Il capriolo attraversa la strada all’improvviso e lui non riesce a schivarlo, così l’impatto è costato la vita al povero animale e anche danni all’auto del giovane eugubino che stava rientrando sulla quattro corsie da Fano verso la zona industriale di Bellocchi ed è finito contro il guard-rail provocando danni alla vettura.

Il giovane ha fatto causa alla Regione Marche chiedendo e ottenendo dal tribunale di Pesaro il risarcimento dei danni alla vettura e le spese legali relativamente a quanto accadde nell’aprile 2019. Dopo ben cinque anni il tribunale ha riconosciuto il diritto al risarcimento da parte dell’ente pubblico ma alla fine la richiesta dell’automobilista è stata accettata.

L’avvocato Tiziana Zeppa Bartoletti di Gubbio, difensore del giovane eugubino, ha fatto esplicito riferimento al fatto che gli animali selvatici attraversano spesso le vie e chi si trova alla guida dei veicoli può ritrovarseli davanti senza poter scongiurare l’impatto, subendo di conseguenza dei gravi danni.

Il capriolo attraversa la strada e provoca gravi danni all’autovettura

Non è raro leggere, ad esempio, di autovetture demolite dall’impatto con i cinghiali, la specie che imperversa in questi anni non solo nelle nostre campagne e borghi ma anche nei centri storici delle metropoli.  In ogni caso gli animali costituiscono un pericolo per gli automobilisti che possono perdere il controllo del mezzo nel tentativo di schivarli mettendo a rischio la propria vita e anche quella di altri utenti della strada.

“Il problema – spiega il legale – è la risarcibilità del danno che viene sempre messa in contestazione e rimbalzata tra i vari enti pubblici. Il tribunale pesarese ha emesso una sentenza interessante in materia di responsabilità della pubblica amministrazione per i danni causati dalla fauna selvatica, una sentenza ben motivata che segue il recente orientamento della Suprema Corte. Riconduce alla responsabilità degli enti pubblici, articolo 2052 del Codice civile, che tuttavia presuppone da parte di chi chiede il risarcimento una serie di prove come il nesso di causalità tra il danno e la condotta dell’animale e di aver fatto tutto il possibile per evitarlo adottando ogni opportuna cautela nella guida”. Questa sentenza, conclude Tiziana Zeppa, “può aprire la strada a una serie di azioni a tutela dell’interesse del cittadino”.

Le specie selvatiche rientrano nel patrimonio indisponibile dello Stato

Le specie selvatiche protette ai sensi della legge 157 del 1992 rientrano nel patrimonio indisponibile dello Stato e godono della cura e della gestione di soggetti pubblici in funzione della tutela generale dell’ambiente e dell’ecosistema. Con la Regione Marche a tentato la strada della mediazione “ma la trattativa è stata respinta, quindi siamo stati costretti ad agire in giudizio”, così dopo un quinquennio è arrivata la condanna. “La decisione dà indubbiamente speranza ai cittadini – dice Zeppa Bartoletti -, nella maggior parte dei casi, infatti, l’ente pubblico rifiuta a priori ogni tipo di trattativa bonaria”.

Gli incidenti automobilistici provocati dagli animali sulle strade italiane rappresentano un problema sempre più frequente e preoccupante. Si stima che ogni anno in Italia si verifichino migliaia di incidenti di questo tipo, che causano danni materiali, feriti e talvolta anche vittime.

La ricerca del cibo e le migrazioni le cause che spingono gli animali ad attraversare le strade

Tra gli animali più frequentemente coinvolti in queste situazioni, i cinghiali, i caprioli, i cervi e gli ungulati in generale, ma anche cani, gatti e animali domestici. I motivi che spingono gli animali a invadere le strade sono molteplici: la ricerca del cibo, la migrazione durante determinate stagioni dell’anno, o semplicemente la conseguenza della riduzione del loro habitat naturale.

Per prevenire questi incidenti, alcune regioni italiane stanno adottando misure di tutela e protezione degli animali selvatici. Si stanno ad esempio realizzando recinzioni o barriere a protezione delle strade per contenere gli animali, o anche dispositivi acustici per spaventare gli animali e tenerli lontani dalle vie di comunicazione. Alcune regioni stanno promuovendo campagne di sensibilizzazione rivolte agli automobilisti, per invitarli a prestare maggiore attenzione durante la guida, in particolare nelle zone a rischio di incontro con gli animali selvatici.