Le “farfalle ceraiole” sono andate ai Capitani della Festa dei Ceri, i Capodieci, i Capocetta, i Presidenti delle Famiglie ceraiole, i Presidenti del Maggio Eugubino e dell’Università dei Muratori, omaggio degli anziani ospiti dell’Astenotrofio Mosca di Gubbio.
La visita dei ceraioli alla Casa di Riposo Mosca nel quartiere trecentesco di San Martino, è tra gli ultimi appuntamenti che precedono il 15 Maggio e anche uno dei più amati ed emozionanti prima della Festa dei Ceri.
Lo scorso Venerdì 10 maggio di pomeriggio erano presenti tutte le rappresentanze ceraiole per il tradizionale saluto agli anziani della Casa di Riposo, che hanno contraccambiato la gradita visita omaggiando con le “farfalle ceraiole” i presenti.
Gli anziani ospiti hanno incontrato persone che non rivedevano da anni
Strette di mano, abbracci affettuosi, persone che si sono incontrate a distanza di anni, che rivedendosi si sono commosse si sono strette le mani. Alcuni degli anziani ospiti della Casa di Riposo Mosca furono ai loro tempi giovani e valenti ceraioli. Rivederli oggi sotto la stanga dei Ceretti allestiti per loro, è stato un momento di straordinaria emozione.
La Direttrice della Casa di Riposo Mosca Laura Marinelli ha ringraziato i partecipanti “di essere presenti a questa festa tradizionale, è un momento veramente sentito, uno di quei momenti che ci ha sempre rafforzato nel mantenere in vita questa struttura. Speriamo così di trasmettere alle generazioni più giovani questa bellissima festa“, ha concluso la dirigente.
Il sindaco di Gubbio Filippo Stirati: “Un saluto a tutti, questo è uno dei momenti più belli nel percorso che ci avvicina al 15 Maggio. Ci tengo tantissimo a venire qui tutti gli anni, un modo per farvi sentire tutto il nostro calore e la nostra passione perché la Festa dei Ceri è dentro ognuno di noi e non ci può abbandonare“.
Uno degli operatori della Casa di Riposo Mosca, Roberto Radicchi ha invece formulato l’augurio “che questo sia l’ultimo anno che dobbiamo fare questa manifestazione alla Casa di Riposo con le mascherine. Così siamo obbligati a far entrare poca gente, limitando l’accesso ad amici e familiari“.
“Sono contento che ci ritroviamo tutti insieme qui – ha dichiarato Il Vescovo Monsignor Luciano Paolucci Bedini -. Buona Festa dei Ceri a tutti“.
Il corteo è stato preceduto dalla banda musicale ceraiola
Il corteo ceraiolo ha fatto ingresso nel Salone principale dell’antico Palazzo che ospita la Casa di Riposo Mosca a San Martino, preceduto dalla Banda musicale ceraiola, che ha intonato le canzoni tradizionali.
Emozionanti gli squilli di tromba del trombettiere Marco Tasso che hanno scandito i vari momenti del pomeriggio insieme.
Capitani e Capodieci hanno accompagnato gli anziani sotto le stanghe dei Ceretti, che hanno compiuto tre girate nel Salone grande, come da tradizione.
L’Istituto, Sede della Casa di Riposo, si espande su 8.000 mq, di cui 6.000 coperti ed ha attualmente una ricettività di circa 89 posti. Dispone di 50 camere, tutte dotate di servizi, 3 bagni assistiti specifici per i disabili, 3 ascensori.
L’opera delle Casa di Riposo Mosca
La Casa di Riposo Mosca ospita pazienti cronici stabilizzati con un grado variabile di non autosufficienza, che comunque non potrebbero essere gestiti al proprio domicilio, e svolge numerose attività finalizzate a migliorare lo stato di benessere degli ospiti, che non è solo rivolto alla malattia, ma alla persona malata ed al suo ambiente di vita.
La struttura assicura un servizio di accoglienza residenziale protetta a persone prevalentemente anziane garantendo prestazioni socio-assistenziali, di servizio alberghiero, assistenza sanitaria, assistenza sociale, attività riabilitativa e di animazione in rapporto di convenzione con l’Ente USL competente.
Il modello organizzativo si incentra sui moderni sistemi di approccio di assistenza agli anziani non autosufficienti, ovvero su un sistema in cui il piano di assistenza individuale e la raccolta dati nell’ambito del sistema “Atlante”, consentono un miglioramento continuo della qualità assistenziale e del benessere degli ospiti.
