Gubbio si appresta a ospitare il Museo degli Antichi Umbri, un progetto ambizioso che mira a valorizzare l’eredità storica e culturale di uno dei popoli più affascinanti dell’antichità. Tuttavia, la notizia che il museo non ospiterà le celebri Tavole Eugubine ha sollevato non poche polemiche tra gli studiosi e gli appassionati di storia locale. La questione è stata recentemente affrontata dall’Assessore ai Lavori Pubblici, Spartaco Capannelli, il quale ha espresso il suo disappunto riguardo questa scelta, definendola una "follia amministrativa".
Le Tavole Eugubine, risalenti tra il III e il I secolo a.C., rappresentano una delle più importanti testimonianze epigrafiche dell’antichità italica. Si tratta di sette lastre bronzee incise in lingua umbra e in caratteri etruschi e latini, che offrono una descrizione dettagliata dei rituali religiosi e delle pratiche sacrali del popolo umbro. La loro importanza storica e culturale è inestimabile, tanto da essere considerate tra i più rilevanti documenti della storia pre-romana.
Giacomo Devoto le definì "il più importante documento che possediamo sulla lingua e la civiltà degli antichi Italici, un monumento linguistico di eccezionale valore per la comprensione delle origini della cultura romana."
In un passo del romanzo Anna Kerenina pubblicato nel 1877, Lev Nicolaevic Tolstoj fa una precisa citazione delle Tavole Eugubine: “Aleksej Aleksandrovic ordinò di servire il tè nello studio, andò verso la poltrona accanto alla quale erano preparati una lampada e un libro francese sulle Tavole eugubine del quale aveva iniziato la lettura “.
Eppure, il nuovo Museo degli Antichi Umbri non prevederà l’esposizione di queste tavole. Secondo quanto riferito dall’Assessore Capannelli, la decisione sarebbe frutto di una gestione poco lungimirante del progetto museale, che avrebbe escluso il principale simbolo della cultura umbra per motivazioni ancora poco chiare.
Nel corso di un’intervista, Capannelli ha espresso il suo disappunto con parole forti: “Non è una città normale questa, qui si prendono decisioni assurde. Il Museo degli Antichi Umbri nasce con l’intento di raccontare la storia e l’identità di questo popolo eppure, incredibilmente, non verranno esposte le Tavole Eugubine, il reperto più rappresentativo della nostra storia! Qual è il senso di questo museo se non quello di esporre il documento più significativo del patrimonio umbro?”
Capannelli ha poi aggiunto che, già in fase di progettazione, l’esclusione delle Tavole aveva destato perplessità. Tuttavia, i rilievi avanzati non sono stati sufficienti a cambiare le decisioni prese.
“Quando ho saputo di questa decisione, mi sono battuto per evitarla, ma evidentemente certe scelte sono già scritte nei palazzi del potere. Questo significa perdere un’occasione irripetibile per Gubbio e per il suo turismo culturale.”
Il Museo degli Antichi Umbri nasce con l’obiettivo di fornire un quadro dettagliato della civiltà umbra, presentando reperti archeologici, ricostruzioni storiche e percorsi interattivi per i visitatori. La sua realizzazione ha richiesto anni di pianificazione e un considerevole investimento economico.
La mancanza delle Tavole Eugubine rappresenta, per molti, un punto debole in un progetto altrimenti promettente. Diversi esperti hanno evidenziato come l’assenza di questo elemento possa compromettere la completezza dell’esposizione.
“Le Tavole Eugubine sono il documento chiave della civiltà umbra, il primo elemento che un visitatore si aspetterebbe di trovare”, ha commentato un archeologo locale.
Le motivazioni dietro questa scelta non sono ancora state chiarite del tutto. Alcune fonti indicano questioni legate alla sicurezza e alla conservazione dei reperti, mentre altri ritengono che vi siano motivazioni politiche o burocratiche alla base della decisione.
Qualunque sia la ragione, l’esclusione delle Tavole Eugubine avrà ripercussioni negative anche a livello turistico. Il museo, infatti, era stato pensato per attrarre visitatori interessati alla storia umbra e alla sua eredità culturale. Senza il suo pezzo più pregiato, rischia di non avere lo stesso richiamo.
Capannelli ha assicurato che si batterà fino all’ultimo per ottenere l’inserimento delle Tavole nel percorso espositivo.
“Non possiamo accettare passivamente questa situazione. Faremo pressioni affinché le Tavole Eugubine trovino il loro giusto posto all’interno del Museo degli Antichi Umbri. Questa città merita di valorizzare il suo patrimonio nella maniera più completa possibile.”
Alcuni membri della comunità accademica e culturale hanno già espresso il loro sostegno a questa iniziativa, chiedendo un ripensamento delle decisioni prese. Anche tra i cittadini cresce il malcontento, con molti che vedono in questa scelta l’ennesima occasione persa per il rilancio culturale di Gubbio.
Se la pressione pubblica sarà sufficiente a far rivedere il progetto, lo si scoprirà nei prossimi mesi. Ma una cosa è certa: un Museo degli Antichi Umbri senza le Tavole Eugubine è come un libro senza il suo capitolo più importante.