23 Apr, 2025 - 10:30

Alla scoperta dell'Umbria: i borghi imperdibili da visitare il 25 aprile

Alla scoperta dell'Umbria: i borghi imperdibili da visitare il 25 aprile

L'Umbria, cuore verde dell’Italia, esplode di colori e profumi in primavera, offrendo scenari che sembrano usciti da un quadro. Il 25 aprile, giorno simbolo della libertà, diventa il momento perfetto per esplorare i borghi più affascinanti della regione, luoghi dove la storia si respira nell’aria e il tempo sembra fermarsi. Attraversando mura antiche e vicoli lastricati, ci si immerge in una terra che non solo affonda le sue radici nel passato, ma si rinnova ogni anno con la freschezza della natura che sboccia. Dai castelli medievali ai panorami mozzafiato delle colline punteggiate di ulivi, ogni borgo si rivela un piccolo gioiello da scoprire, dove la Festa della Liberazione acquista un significato profondo, rendendo ogni passo un’esperienza unica.

Montone: un viaggio nel tempo tra storia e natura

Nella parte settentrionale dell'Umbria, nel cuore dell’Alta Valle del Tevere, si trova Montone, un piccolo borgo medievale che conserva intatto il fascino di un’epoca lontana, ancora poco esplorato dal turismo di massa. Di origini medievali, il paese è strettamente legato alla figura di Andrea Fortebraccio, meglio noto come Braccio da Montone, celebre condottiero del XV secolo. Passeggiando tra le sue mura, si respira un’atmosfera d’altri tempi: il borgo conserva infatti il suo impianto urbano originario, fatto di stretti vicoli in pietra, antiche torri e scorci che sembrano usciti da una miniatura rinascimentale.

Montone non è solo una tappa da visitare, ma un’esperienza da vivere. La rocca, imponente e silenziosa, accoglie i visitatori con percorsi guidati che raccontano la storia e le leggende del luogo. A ciò si aggiungono mostre fotografiche, eventi culturali e piacevoli passeggiate tra sentieri immersi nella natura, tra uliveti, querce secolari e panorami mozzafiato.

Montefalco, tra arte, panorami e sapori: un viaggio nel cuore più autentico dell’Umbria

Montefalco è molto più di un borgo: è un’esperienza che unisce il fascino della storia, l’eleganza dell’arte e l’autenticità di una tradizione enogastronomica senza pari. Celebre in tutta Italia per la sua ricca tradizione enogastronomica – in particolare per la produzione del prestigioso Sagrantino e dell’olio extravergine d’oliva – il borgo si distingue anche per il suo straordinario patrimonio artistico e storico. Il suo soprannome, “la Ringhiera dell’Umbria”, rende omaggio alla vista mozzafiato che si gode dalle sue mura: uno spettacolo naturale che abbraccia la Valle Umbra e si estende sino ai monti lontani, regalando una vista unica.

Protetto da antiche mura che racchiudono un centro storico di straordinaria armonia architettonica, Montefalco si presenta come uno scrigno prezioso, in cui ogni pietra racconta una storia e ogni vicolo invita a rallentare il passo. Passeggiare per le sue strade è come sfogliare un libro illustrato: scorci, architetture e silenzi che parlano di un passato ancora vivo. Il percorso ideale parte dal trecentesco Palazzo Comunale, emblema del potere civico medievale e porta d’accesso simbolica al cuore culturale del borgo.

Di notevole interesse anche la Chiesa di Sant’Agostino, con la sua imponente facciata gotica, e la romanica San Bartolomeo, situata presso l’antica Porta di Federico II, datata 1244. Un altro gioiello è la Chiesa di Santa Chiara della Croce, scrigno di spiritualità e arte, che custodisce capolavori della scuola umbra.

Tuttavia, il vero fulcro della vita culturale di Montefalco è la straordinaria Chiesa di San Francesco, oggi sede del Museo Civico. Qui, l’arte si fa racconto e meraviglia: dalle raffinate tavole del Presepio del Perugino al celebre ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli dedicato alle Storie di San Francesco.

Spello: dalle vie fiorite ai tesori di Pinturicchio, un viaggio sensoriale tra arte, storia e natura

Adagiato ai piedi del Monte Subasio, Spello si presenta come uno dei borghi più affascinanti e dell’Umbria. Le sue stradine lastricate, ornate da un tripudio di fiori e incastonate tra case in pietra dai toni caldi, che sfumano tra il rosa antico e l’ocra dorato, restituiscono un’immagine da cartolina che conquista il cuore in ogni stagione.

Questa bellezza e armonia senza tempo si esprime nella sua forma più spettacolare durante l’Infiorata del Corpus Domini, che ogni giugno trasforma le strade in un tripudio di colori e profumi: vere e proprie opere d’arte, realizzate interamente con petali di fiori.

Ma Spello non è soltanto una delizia per gli occhi: è anche un custode prezioso di arte e spiritualità. Tra le tappe imperdibili spicca la Cappella Baglioni, situata all’interno della Chiesa di Santa Maria Maggiore, dove si possono ammirare i preziosi affreschi di Pinturicchio, impreziositi da dettagli grotteschi e colori vividi, e le raffinate opere di Perugino, due capisaldi della pittura umbra e italiana. 

Altro luogo di grande fascino è la Chiesa di Sant’Andrea, custode di una splendida pala d’altare raffigurante la Madonna col Bambino in trono, opera che fonde armoniosamente spiritualità e grazia rinascimentale. Ogni angolo del borgo racconta una storia, un frammento di bellezza che si conserva intatto nel tempo.

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Francesco Mastrodicasa
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