Siete pronti a scoprire l’anima sportiva dell’Umbria? Una terra fatta di colline dolci e borghi antichi, certo, ma anche di talento, determinazione e passione che si traducono in straordinarie storie di atleti capaci di farsi valere nei palcoscenici sportivi più prestigiosi, in Italia e nel mondo. Lo sport, in Umbria, è da sempre una forma di identità: si coltiva nei piccoli centri, cresce nei campi di provincia, si afferma nei grandi impianti e diventa orgoglio collettivo ogni volta che un atleta umbro indossa una maglia azzurra o conquista un podio internazionale.
Vi guideremo in un viaggio alla scoperta dei campioni umbri attualmente in attività, nomi che probabilmente già conoscete – perché fanno parlare di sé per le loro imprese – e altri che vi stupiranno per le storie di dedizione, sacrificio e passione che li animano ogni giorno. Dal volley al nuoto, dal calcio al ciclismo, fino alle discipline meno mainstream ma altrettanto spettacolari, l’Umbria continua a esprimere eccellenze che, con umiltà e costanza, si guadagnano un posto tra i grandi dello sport. Uomini e donne che che portano in alto il nome della loro terra con l’energia di chi non ha mai dimenticato da dove viene. Cresciuti tra campetti di paese e palestre di quartiere, hanno saputo trasformare il sogno in realtà, diventando fonte d’ispirazione per le nuove generazioni.
Preparatevi, dunque, a lasciarvi conquistare da volti, nomi e storie che incarnano l’eccellenza dello sport umbro contemporaneo: un mosaico di talenti che dimostra come anche da una terra discreta e raccolta possano emergere giganti capaci di correre, saltare, lottare e vincere… sempre con il cuore, l’umiltà e l’orgoglio di chi non dimentica mai le proprie radici.
Classe 1993, nato a Foligno, Leonardo Spinazzola è molto più di un eccellente esterno sinistro: è un simbolo vivente della passione umbra per lo sport, un interprete moderno ed eccellente del ruolo, capace di unire eleganza tecnica, intelligenza tattica e generosità atletica. Dopo le stagioni da protagonista alla Roma, dal 2024 veste la maglia del Napoli, dove continua a brillare con costanza e spirito combattivo. Ma è con la maglia azzurra della Nazionale Italiana che Spinazzola ha scolpito il suo nome nella memoria collettiva, contribuendo in modo decisivo al trionfo di Euro 2020 (disputato nel 2021), prima che un infortunio interrompesse sul più bello il suo cammino da MVP.
Nell'attuale annata di Serie A, Spinazzola si conferma tra i migliori interpreti del ruolo:
27 presenze, 1 gol e 1 assist, con oltre 82% di precisione nei passaggi
Una media di 2 dribbling riusciti a partita, e un’incisività offensiva costante (0,12 G+A ogni 90’)
In fase difensiva: solo 0,22 falli commessi per gara e 1 solo cartellino giallo in stagione, segno di maturità e lettura pulita del gioco
Cresciuto nelle giovanili della Juventus, Leonardo ha vissuto una lunga trafila di esperienze (Atalanta, Empoli, Perugia, Vicenza) che lo hanno forgiato come uomo e atleta, fino alla definitiva affermazione con la Roma, dove ha collezionato:
Nel 2024 il passaggio al Napoli ha segnato una nuova fase della sua carriera, mantenendo intatta la sua cifra stilistica: concretezza, dinamismo e qualità. Eppure, anche nei momenti più difficili – come l’infortunio al tendine d’Achille a Euro 2020 – Spinazzola ha saputo trasformare la fatica in forza, diventando un punto di riferimento per tifosi e compagni.
Nata a Città della Pieve il 13 luglio 1983, Diana Bacosi è molto più di un’icona del tiro a volo: è l’incarnazione perfetta di quel connubio raro tra tecnica sopraffina, sangue freddo e disciplina assoluta. Umbra d’adozione, cresciuta con il fucile in spalla sin da giovanissima, ha saputo trasformare la propria passione in un percorso sportivo luminoso, scolpito nella storia dello skeet mondiale. A 14 anni inizia il suo cammino sulle pedane. A consacrarla tra le grandi è il trionfo a Rio 2016, dove conquista l’oro individuale con una prestazione impeccabile.
Seguono:
Argento a Tokyo 2020, segno di continuità e classe cristallina.
Oro a Parigi 2024 nello skeet a squadre miste con Gabriele Rossetti: una medaglia entrata di diritto nella leggenda, nella prima storica edizione olimpica della specialità. I due eguagliano il record mondiale (149/150) in qualificazione e sconfiggono gli Stati Uniti con un emozionante 45‑44 in finale.
Con questo exploit, Bacosi diventa la prima donna italiana dello skeet a salire sul podio in tre Olimpiadi consecutive, entrando a pieno titolo nel Pantheon sportivo nazionale.
A differenziarla non è solo la precisione, ma l’attitudine mentale. Nella finale di Parigi, con la medaglia in bilico, centra quattro piattelli consecutivi nei momenti più delicati, dimostrando una lucidità fuori dal comune. La sua sinergia con Rossetti è stata descritta come “perfettamente bilanciata”, una danza di concentrazione e intesa in cui ogni gesto pesa quanto una medaglia.
Nato a Perugia il 7 gennaio 2001 e cresciuto nel Junior Tennis Club Perugia sotto la guida di Roberto Tarpani, Francesco Passaro rappresenta la nuova luce del tennis italiano. Con la sua determinazione e il talento cristallino, sta lentamente ma inesorabilmente restituendo all’Umbria un posto d’onore nel firmamento tennistico nazionale, un risultato che mancava da tempo.
La carriera di Passaro è fatta di tappe importanti e di risultati conquistati con fatica e sacrificio. Nel gennaio 2025, raggiunge per la prima volta la Top 100 ATP (n. 90), diventando così il secondo tennista umbro dopo Francesco Cancellotti a raggiungere questo risultato. La svolta arriva però nel 2024, al Piemonte Open di Torino, un torneo Challenger 175 in cui Passaro sorprende tutti battendo in finale il talentuoso Lorenzo Musetti con un secco 6-3, 7-5. Questa vittoria non solo lo proietta sotto i riflettori nazionali, ma gli regala un balzo di oltre 100 posizioni in classifica, dimostrando che il suo talento non è più una promessa, ma una realtà consolidata.
Nel corso della stagione 2024, il giovane umbro si fa notare anche nel prestigioso Masters 1000 di Roma, partendo dalle qualificazioni e sfiorando il terzo turno dopo aver superato avversari ostici come Griekspoor e Rinderknech. Nel 2025, corona la sua ascesa con il primo titolo Challenger (Challenger 100) conquistato a Trieste, rimontando lo sfidante Zhang Zhizhen e confermando di essere un talento in piena maturazione.
Sul campo, Passaro è un tennista completo e determinato. Il suo rovescio in top-spin è uno degli aspetti più efficaci del suo repertorio, accompagnato da un servizio potente e da un dritto che può diventare letale nei momenti decisivi. È un giocatore che ama la terra rossa, superficie che ben si adatta al suo stile energico e al suo approccio tattico, capace di adattarsi e reagire in ogni situazione. La sua carriera non è stata però un percorso privo di ostacoli: nel 2023 ha attraversato una fase difficile, con un temporaneo allontanamento dalla Top 200. Ma proprio da questi momenti di crisi ha saputo ripartire con rinnovata grinta, determinazione e consapevolezza dei propri mezzi.