Venerdì 21 marzo 2025, Perugia diventerà il centro della riflessione sulla storia e il mito dei Cavalieri Templari, grazie a un evento suddiviso in due momenti distinti: una visita guidata al Complesso Templare di San Bevignate (già sold out), condotta da Sonia Merli, esperta di percorsi templari, e la presentazione del volume “Medioevo e Medievalismi: il Medioevo infinito dei templari”, che si terrà alle ore 18 presso la Sala Piceller del Castello di Monterone.
L’evento vedrà l’anteprima nazionale della monografia di Lorenzo Mercuri, dal titolo “L’Enclos du Temple: topografia e forme di un’assenza della Parigi medievale”. Un’opera che si inserisce nel più ampio dibattito sul retaggio templare e la sua influenza sulla cultura e sull’urbanistica medievale.
I Cavalieri Templari, nati all’indomani della Prima Crociata del 1099, si distinsero non solo come formidabili guerrieri, ma anche come abili amministratori e architetti. Il loro ordine, ufficialmente riconosciuto nel 1129 durante il Concilio di Troyes, ebbe un impatto profondo sulla società medievale occidentale.
Le loro precettorie, ovvero le strutture monastiche e militari disseminate in tutta Europa, rappresentavano veri e propri centri di potere e cultura. Tra queste, spicca l’Enclos du Temple di Parigi, oggetto della ricerca di Mercuri, un luogo che, pur non esistendo più nella sua forma originaria, continua a influenzare lo studio dell’urbanistica medievale.
I Templari non erano solo monaci-guerrieri, ma anche abili gestori di beni e risorse. Grazie alle generose donazioni ricevute da nobili e sovrani, accumularono un enorme patrimonio fondiario e finanziario, costruendo un vero e proprio impero economico. Furono tra i primi a sviluppare un sistema bancario rudimentale, permettendo ai pellegrini di depositare denaro in una precettoria e ritirarlo in un’altra, attraverso la lettera di credito, riducendo il rischio di furti durante i lunghi viaggi verso la Terra Santa.
L’ordine possedeva terreni, castelli e aziende agricole in tutta Europa, creando una rete finanziaria che divenne un punto di riferimento per molti sovrani in difficoltà economiche. Questo potere economico suscitò l’invidia di diversi monarchi, tra cui Filippo IV di Francia, che orchestrò la loro caduta.
Il volume di Lorenzo Mercuri esplora la struttura e l’evoluzione topografica dell’Enclos du Temple, il quartier generale dei Templari nella Parigi medievale. Attraverso un’analisi che combina fonti documentarie, cartografiche e iconografiche con le più recenti indagini archeologiche, il testo illustra l’importanza dell’edificio, dalle sue origini nel XII secolo fino alla sua trasformazione dopo la soppressione dell’Ordine.
Dopo l’arresto dei Templari nel 1307 e la loro definitiva soppressione nel 1312, l’Enclos du Temple venne assegnato ai Cavalieri di Rodi e, successivamente, al Sovrano Militare Ordine di Malta. Nonostante i secoli e le trasformazioni, il sito mantiene un’aura di mistero che continua ad affascinare studiosi e appassionati di storia templare.
Il destino dei Templari è legato a uno dei capitoli più controversi della storia medievale. Filippo IV di Francia, detto il Bello, indebitato con l’Ordine, orchestrò un’accusa di eresia e stregoneria, che portò al processo e all’arresto in massa dei Templari nel 1307.
Dopo anni di torture e processi, nel 1314, l’ultimo Gran Maestro, Jacques de Molay, venne bruciato sul rogo. Tuttavia, le accuse contro i Templari non sono mai state completamente provate, alimentando teorie e leggende sulla possibile fuga e sopravvivenza dell’Ordine in altre forme segrete.
Secondo alcuni storici, una parte dei Templari potrebbe essere riuscita a disperdersi in altre regioni d’Europa, trovando rifugio tra le file di ordini religiosi e laici. Alcune teorie suggeriscono che abbiano contribuito alla nascita della massoneria o che abbiano lasciato tracce nel mondo bancario moderno, ipotesi che continuano a intrigare ricercatori e appassionati.
L’eredità dei Templari non si esaurì con la loro scomparsa. Il fenomeno del medievalismo ha portato a una continua reinterpretazione della loro storia, influenzando non solo la letteratura e il cinema, ma anche movimenti neotemplari e gruppi esoterici.
Il libro di Mercuri, presentato nell’evento di Perugia, analizza proprio questo fenomeno: come il mito templare sia sopravvissuto attraverso i secoli, ispirando non solo studiosi e storici, ma anche la cultura popolare, dai romanzi ai film fino alle teorie del complotto.
Oggi, numerosi ordini cavallereschi e associazioni culturali rivendicano una discendenza spirituale dai Templari, mentre siti storici legati all’Ordine continuano a essere oggetto di studi e turismo culturale.
L’incontro a Perugia rappresenta un’importante occasione per esplorare la storia dei Cavalieri Templari, tra documentazione storica e suggestioni moderne. L’evento offre una doppia opportunità: visitare un sito templare autentico e approfondire, attraverso le ricerche di Lorenzo Mercuri, il ruolo di questi enigmatici monaci guerrieri nella costruzione dell’identità europea.
Se il Medioevo si è concluso secoli fa, il fascino dei Templari rimane più vivo che mai, con un’eredità che continua a influenzare la storia, la cultura e l’immaginario collettivo.