È la guerra allo spaccio di droga la prima emergenza del nuovo questore di Terni Luigi Mangino. Appena messo piede in città dalla Capitale ha fatto dei rapidi briefing con i suoi uomini e con le altre istituzioni. Alla Festa della Repubblica del 2 giugno, ad esempio, ha stretto la prima volta la mano al sindaco Stefano Bandecchi che, c’è da stare certi, avrà calcato la mano sulla principale emergenza sicurezza vissuta dalla città. Quella cioè di essersi trasformata in una specie di snodo per l’Italia centrale nello spaccio e nella diffusione degli stupefacenti.
Così, Mangino ha messo in campo la potenza di fuoco delle squadre operative di via Antiochia che solitamente viene usata nel week end. E per dare un segnale concreto ha disposto servizi di ordine e sicurezza pubblica in tutta la città. Sguinzagliando anche due cani poliziotto e passando al setaccio parchi pubblici, stazione ferroviaria e varie zone della città.
Guerra allo spaccio: in strada anche i cani poliziotto Omah e Fire per bloccare il traffico di droga
Le operazioni varate dalla questura di Terni sono state finalizzate alla prevenzione e al contrasto del crimine diffuso, anche sulla base di esposti e segnalazione dei cittadini. Con un focus particolare sullo spaccio di droga. L’attività ha riguardato una grossa fetta della città. In particolare le zone di Viale Brin, via Campriani e una vasta area di Borgo Bovio. Agenti in strada anche nei parchi pubblici: Parco Ciaurro, i giardini de La Passeggiata, via Martiri della Libertà. E poi passata al setaccio la stazione ferroviaria, in concomitanza dell’arrivo dei treni da Roma.
Nei servizi sono state impiegate, oltre al Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche, varie articolazioni della Questura, come la Squadra Volante, la Divisione Polizia Amministrativa e due unità Cinofile di Firenze con i cani poliziotto Omah e Fire. Sono stati proprio i cani ad individuare un giovane italiano che è sceso dal treno ed è stato trovato in possesso di sostanza stupefacente, motivo per il quale è stato segnalato alla locale Prefettura come assuntore. Un’altra persona, un cittadino rumeno residente a Orte (VT), è stato invece denunciato per la violazione della misura del Divieto di Ritorno nel Comune di Terni.
Controllati anche gli esercizi pubblici, dalla questura opera di sensibilizzazione e prossimità
Per quanto riguarda gli esercizi pubblici, controllati dalla Divisione Amministrativa, sono state rilevate delle anomalie soltanto in uno di questi, anomalie che saranno oggetto di verifiche successive; il controllo è stata comunque un’occasione per incontrare e parlare con i commercianti e sensibilizzarli sul rispetto delle norme.
Questo tipo di operazioni straordinarie verrà ripetuto dalla Polizia di Stato di Terni anche nelle prossime settimane. Il nuovo metodo è quello di attivare un’azione sistematica di prevenzione e contrasto dell’illegalità diffusa. In particolare dello spaccio di sostanze stupefacenti. Numerose le persone controllate e molti i veicoli fermati nei servizi che – iniziati alle 7 di mattina si sono protratti fino alle 19. Mentre 7 sono stati i locali pubblici controllati e 5 i posti di controllo.
Emergenza droga e guerra allo spaccio nei parchi nella ricerca dell’Unicusano su Terni
Nei mesi scorsi Tag24 Umbria aveva presentato i risultati della ricerca di Unicusano sulla sicurezza percepita. Che certificava l’aumento del sentimento diffuso di insicurezza tra i cittadini. Il gruppo di lavoro coordinato dalla professoressa Anna Pirozzoli, aveva evidenziato che “traffico di sostanze stupefacenti e i furti in abitazione anche a Terni non sono fenomeni nuovi ma piuttosto ormai radicati. L’Umbria, sia a Perugia che nel Ternano, è diventata un punto di riferimento per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Coinvolgendo acquirenti provenienti da fuori la regione. Cresce lo spaccio di stupefacenti che, nella domanda, coinvolge non solo giovani, ma anche persone adulte, professionalmente e socialmente affermate“.
Per quanto riguarda i luoghi più critici: focus sui parchi e sul centro città nelle ore notturne. Proprio le aree scelte dal questore Luigi Mangino, insieme a qualche area periferica, per la prima ondata di controlli. Insomma, parte il nuovo corso con una metodologia diversa e con una crescita dei controlli preventivi.