06 Mar, 2025 - 21:00

Il futuro dell’ex mattatoio di Gubbio: tra recupero architettonico e valorizzazione culturale. Intervento di Maria Vittoria Ambrogi

Il futuro dell’ex mattatoio di Gubbio: tra recupero architettonico e valorizzazione culturale. Intervento di Maria Vittoria Ambrogi

L'ex mattatoio comunale di Gubbio, situato in via della Piaggiola, rappresenta un esempio significativo di archeologia industriale. Costruito nel 1891 su progetto dell'ingegnere Mischianti, l'edificio ha svolto la sua funzione fino al 1999, quando le attività sono state trasferite nel nuovo mattatoio situato in zona Coppiolo. Da allora, la struttura è rimasta in stato di abbandono, sollevando dibattiti sul suo futuro utilizzo e sulla necessità di un intervento di recupero.

L'amministrazione comunale di Gubbio ha avviato un progetto di rigenerazione urbana volto al restauro e al recupero funzionale dell'ex mattatoio. L'obiettivo principale è trasformare l'edificio in un polo di attrazione sia per i residenti sia per i turisti, valorizzando le tradizioni enogastronomiche locali. Il progetto prevede la realizzazione di spazi dedicati al settore alimentare, con prodotti di provenienza locale, e la creazione di un'area verde sul lato est dell'edificio, affacciata sul torrente Cavarello. Questa scelta mira a migliorare l'estetica dell'area e a favorire la creazione di un percorso pedonale che colleghi l'ex mattatoio con altre zone chiave della città, come l'area del Liceo Mazzatinti, migliorando così la fruibilità urbana.

L'intervento costerà 3 milioni di euro e la gestione potrebbe essere affidata a Coldiretti. La proposta di Maria Vittoria Ambrogi

Il costo stimato dell'intervento è di circa 3 milioni di euro, con l'amministrazione comunale che sta cercando di definire le modalità di finanziamento per garantire la sostenibilità economica del progetto. La gestione della struttura potrebbe essere affidata a Coldiretti, con l'intento di garantire la qualità dei prodotti e dei servizi offerti, sebbene questa decisione sollevi alcune preoccupazioni riguardo all'esclusione di altre realtà locali e alla diversificazione delle iniziative economiche all'interno dell'ex mattatoio.

In questo contesto, la professoressa Maria Vittoria Ambrogi ha espresso pubblicamente, sul quotidiano Vivo Gubbio diretto dal collega Massimo Boccucci, la sua visione alternativa per il futuro dell'ex mattatoio. Secondo la Ambrogi, la struttura potrebbe essere utilizzata per dare un degno completamento al Sentiero Francescano della Pace, considerando che San Francesco, nel suo cammino da Assisi a Gubbio, entrò in città attraverso la Porta San Pietro, situata alla fine della strada dove nel 1891 venne costruito il mattatoio. La professoressa sottolinea che, già nel 2017, nell'ambito del progetto "L'oro di Gubbio", l'architetto Frayrie aveva ipotizzato la possibilità che l'ex mattatoio potesse diventare un luogo di ospitalità, conferenze e ricerche legate a San Francesco, vista la presenza del Sentiero Francescano della Pace e l'importanza del turismo francescano.

La proposta prevede la realizzazione di spazi espositivi, proiezioni di film sulla vita del santo, utilizzo di soluzioni multimediali come display touch, supporti braille e lingua dei segni, diffusione di musiche medievali o melodie come "Fratello Sole Sorella Luna", creazione di realtà virtuali immersive emozionali, bookshop e punti di ristoro. Coinvolgendo esperti, potrebbero emergere ulteriori idee interessanti che arricchirebbero la città, anche in vista dell'ottavo centenario della morte di San Francesco. La professoressa Ambrogi sottolinea l'importanza di progettare soluzioni più coinvolgenti dal punto di vista culturale, per evitare che Gubbio venga trascurata in riferimento al suo indiscutibile valore francescano.

La ristrutturazione dell'ex mattatoio rappresenta una opportunità significativa per la città​

La ristrutturazione dell'ex mattatoio comunale di Gubbio rappresenta un'opportunità significativa per la città, sia in termini di recupero architettonico sia di valorizzazione culturale e turistica. Da un lato, il progetto dell'amministrazione comunale punta a creare un centro dedicato alla promozione dei prodotti locali, integrando spazi commerciali e aree verdi per migliorare la fruibilità urbana. Dall'altro, la proposta della professoressa Ambrogi offre una visione orientata alla valorizzazione del patrimonio francescano di Gubbio, trasformando l'ex mattatoio in un centro culturale dedicato a San Francesco e al turismo religioso.

La scelta tra queste due visioni, o la possibile integrazione di entrambe, richiede una riflessione approfondita che coinvolga la comunità locale, le istituzioni e gli esperti del settore. È fondamentale considerare le esigenze dei cittadini, le potenzialità turistiche e culturali della città e la sostenibilità economica del progetto. Un approccio partecipativo potrebbe portare a soluzioni innovative che rispettino la storia dell'edificio e ne valorizzino le potenzialità future, contribuendo allo sviluppo socio-economico di Gubbio e al rafforzamento della sua identità culturale.

La decisione sul futuro utilizzo dell'ex mattatoio dovrebbe essere frutto di un processo condiviso e trasparente, che tenga conto delle diverse proposte e delle esigenze della comunità, con l'obiettivo di valorizzare al meglio il patrimonio storico e culturale di Gubbio e di promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo.

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Mario Farneti
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