Il fascino del ciclismo all’esposizione di biciclette dalla fine dell’800 a oggi, con tanti cimeli, particolari e storie che raccontano epoche passate, mostrando tutto. Lo chiamano “Ciclismo Epico” ed è quella con la quale l’organizzazione de La Favolosa, la ciclostorica che tornerà a Gubbio per la seconda edizione il prossimo 23 giugno, ha voluto rendere omaggio alla città di Gubbio durante le festività pasquali.
Sabato 30, domenica 31 marzo e lunedì 1° aprile, presso la Taverna dei Capitani in via Baldassini, sarà possibile visitare gratis la mostra, che racchiude buona parte della collezione privata del biturgense Moreno Bianchini, grande appassionato di ciclismo, da molti anni impegnato a scovare qualche chicca del passato per tramandarne l’eredità alle nuove generazioni.
Il fascino del ciclismo. Moreno Bianchini presente all’inaugurazione della mostra
Bianchini era presente all’inaugurazione, avvenuta nel pomeriggio di venerdì 29 marzo alla presenza del sindaco Filippo Mario Stirati, del vice sindaco Alessia Tasso, dell’assessore allo sport Gabriele Damiani e dell’ex presidente della Federciclismo umbra Carlo Roscini, volto notissimo del panorama regionale del pedale.
“Ogni volta che porto questi pezzi in giro per l’Italia è sempre motivo di orgoglio, nonché una soddisfazione enorme, perché condividere tutto questo con tanti appassionati è la cosa più bella che possa esistere”, ha spiegato Bianchini. Il quale ha portato anche una bicicletta Bonetto appartenuta a Francesco Moser nella stagione 1975, acquistata pochi giorni fa da un collezionista emiliano. Tutto per esaltare il fascino del ciclismo.
“Di Moser c’è anche la bicicletta che utilizzò nel 1978 alla Milano-Sanremo ma ci sono tanti pezzi che hanno segnato la storia del ciclismo italiano”.
Su tutte le bici preparate per Gino Bartali nel 1949 e Fausto Coppi nel 1954, con il numero di serie ancora in evidenza sul telaio.
Le bici esposte, cimeli senza prezzo
“Per noi collezionisti queste bici non hanno prezzo. Raccontano un passato che in pochi ormai conoscono, e si possono notare tante particolarità, a partire da come veniva utilizzato il cambio su ogni mezzo”. Quello più antico presente alla mostra è datato 1889: all’epoca bisognava scendere, smontare la ruota e procedere con la modifica. Altri tempi, oggi oggettivamente lontanissimi.
Grande soddisfazione è stata espressa da Tiziano Brunetti, che accompagnato da Fabio Codignoni ha portato il saluto a nome dell’organizzazione. “Grazie all’amicizia che ci lega con Moreno abbiamo pensato di poter omaggiare la città di Gubbio in questo particolare periodo di festa con una mostra davvero unica nel suo genere. Abbiamo voluto proporre un excursus legato a come si è modificato nel tempo il concetto di cambio, e chiunque verrà a vedere i pezzi in esposizione potrà comprenderne il cambiamento tecnologico. Abbiamo voluto inserire anche delle bici più recenti, principalmente legate a corse a cronometro, per far vedere quanto sia cambiato anche il modo di intendere la bici. Per noi questo è anche un momento utile per promuovere la ciclostorica La Favolosa, che ha avuto una vasta eco tra gli appassionati e che ci auguriamo possa continuare a crescere ancora”.
“Iniziative some queste aiutano a diffondere sani valori”
L’organizzazione ha ringraziato poi l’amministrazione comunale per il sostegno offerto nei vari progetti portati avanti. Stirati ha ribadito la vocazione di Gubbio a essere “città dello sport, e in modo particolare del ciclismo, pensando a quanti amatori si cimentano in questa disciplina. Questa mostra nobilita la città ed esaltata coloro che l’hanno pensata: ci sono pezzi unici, come le bici di Moser, di Nencini, oppure le maglie autografate di Saronni, Bugno e molti altri ancora. Ben vengano iniziative come queste, perché aiutano a diffondere sani valori”. La Tasso, presente anche nelle vesti di candidata sindaco, dopo aver ricordato che “quest’anno La Favolosa cadrà in una data particolare, perché in quella domenica potrebbe tenersi il ballottaggio per le amministrative”, ha elogiato gli organizzatori, ribadendo la massima collaborazione in vista dell’edizione 2024.
Damiani ha infine sottolineato come “Gubbio continui ad essere una città capace di valorizzarsi attraverso lo sport. Il ciclismo è molto radicato e una mostra come questa dimostra che c’è grande voglia di fare”. Gli orari di apertura saranno dalle 10 alle 19, grazie alla collaborazione dei volontari che soddisferanno le curiosità dei visitatori.