Nel cuore verde dell’Umbria, dove le acque del lago incontrano dolci colline e boschi secolari, si trova uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti della regione: il Parco Regionale del Trasimeno. Un angolo di natura incontaminata che, con i suoi paesaggi mozzafiato e la ricchezza di biodiversità, si presenta come una meta ideale per chi cerca un rifugio dal trambusto quotidiano, ma anche come un vero e proprio scrigno di storia, cultura e tradizioni.
In questo articolo, ci addentreremo alla scoperta delle meraviglie e delle peculiarità di un parco che rappresenta un autentico gioiello naturalistico, capace di affascinare e sorprendere ogni visitatore. Dalle acque cristalline del lago Trasimeno alle vette delle colline che lo circondano, ogni angolo di questo territorio racconta una storia, tra sentieri immersi nella vegetazione e panorami che sembrano dipinti. Un viaggio che invita a esplorare, vivere e respirare ogni sfumatura di un luogo dove la bellezza si fonde con la storia e l’armonia della natura.
Alla scoperta del Parco Regionale del Trasimeno: un tesoro naturale tra storia, cultura e paesaggi mozzafiato
Il Parco Regionale del Trasimeno è una delle meraviglie naturali più affascinanti dell’Umbria, un paesaggio che coniuga la bellezza lacustre e collinare con la presenza storica e le attività antropiche che ne hanno modellato l’identità. Questo scenario incantevole, che ha ispirato numerosi maestri pittori del XV secolo, è anche un’importante zona di sosta per l’avifauna migratoria, testimoniando così la vitalità ecologica del territorio.
La protezione del delicato equilibrio idrologico e biologico del lago, che caratterizza questo ecosistema unico, ha sempre richiesto un attento e costante impegno umano. Un impegno che resta oggi imprescindibile per salvaguardare questa risorsa naturale di valore inestimabile. Il Parco comprende le tre isole che costellano il lago: l’isola Polvese, oggi sede di un vivace centro di didattica ambientale e di una scuola di vela di fama internazionale; l’isola Maggiore, dove un pittoresco borgo di pescatori, che risale al XV secolo, affascina i visitatori con il suo fascino senza tempo; e l’isola Minore, di proprietà privata, che completa la sinfonia paesaggistica del Trasimeno.
Caratteristiche, peculiarità, curiosità e dati salienti sul Parco Regionale del Trasimeno
Con una superficie di 128 km², il Lago Trasimeno si distingue come il maggiore bacino lacustre d’Italia peninsulare, nonché uno dei più significativi del paese. Il Parco che lo circonda, estendendosi ben oltre lo specchio d’acqua, comprende l’intero sistema spondale, abbracciando località storiche come Castiglione del Lago e Passignano sul Trasimeno. Da sempre, questo ecosistema ha svolto un ruolo fondamentale per l’Umbria e, in particolare, per il territorio della Chiana toscana, tanto che il Trasimeno è stato definito storicamente “il lago di Perugia”, un appellativo che ne sottolinea l’importanza vitale per l’intera regione.
Durante la stagione estiva, il Parco accoglie un grande flusso di turisti, provenienti non solo dalla provincia di Perugia, ma anche dalla Chiana toscana e fino ad Arezzo. Le presenze raggiungono picchi di circa 30.000 visitatori, con un impatto positivo sull’economia locale ma che, al contempo, rende indispensabile una gestione oculata per salvaguardare l’integrità dell’ecosistema. La crisi idrica, accentuata da precipitazioni sotto la media e dalla scarsità di immissari naturali, impone una riflessione urgente sulla necessità di tutelare il lago dalle pressioni antropiche, come il consumo eccessivo di acqua e il rischio di inquinamento, per preservare questo straordinario patrimonio naturale.
Biodiversità del Parco: le specie di Ittiofauna ed Erpetofauna che popolano il territorio
Il bacino lacustre del Trasimeno ospita una fauna ittica particolarmente ricca e variegata, con ben 18 specie diverse di pesci. Tuttavia, solo 5 di queste sono indigene, ossia autoctone e non introdotte dall’uomo. Tra queste, si trovano il luccio, la carpa (nelle sue varietà comune, a specchi e erbivora), la tinca, il cavedano, il carassio (considerato una specie infestante), l’alborella, la scardola, il persico reale, l’anguilla, il persico trota, la gambusia e diverse varietà di ghiozzetti, tra cui il ghiozzo cenerino e quello di laguna. Negli anni Novanta, il lago ha visto l’estinzione della laschetta o rovella (Sarmarutilus rubilio), una specie un tempo abbondante, la cui scomparsa è stata causata dalla competizione con il triotto, un pesce proveniente dalla Pianura Padana.
Negli ultimi decenni, il Trasimeno ha subito un forte impatto ambientale dovuto all’introduzione di specie esotiche, come il pesce gatto, il pesce rosso, il triotto, la pseudorasbora e il gambero rosso della Louisiana. Queste specie invasive hanno alterato drasticamente l’equilibrio ecologico, entrando in competizione con le specie autoctone e compromettendone la sopravvivenza, riducendo sensibilmente la biodiversità originaria.
Per quanto riguarda la fauna erpetologica, un monitoraggio condotto tra il 2002 e il 2005 ha messo in luce la presenza di 7 specie di anfibi, tra cui il Triturus carnifex, il Triturus vulgaris meridionalis, l’Hyla intermedia, il Bufo bufo, la Rana bergeri, la Rana hispanica e la Rana dalmatina. Inoltre, sono state rilevate 9 specie di rettili, tra cui la Testudo hermanni, la Trachemys scripta, la Lacerta bilineata, il Podarcis muralis, il Podarcis sicula, l’Hierophis viridiflavus, lo Zamenis longissimus, la Natrix natrix e la Natrix tessellata.