15 Dec, 2025 - 17:00

Gubbio, la vittoria manca da quasi due mesi: solo in pochi hanno fatto peggio

Gubbio, la vittoria manca da quasi due mesi: solo in pochi hanno fatto peggio

Sotto l’albero di Natale, i tifosi del Gubbio vorrebbero trovare un regalo semplice ma ormai rarissimo: i tre punti. Un desiderio che, con il passare delle settimane, si sta trasformando in frustrazione. I rossoblù sono finiti in un limbo difficile da decifrare, una terra di mezzo fatta di pareggi, prudenza e paura di osare. Una dimensione che non è crisi conclamata, ma che somiglia terribilmente a una lenta deriva verso l’anonimato.

Un limbo senza uscita: il Gubbio tra paura di perdere e incapacità di vincere

Il Gubbio non vince dal 25 ottobre, giorno in cui sul campo del Carpi arrivò un roboante 3-0. Una prestazione brillante, forse illusoria, che aveva fatto pensare all’alba di una svolta. Invece è stato solo un lampo isolato. Da allora sono trascorsi quasi due mesi, sette partite senza vittorie, con un bilancio che racconta più di mille parole: sei pareggi e una sconfitta, sette gol fatti e otto subiti. Numeri che fotografano una squadra più preoccupata di non perdere che realmente determinata a vincere.

Gli infortuni hanno inciso, inutile negarlo. Allenarsi in settimana con il gruppo ridotto non è semplice, soprattutto in una Serie C che non fa sconti. Ma questo alibi regge fino a un certo punto. Perché anche con poche pedine a disposizione, l’atteggiamento in campo può - e deve - essere diverso. Nelle ultime due gare il Gubbio non ha praticamente mai tirato in porta, un dato che va oltre le assenze e chiama in causa coraggio, personalità e intraprendenza. Elementi che, al momento, sembrano smarriti.

Il Barbetti ha parlato chiaro. I fischi sono diventati un sottofondo abituale, così come l’affluenza sempre più ridotta sugli spalti. Segnali evidenti di un malcontento che cresce e che non nasce solo dai risultati, ma soprattutto dalla sensazione di una squadra rinunciataria. Sembra quasi che il pareggio sia considerato un obiettivo accettabile, quando invece, in certe partite, avrebbe dovuto rappresentare un punto di partenza.

La classifica racconta una situazione di apparente tranquillità ma tutt’altro che rassicurante. Il Gubbio è tredicesimo con 19 punti, a tre lunghezze dall’ultimo posto playoff occupato dalla Pianese e con cinque punti di margine sulla zona playout, dove staziona il Bra a quota 14. Una posizione che non rispecchia pienamente il valore della rosa a disposizione di mister Di Carlo, ma che è figlia di un’identità tattica sempre uguale sin dall’inizio della stagione: prima non prenderle, poi - se capita - provare a vincerla.

In casa, il rendimento è emblematico. Una sola vittoria stagionale, e nelle ultime tre gare appena un gol segnato, con tre pareggi che hanno lasciato l’amaro in bocca. L’1-1 contro la Juventus Next Gen, maturato nonostante il vantaggio e la superiorità numerica, con il pareggio bianconero arrivato al 90’. Poi lo 0-0 contro il Livorno, con qualche occasione sprecata. Infine la sfida contro la Torres, ultima in classifica: zero tiri in porta, un gol annullato ai sardi nel finale e una prestazione che ha fatto infuriare la piazza più del risultato.

Ecco chi ha fatto peggio del Gubbio in termini di vittorie

Nel panorama del girone, però, c’è chi sta vivendo un digiuno ancora più lungo. In campionato, solo Sambenedettese e Torres non vincono da più tempo del Gubbio. I marchigiani, escluso il derby di Coppa Italia Serie C vinto contro l’Ascoli il 29 ottobre, non trovano il successo in campionato dal 4 ottobre, quando espugnarono il Vanni Sanna di Sassari per 2-0. Un periodo nero che ha fatto scivolare la Samb in una zona delicata della classifica.

La situazione più grave è però quella della Torres, fanalino di coda, che non vince addirittura dalla prima giornata di campionato. Un dato che rende ancora più pesante il pareggio interno del Gubbio contro i sardi: un’occasione persa contro una squadra in evidente difficoltà, che avrebbe dovuto rappresentare il momento giusto per spezzare l’incantesimo.

È vero: nelle ultime sette gare il Gubbio ha perso una sola volta. Ma i pareggi contro Juventus Next Gen, Livorno e Torres - tutte partite giocate in casa e contro avversari alla portata - sono stati vissuti dalla tifoseria come mezze sconfitte, se non peggio. Non per il risultato in sé, ma per l’atteggiamento mostrato in campo.

Ora tocca a Di Carlo trovare la scintilla. Riaccendere quel fuoco che lentamente si sta spegnendo, prima che la stagione scivoli definitivamente nella categoria delle annate anonime. Prima della chiusura dell’anno solare, c’è l’ostacolo Pineto, sesto in classifica, avversario ostico e in piena corsa playoff. Una sfida complicata, ma forse proprio per questo ideale per cambiare marcia. Perché il Natale, a Gubbio, non chiede miracoli. Chiede solo una vittoria. E magari, finalmente, un segnale di coraggio.

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Lorenzo Farneti
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