Il tempo stringe, l’inizio del campionato si avvicina e il Gubbio ha un disperato bisogno di un attaccante. La squadra rossoblù si prepara ad affrontare il Sestri Levante al Barbetti, e l’urgenza di rinforzare il reparto offensivo si fa ogni giorno più pressante. La squadra, allenata da mister Fabio Taurino, ha dimostrato di possedere una solida organizzazione e un gioco fluido, ma la recente eliminazione dal primo turno di Coppa Italia contro l’Ascoli ha evidenziato una carenza che potrebbe rivelarsi fatale nella lunga e competitiva stagione che si appresta ad iniziare.

Il Gubbio al momento non ha un vero e proprio attaccante in rosa

Il match di Coppa Italia ha mostrato segnali incoraggianti: il duo formato da Di Massimo e D’Ursi ha dato buone impressioni, con quest’ultimo che ha regalato agli umbri il momentaneo pareggio con un destro a giro da fuori area che ha ricordato i gol di Alex Del Piero. Tuttavia, entrambi sono esterni d’attacco e non prime punte. Il Gubbio, al momento, manca di una vera e propria prima punta in grado di garantire una presenza costante e incisiva nella zona d’attacco.

La società di viale Parruccini aveva puntato su Rocco Costantino, attaccante proveniente dal Catania, ma l’affare non è andato in porto. Il classe 1990 ha scelto di trasferirsi alla Lucchese, lasciando il Gubbio ancora alla ricerca del rinforzo giusto. Il direttore sportivo Alessandro Degli Esposti è attualmente impegnato a trovare una soluzione che possa soddisfare le esigenze del mister Taurino e della squadra.

Le ultime indiscrezioni provenienti dalla Campania suggeriscono che il Gubbio abbia chiesto informazioni all’Avellino riguardo Ignacio Lores Varela, attaccante uruguagio con un passato di rilievo in Serie B. Lores Varela, soprannominato “Nacho”, potrebbe rappresentare la risposta alle esigenze offensive del Gubbio. Il giocatore, che possiede anche il passaporto spagnolo, ha dimostrato versatilità e abilità in diversi ruoli offensivi, potendo ricoprire sia il ruolo di prima punta sia quello di esterno.

Oltre all’uruguagio, il Gubbio è in trattativa con l’Avellino anche per il terzino Fabio Tito, che potrebbe aggiungere ulteriore solidità al reparto difensivo. L’acquisto di un attaccante di esperienza come Lores Varela è diventata una priorità assoluta, data la mancanza di una figura di riferimento in attacco.

Il profilo del “Nacho”: da Montevideo fino alla Serie B italiana

Ignacio Lores Varela, classe 1991 e originario di Montevideo, è un centravanti dalle spiccate doti offensive e una carriera caratterizzata da continui spostamenti e sfide in vari campionati. Giocatore polivalente, Lores Varela può ricoprire il ruolo di seconda punta o esterno sinistro, grazie alla sua capacità di adattarsi anche sull’altro lato del campo.

La sua carriera inizia al Defensor Sporting, dove esordisce nel Clausura 2010. Nonostante un impatto iniziale limitato con solo cinque presenze, si fa notare nel campionato di Apertura 2010-2011, contribuendo alla conquista del titolo. Tuttavia, la sua squadra perde la finale del Clausura contro il Nacional, limitando il suo primo successo.

Il salto in Europa arriva il 9 luglio 2011, quando il Palermo acquista Lores Varela per 2,8 milioni di euro. Il suo esordio in Serie A avviene il 5 novembre 2011, subentrando ad Abel Hernández contro il Bologna. Nonostante una stagione difficile, con solo sette presenze, il suo potenziale viene notato.

Il prestito a Botev Vratsa e CSKA Sofia rappresenta una fase di adattamento, con 20 presenze e un gol in Bulgaria. Tornato al Palermo, viene ceduto in prestito a Bari, Vicenza e Varese, senza mai trovare una continuità di prestazioni. Il trasferimento al Pisa nel 2015 segna una svolta: Lores Varela segna una tripletta contro il Pordenone nei play-off, contribuendo alla promozione in Serie B.

Il suo passaggio all’Ascoli nel 2017 e il ritorno in Uruguay non danno i risultati sperati, ma il ritorno in Italia con il Siena nel 2021 segna una nuova ripartenza, con una doppietta al debutto. Attualmente in forza all’Avellino, Lores Varela è pronto a rilanciarsi in Serie C, cercando di capitalizzare l’esperienza accumulata e dimostrare tutto il suo valore.