11 Dec, 2025 - 18:00

Il presepe artistico di San Giuseppe Artigiano incanta Gualdo Tadino: un viaggio tra luce, Passione e tradizione

Il presepe artistico di San Giuseppe Artigiano incanta Gualdo Tadino: un viaggio tra luce, Passione e tradizione

Un appuntamento irrinunciabile della tradizione natalizia gualdese

 

Anche nel Natale 2025, Gualdo Tadino accoglie uno degli eventi più attesi e identitari della propria tradizione: il presepe artistico allestito nella chiesa di San Giuseppe Artigiano, inaugurato l’8 dicembre e già meta di centinaia di visitatori. Un’opera che, anno dopo anno, conferma il suo valore scenografico, emotivo e culturale, trasformandosi in un vero gioiello dell’artigianato locale.

Il presepe non è solo un’esposizione: è un percorso narrativo immersivo, un luogo in cui arte e spiritualità si intrecciano per raccontare la Natività e, allo stesso tempo, la storia e l’identità della comunità gualdese.

Un nuovo scenario dedicato alla Passione di Gesù

L’edizione 2025 introduce un’importante novità: un nuovo scenario ispirato alla Passione di Gesù, che si affianca alle ambientazioni tradizionali e arricchisce il percorso con un potente contrappunto spirituale. La scelta non è solo estetica, ma narrativa: invita il visitatore a un cammino interiore, dalla nascita alla redenzione.

Giochi di luce, effetti scenici, ambientazioni policrome e suggestioni musicali accompagnano il pubblico lungo una sequenza emozionale che rende la visita un momento di riflessione e meraviglia.

«Volevamo offrire un’esperienza più completa, che raccontasse non solo il mistero della Natività, ma il percorso di amore e sacrificio che la segue», spiegano gli autori.

Un’opera monumentale: decine di metri quadrati e centinaia di figure

Il presepe si estende per decine di metri quadrati, modellando un paesaggio complesso e ricchissimo di dettagli. Ogni elemento è pensato per creare un microcosmo armonioso:

  • centinaia di figure artigianali, molte delle quali animate;

  • mestieri tradizionali riprodotti con finezza;

  • piccoli ecosistemi naturali curati in ogni particolare;

  • episodi biblici rappresentati con rigore e poesia.

L’intero impianto scenico è arricchito da fibre ottiche, pompe d’acqua, nebulizzatori e un articolato sistema di illuminazione capace di simulare l’alternarsi delle ore del giorno. A completare l’esperienza, una colonna sonora selezionata con attenzione contribuisce a creare un’immersione totale.

È un’opera viva, che si muove, respira e racconta.

I fratelli Provvedi: artigiani della meraviglia

Dietro questo capolavoro si cela la passione di Angelo e Raoul Provvedi, che da oltre trent’anni dedicano creatività, tempo e dedizione alla costruzione del presepe.

La storia dell’opera affonda nel 1990, quando tutto iniziò quasi per gioco.
«Costruendo le prime casette in sughero – ricorda Angelo Provvedi – mi accorsi che questo materiale si adattava molto allo stile contadino. Iniziai così a realizzare i primi mestieri con illuminazione classica, ampliando ogni anno il paesino».

L’artigianato divenne presto progetto. Nel 1994, il presepe aveva raggiunto dimensioni tali da richiedere uno spazio fisso e trovò “casa” nella chiesa di San Giuseppe Artigiano. Ma il vero salto avvenne tre anni dopo: durante la visita del Padre Provinciale dei Cappuccini, l’opera venne notata e apprezzata al punto da essere invitata ad Assisi, dove rimase per dodici anni, diventando parte della tradizione natalizia della città serafica.

Nel 2010, grazie alla collaborazione con l’allora parroco don Franco Berrettini, il presepe fece ritorno a Gualdo Tadino, accolto con affetto dalla comunità.

Da quel momento è diventato un punto fermo del Natale gualdese, un monumento vivente alla manualità, alla pazienza e alla fede.

Tecnologia e tradizione al servizio dell’incanto

Il presepe dei fratelli Provvedi è un esempio perfetto di integrazione tra tradizione artigiana e tecnologie moderne.
Fibre ottiche disegnano il cielo notturno, nebulizzatori creano l’effetto della nebbia mattutina, pompe d’acqua animano ruscelli e cascate, mentre sistemi elettronici scandiscono luci e ombre.

Eppure, la tecnologia non invade: accompagna, esalta, chiarisce. Ogni innovazione è al servizio della narrazione biblica e della poesia del presepe.

L’obiettivo non è stupire, ma coinvolgere: far sì che anche lo spettatore più distratto entri in un mondo parallelo, sospeso tra realtà e sacro.

Una tradizione che parla a grandi e bambini

Il presepe di San Giuseppe Artigiano è uno dei rari esempi di attrazione artistica capace di creare un ponte tra generazioni. Ogni anno, famiglie intere lo visitano insieme, condividendo stupore e ricordi.

La sua forza sta proprio in questo: riesce a essere, allo stesso tempo, opera d’arte, catechesi, spettacolo e tradizione.

Un patrimonio culturale da preservare

Il presepe dei Provvedi non è semplicemente un'esposizione stagionale. È un tassello della identità culturale di Gualdo Tadino, un'opera che racconta la storia della comunità e il valore dell’artigianalità locale.

Ogni anno, l’allestimento si arricchisce di nuovi scorci, nuove figure, nuove intuizioni sceniche. La Passione di Gesù, introdotta quest’anno, è l’ulteriore dimostrazione di una creatività che non si accontenta, che evolve e approfondisce.

Il risultato è un’opera che, pur radicata nella tradizione, continua a parlare al presente.

Un’esperienza da vivere

Visitare il presepe di San Giuseppe Artigiano significa entrare in un microcosmo sacro, dove suoni, luci, figure e paesaggi concorrono a comporre una narrazione viva e commovente.

È un appuntamento imprescindibile per il Natale 2025, una tappa obbligata per chi desidera riscoprire il senso della festa attraverso una commistione perfetta tra fede, artigianato e tecnologia scenografica.

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Mario Farneti
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