contribuente (19.512) è inferiore rispetto al valore regionale e nazionale, segnando per di più una variazione negativa nel 2022 dell’1,5%. L’orvietano presenta alcune specializzazioni nelle filiere olivicola e vitivinicola, oltre a una sensibile specializzazione in quella cerealicola e dei materiali da costruzione. Rilevante per il comprensorio il calo demografico. Il quadro è critico, con un saldo naturale negativo (-1,2%). Crollo della popolazione residente in poco più di dieci anni. Da 2011 al 2023 ha segnato un – 8,4%, più alta delle medie regionale e nazionale. Il tasso di disoccupazione del comprensorio è pari al 7,9%. La quota di pensionati (28,8%) è decisamente superiore a quella regionale e nazionale (rispettivamente 26% e 23,1%), e quella degli occupati (44,7%) è invece inferiore alle corrispondenti quote Umbria (47,1%) e Italia (45,9%).
Orvieto, prima meta di destinazione turistica per quanto riguarda la provincia di Terni e terza dell’Umbria dopo Assisi e Perugia, tra il 2022 e il 2023 segna un ragguardevole aumento del 30,6% negli arrivi e un 32,8% nelle presenze.
La Camera di commercio dell’Umbria nell’Orvietano
La Camera di commercio ha un rapporto virtuoso con l’orvietano alle cui imprese eroga il 5,4% dei contributi regionali per complessivi 88.670 euro. Le imprese destinatarie dirette di servizi, in particolare negli ambiti promozionali dell’Export, della Digitalizzazione e del Turismo, sono state 1.003, una quota pari al 4,8% del totale.
Oltre alla sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, tra i presenti il primo cittadino di Porano Marco Conticelli, di Castelviscardo Daniele Longaroni, sindaco di Baschi, Damiano Bernardini, il presidente di Confcommercio Orvieto, Stefano Malentacchi, e il Presidente del Gal Trasimeno-Orvietano Gionni Moscetti, nonché Francesco Lanzi di Confindustria Umbria.
“L’analisi dell’Ente camerale – ha detto Tardani – evidenzia punti di forza che arrivano dal settore dell’agricoltura e del turismo e criticità fisiologiche delle Aree interne. Il lavoro svolto dalla Camera di commercio ci fornisce inoltre importanti spunti indicandoci nel settore terziario avanzato la possibilità di creare prospettive e nuove opportunità di lavoro. Siamo disponibili a mettere a disposizione degli spazi in città per facilitare gli incontri tra la Camera di commercio e le imprese del territorio e far conoscere anche ai giovani le opportunità che possono nascere attraverso i servizi che offre l’ente camerale.”