29 Jun, 2025 - 17:24

I musei imperdibili dell’Umbria: dall’arte sacra all’archeologia, tra capolavori nascosti e collezioni straordinarie

I musei imperdibili dell’Umbria: dall’arte sacra all’archeologia, tra capolavori nascosti e collezioni straordinarie

Preparatevi a varcare le soglie del tempo e ad aprire lo sguardo su un’Umbria che custodisce, silenziosa e generosa, un patrimonio culturale tra i più affascinanti d’Italia. In questa terra che vibra di storia, arte e spiritualità, i musei non sono solo luoghi d’esposizione: sono scrigni d’identità, ponti tra epoche, custodi di bellezza e memoria. Che siate appassionati d’arte sacra, amanti dell’archeologia o curiosi esploratori del passato, l’Umbria vi accoglie con un itinerario straordinario tra capolavori nascosti, collezioni preziose e atmosfere incantate. Dalle sale affrescate dei piccoli centri ai grandi spazi espositivi delle città d’arte, ogni museo racconta un pezzo di anima umbra, intrecciando storie di santi e artisti, di civiltà antiche e sensibilità moderne.

Lasciatevi guidare dal fascino della scoperta: dietro ogni vetrina, lungo ogni corridoio, si cela un’emozione pronta a sorprendervi, un frammento di bellezza che attende solo di essere vissuto. Perché in Umbria la cultura non si contempla soltanto: si respira, si attraversa, si sente. È un’esperienza viva e profonda, autentica come la terra che la custodisce, capace di nutrire lo sguardo e toccare il cuore.

Museo Diocesano e Cripta di San Rufino – Assisi

Sotto la maestosa cattedrale di San Rufino, nel cuore di Assisi, si cela un luogo carico di bellezza e raccoglimento: il Museo Diocesano e la Cripta di San Rufino. Più che una semplice esposizione di opere d’arte, è un vero e proprio viaggio interiore, un percorso silenzioso tra secoli di fede, cultura e bellezza nascosta, lontano dai circuiti più affollati.

Varcata la soglia, si entra in un mondo fatto di luce soffusa e pietra antica. Il museo si sviluppa all’interno dell’antico Palazzo dei Canonici e si snoda lungo spazi sobri ma ricchi di atmosfera, dove ogni sala custodisce non solo tesori artistici, ma anche frammenti di vita spirituale e quotidiana della Assisi medievale e rinascimentale.

Tra i capolavori esposti, spiccano dipinti di Niccolò di Liberatore, detto l’Alunno, di Dono Doni e di Matteo da Gualdo, ma anche pregevoli oreficerie, paramenti sacri e stendardi processionali. Ogni oggetto sembra raccontare una storia silenziosa, da ascoltare con rispetto e attenzione. Ma il vero cuore pulsante del complesso si trova più in basso, dove la cripta romanica dell’XI secolo custodisce le spoglie di San Rufino. Lo spazio è intimo, scandito da archi e colonne scolpite, e avvolto da un’atmosfera sospesa, quasi fuori dal tempo. Si ha la sensazione di entrare in un santuario dentro il santuario — un luogo dove la spiritualità si fa concreta, tangibile.

Un'altra gemma preziosa è la Collezione Perkins, donata dallo storico dell’arte americano Frederick Mason Perkins: una selezione di opere di scuola toscana e umbra, tra cui spiccano nomi come Duccio di Buoninsegna, Filippo Lippi e Jacopo della Quercia. Un patrimonio che aggiunge profondità e respiro internazionale a questa esperienza tutta umbra.

Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria (MANU) – Perugia

Ubicato nel suggestivo ex convento di San Domenico, il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria (MANU) è uno di quei luoghi in cui il tempo sembra sospendersi. Non è solo un museo, ma un racconto profondo e stratificato delle radici umbre: un itinerario che abbraccia millenni, dalla preistoria fino all’epoca romana, passando per l’enigmatico e affascinante mondo etrusco. Visitandolo, si ha la netta sensazione di attraversare le fondamenta stesse dell’identità regionale, un passo alla volta, sala dopo sala.

