Ma come? La Festa dei Ceri non è finita il 15 maggio? Neanche per sogno! Domenica 19 maggio si terrà la Festa dei Ceri Mezzani che si celebra secondo tradizione la prima domenica dopo il 17 di maggio. E non sarà ancora finita, perché il 2 di giugno si celebrerà la Festa dei ceri Piccoli dedicata ai bambini.

Non basta: se si varca l’Oceano e si raggiunge l’America fino a Jessup in Pennsylvania, dove risiede una folta colonia di eugubini emigrati, si celebrano tutte tre le stesse feste di Gubbio in date sfalsate rispetto a quelle della città madre.

E se poi qualcuno ha voglia di raggiungere le Dolomiti fino al Sacrario Militare di Pian di Salesei, a Livinallongo del Col di Lana, trova all’interno tre copie dei Ceri. Perché mai? Perché nel 1917 in quel luogo si trovavano molti soldati eugubini e fu così che il 15 maggio di quell’anno, costruirono una copia dei tre Ceri di Gubbio che corsero sul Col di Lana, appena qualche centinaio di metri dietro la linea del fronte. Anche questo significa essere “matti di Gubbio”.

L’evento è stato ricordato sugli stessi luoghi della Grande Guerra, nel 2017, da circa 2.000 eugubini arrivati lì con ogni mezzo, e giunti anche da fuori Italia, alcuni addirittura in bicicletta. Qualcun altro, più privilegiato, con l’elicottero personale. Tutti indistintamente con un fazzoletto rosso al collo. La cerimonia, svoltasi alla presenza anche di una rappresentanza militare austriaca, si è aperta con la deposizione di quattro corone di fiori sulla Croce posta al centro del Sacrario.

La città si prepara per la Festa dei Ceri Mezzani

Dopo le grandi emozioni del 15 maggio, la città si prepara perciò ai Ceri Mezzani. Questo il programma per domenica 19 maggio: si comincia all’alba, con la città che sarà svegliata dal suono dei tamburi. Seguirà quindi la visita al cimitero cittadino. Successivamente, alle 8.30 nella Chiesa dei Muratori sarà celebrata la messa, al termine della quale si svolgerà il Corteo dei Santi. Intorno alle 10, invece, inizierà la sfilata dei ceraioli per le vie della città. In piazza Grande, intorno alle 11, inizieranno le fasi dell’Alzata dei Ceri di Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio. Alle 18, dalla Calata dei Neri, inizierà la Corsa vera e propria che culminerà con l’arrivo alla basilica di Sant’Ubaldo sul monte Ingino intorno alle 20.

I tre Capodieci sono Riccardo Ciacci della manicchia di Sant’Agostino per Sant’Ubaldo,  Daniele Giombini della manicchia di Padule per San Giorgio Pietro Sannipoli, appartenente alla manicchia interna per Sant’Antonio. Spieghiamo brevemente che cos’è una manicchia. Oltre a essere una delle quattro lunghe maniglie sui lati dei Ceri, il termine “manicchia” sta anche a significare la zona ceraiola di provenienza.

I tre Ceri Mezzani sono un po’ più piccoli rispetto ai tre Ceri tradizionali e pesano circa un quintale in meno: 180 chili di fronte agli oltre 280 chili dei Ceri Grandi.

I Ceri Mezzani saranno portati da ragazzi di età inferiore ai 20 anni

Tenendo conto che li portano ragazzi giovanissimi, nel pieno delle forze, ciò ne fa uno strumento che a volte può rivelarsi pericoloso perché molto più leggero ma portato da gente cui la forza non manca anzi esubera. Non è infatti insolito che i Ceri Mezzani subiscano cadute improvvise, più di quelle dei Ceri Grandi trasportati da ceraioli d’esperienza più consapevoli dei rischi che corrono.

Come avete letto, la giornata si svilupperà più o meno sulla falsariga della festa principale con qualche modifica riguardo ai rituali e alle processioni che valgono solo per i Ceri Grandi.

Tuttavia anche questa festa è molto coinvolgente e godibile dal punto di vista coreografico. Ha inoltre il vantaggio di svolgersi la domenica, rendendola fruibile a un maggior numero di turisti, rispetto alla festa principale che si celebra in data fissa, il 15 maggio.