«È tutto pronto per la Festa dei Ceri Mezzani 2025». Così annunciano gli organizzatori e le famiglie ceraiole, al termine delle prove ufficiali dell’Alzata svoltesi venerdì pomeriggio nell’Arengo di Palazzo dei Consoli. Un rito nel rito, che anticipa l’appuntamento più atteso di questa ultima domenica di maggio, slittata eccezionalmente per lasciare spazio, il 18 maggio scorso, alla partenza della 9ª tappa del Giro d’Italia.
I Ceri Mezzani tornano dunque protagonisti, con la stessa passione e lo stesso ardore dei “fratelli maggiori” del 15 maggio. E Piazza Grande, ancora una volta, sarà il cuore pulsante di una tradizione che si rinnova nel segno dell’identità eugubina.
Anche quest’anno i Ceri Mezzani avranno i loro Capodieci, giovani ceraioli cresciuti a pane e Festa:
Pietro Ragnacci guiderà il Cero Mezzano di Sant’Ubaldo, con capocetta Riccardo Lilli;
Martino Mosca sarà alla testa del Cero Mezzano di San Giorgio, con capocetta Corrado Martini;
Francesco Sannipoli condurrà il Cero Mezzano di Sant’Antonio, con capocetta Michele Menichetti.
A loro si affiancheranno i Capitani 2025:
Primo Capitano Diego Biccheri,
Secondo Capitano Giovanni Angeloni,
Alfiere Nicola Paciotti e Trombettiere Alessandro Mercorella.
«È una festa vera, fatta per e con i ragazzi. Ma la serietà, l’impegno e il sentimento che ci mettono, sono quelli di sempre», ha sottolineato uno dei veterani presenti alle prove.
Il pomeriggio di venerdì ha visto la tradizionale prova dell’Alzata nell’Arengo di Palazzo dei Consoli, con centinaia di giovani ceraioli a misurarsi con il gesto simbolico per eccellenza della Festa. Un momento denso di significato e partecipazione, vissuto con gioia ma anche con la consapevolezza di rappresentare qualcosa di più grande.
«L’Arengo vibra di vita in questi momenti. È la scuola della Festa, la prima vera palestra del cuore», ha commentato un anziano ceraiolo.
Presente anche una rappresentanza dei Capodieci del 15 maggio, a testimoniare il legame forte e continuo tra le generazioni.
Come per la Festa dei Ceri di metà mese, anche domenica 25 maggio verranno adottate rigorose misure di sicurezza, nel rispetto delle normative nazionali e delle indicazioni del piano locale di Safety & Security.
«L’accesso a Piazza Grande sarà regolamentato per tutelare la sicurezza di tutti». Non sarà consentito entrare con:
Passeggini e carrozzine;
Ombrelli di qualsiasi tipo;
Racchette da passeggio, cavalletti fotografici;
Animali, anche se piccoli o tenuti in borsa;
Contenitori in vetro o metallo, bottiglie, lattine;
Droni, monopattini, biciclette, giocattoli elettronici;
Scale, seggiole, sgabelli o altri strumenti di appoggio.
All’ingresso della Piazza saranno vietati:
Zaini, borse grandi, marsupi, valigie;
Borse frigo, carrelli o altri oggetti ingombranti;
Armi, coltelli, bastoni o oggetti potenzialmente offensivi;
Fuochi d’artificio o artifizi pirotecnici.
Controlli accurati verranno svolti dalle Forze dell’Ordine alle porte di accesso alla Piazza. Il personale addetto sarà ben visibile e disponibile per ogni necessità.
Gli organizzatori invitano i partecipanti a rispettare alcune raccomandazioni fondamentali, utili per vivere la Festa in sicurezza e con serenità:
È sconsigliato l’accesso a bambini sotto i 12 anni, donne in gravidanza, persone con difficoltà motorie o con patologie cardiache;
I portatori di Handicap potranno accedere a spazi riservati, previa richiesta via e-mail all’indirizzo [email protected];
È preferibile non portare oggetti di valore né documenti non strettamente necessari;
È consigliabile portare con sé acqua in bottiglie di plastica (no vetro o metallo).
In caso di emergenza, sarà attivo il sistema audio di diffusione per fornire istruzioni di evacuazione. Gli addetti alla sicurezza vi guideranno verso le uscite di sicurezza segnalate.
Durante la giornata di domenica, l’accesso alla Sala dell’Arengo sarà consentito esclusivamente ai ceraioli in divisa. Questa misura, oltre a garantire ordine e rispetto della tradizione, permette un presidio operativo e simbolico del luogo dove si formano e si affermano i valori della Festa.
«Essere ceraiolo vuol dire anche onorare i luoghi della città con la propria presenza ordinata e consapevole», si legge in una nota degli organizzatori.
Gubbio è pronta a vivere una nuova, intensa giornata di emozione, festa e condivisione. Le famiglie, le scuole, i ceraioli, i semplici cittadini si stanno preparando da giorni per accogliere il passaggio dei Ceri Mezzani come un momento alto e pieno di significato.
«I Mezzani sono la Festa dell’apprendistato. Qui si forgiano i futuri Capodieci, i futuri Capitani. Ma soprattutto, si coltiva lo spirito vero di Gubbio», racconta un ceraiolo di lunga data.
Più che una rievocazione, i Ceri Mezzani rappresentano una iniziazione. Un momento in cui la città si guarda negli occhi, riconosce se stessa nei volti dei più giovani, e riprende fiato per portare avanti una delle tradizioni più forti e partecipate d’Italia.
«Quando li vedi correre, alzare, stringersi, non puoi non emozionarti. Perché lì dentro c’è tutto: l’orgoglio, la fatica, l’amore», ha detto una nonna, in lacrime, guardando il nipote alla prova.
L’appuntamento è per domenica mattina in Piazza Grande, dove si svolgerà l’attesissima Alzata dei Ceri Mezzani 2025. Un momento che non è solo cerimonia, ma esplosione di gioia e senso di appartenenza.
La città, pur con tutte le precauzioni necessarie, abbraccerà ancora una volta se stessa, rinnovando il patto d’amore con la sua storia, i suoi santi e la sua gente.
«La Festa è di tutti, ma è soprattutto dei giovani. E questo la rende ogni anno nuova, viva, indimenticabile».