Il luogo stesso merita una particolare attenzione: un ex complesso monastico trecentesco, oggi trasformato in uno spazio espositivo unico nel suo genere, dove il silenzio delle antiche mura amplifica il fascino degli oggetti esposti.

La visita inizia con le raccolte preistoriche: utensili, fossili, oggetti in pietra e ceramica che raccontano la vita quotidiana dei primi abitanti dell’Umbria. Da qui si passa gradualmente all’epoca etrusca, vera anima del museo e della regione. Tra i pezzi più significativi spiccano i bronzi da Castel San Mariano, un eccezionale insieme di reperti funerari e votivi che testimoniano l’altissimo livello artistico e simbolico raggiunto da questa civiltà.

Poi c’è lei, la Tomba Cutu, ricostruita fedelmente all’interno del museo: un sepolcro a pianta cruciforme risalente al III secolo a.C., appartenente a una nobile famiglia perugina. All’interno, decine di urne cinerarie con iscrizioni etrusche e un’imponente architettura in pietra, che restituiscono intatta la solennità del culto dei defunti. E ancora: il celebre Cippo Perugino, una delle più lunghe iscrizioni in etrusco mai rinvenute, capace di farci immergere nelle dinamiche legali, familiari e territoriali dell’epoca. È come sbirciare dentro un mondo ormai scomparso, ma ancora incredibilmente vicino.

Il percorso prosegue con l’epoca romana: monete, sculture, epigrafi, mosaici e oggetti di uso comune che testimoniano il volto della Perugia imperiale. Non mancano sezioni dedicate alla numismatica, all’oreficeria e agli amuleti – questi ultimi appartenenti alla suggestiva collezione Bellucci, che ci introduce nel mondo delle credenze magico-religiose di epoche passate.

Galleria Nazionale dell’Umbria – Perugia

Nel cuore pulsante di Perugia, all’interno dell’imponente e affascinante Palazzo dei Priori, si cela un autentico scrigno d’arte e memoria: la Galleria Nazionale dell’Umbria. Varcare la soglia di questo straordinario museo equivale a immergersi in un viaggio attraverso sette secoli di arte e spiritualità, in cui ogni sala, ogni opera, ogni dettaglio racconta la storia profonda e raffinata di una regione che ha dato i natali ad alcuni dei più grandi maestri della pittura italiana.

Distribuita su due piani e oltre quaranta sale, la collezione abbraccia un arco temporale che va dal XIII al XIX secolo. Il percorso si apre con la pittura medievale, attraversa la luce dorata del gotico, e raggiunge l’equilibrio perfetto del Rinascimento umbro, con un crescendo di emozioni e suggestioni. Qui si possono ammirare capolavori assoluti del Perugino, maestro di Raffaello, la grazia narrativa del Pinturicchio, l’eleganza mistica del Beato Angelico, fino a opere di Piero della Francesca, Niccolò Alunno e tanti altri protagonisti di un’epoca in cui l’Umbria era crocevia di arte, fede e cultura.

Ma la meraviglia non si ferma alle collezioni. Il Palazzo dei Priori, edificio gotico tra i più rappresentativi dell’Italia medievale, contribuisce a rendere l’esperienza ancora più intensa e immersiva. Le sue sale affrescate, i soffitti lignei, le vetrate istoriate e gli scorci sulla città antica accompagnano il visitatore lungo un itinerario che unisce il fascino dell’arte alla suggestione architettonica. Imperdibili la Cappella dei Priori, decorata da Benedetto Bonfigli, e la sontuosa Sala del Collegio del Cambio, affrescata dal Perugino stesso, considerata uno dei più straordinari esempi di decorazione rinascimentale in Italia.

La Galleria non è solo un luogo del passato: grazie a un attento riallestimento e a una visione aperta e contemporanea, il museo ospita oggi anche mostre temporanee di altissimo livello e una sala dedicata all’arte del XX secolo, con opere di artisti umbri come Alberto Burri e Gerardo Dottori. Un ponte tra epoche, stili e sensibilità diverse, che restituisce al visitatore l’immagine viva e vibrante di una terra che continua a creare, innovare e custodire la propria identità attraverso l’arte.

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Francesco Mastrodicasa
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