20 May, 2025 - 20:00

Gubbio, denunciato per aver gettato viti sull’asfalto: danni a decine di auto

Gubbio, denunciato per aver gettato viti sull’asfalto: danni a decine di auto

Da settimane i residenti della zona avevano iniziato a notare un preoccupante fenomeno lungo via del Molino, strada secondaria ma molto trafficata, nei pressi della chiesa della Madonna del Prato. Viti metalliche di varie forme e dimensioni, disseminate con apparente casualità ma con una precisa intenzione: danneggiare gli pneumatici degli automobilisti. E così è stato. Diverse segnalazioni sono arrivate ai Carabinieri, che dopo un’attenta attività investigativa hanno fermato e denunciato un uomo di 65 anni, residente a Gubbio, con l’accusa di danneggiamento e getto di cose pericolose.

Un danno non solo materiale

Un caso che ha destato sconcerto in città, non solo per la pericolosità degli atti, ma anche per la loro ripetitività. L’uomo, infatti, sarebbe stato colto in flagrante mentre, con fare nervoso e guardingo, si aggirava nei pressi della strada, esattamente dove erano stati segnalati i danni. A destare i sospetti dei militari non è stato soltanto il suo comportamento, ma anche il fatto che corrispondesse perfettamente alle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza. I video, analizzati con attenzione dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gubbio, lo hanno infatti immortalato mentre lasciava cadere le viti sull’asfalto, proprio nei punti dove successivamente numerosi automobilisti hanno lamentato forature.

Il collegamento è stato immediato: le viti rinvenute negli pneumatici danneggiati erano identiche a quelle trovate in possesso del 65enne e a quelle visibili nei filmati. Per lui è scattata la denuncia in stato di libertà, con il fascicolo ora nelle mani della Procura della Repubblica di Perugia.

I danni provocati non si limitano ai costi per la sostituzione degli pneumatici. Il rischio maggiore, evidenziano fonti investigative, riguarda la sicurezza stradale. Un improvviso danneggiamento di una gomma in movimento può infatti provocare la perdita di controllo del veicolo, con conseguenze potenzialmente gravi. In questo caso, fortunatamente, non si sono registrati incidenti, ma l’escalation del fenomeno e la frequenza delle segnalazioni avevano generato allarme nella comunità locale.

La risposta dei Carabinieri, rapida e coordinata, ha permesso non solo di individuare il responsabile, ma anche di ristabilire un senso di sicurezza tra i cittadini. La presenza assidua delle pattuglie nella zona ha avuto anche un effetto deterrente, riducendo il rischio di ulteriori atti vandalici.

Episodi simili in Umbria

 In Umbria si sono registrati episodi simili nei mesi scorsi. Lo scorso marzo, a Torchigiana di Assisi, numerosi automobilisti avevano denunciato forature sospette agli pneumatici. Anche in quel caso, dopo rapide indagini, le forze dell’ordine hanno individuato il responsabile: un 56enne del posto, poi denunciato per danneggiamento aggravato.

Gli investigatori non escludono che queste azioni, pur essendo isolate, possano rientrare in una più ampia casistica di disturbo alla quiete pubblica e al regolare uso delle infrastrutture cittadine. Alcuni esperti parlano di “micro-vandalismo sistematico”, un fenomeno in crescita nelle zone urbane e semi-urbane che, pur non essendo organizzato in senso criminale, crea disagio e danni economici significativi.

Le conseguenze penali per chi mette a rischio la sicurezza stradale

Dal punto di vista normativo, le accuse mosse nei confronti del 65enne sono gravi. Il reato di danneggiamento, disciplinato dall’articolo 635 del Codice penale, prevede pene fino a tre anni di reclusione, ma può essere aggravato se il fatto è commesso con dolo o se mette a rischio la pubblica incolumità.

In questo caso, inoltre, si configura anche il reato di getto pericoloso di cose, previsto dall’articolo 674 del Codice penale, che punisce chi getta o versa cose atte a offendere, imbrattare o molestare persone. Si tratta di una contravvenzione che, seppur meno grave del danneggiamento, assume una rilevanza particolare se reiterata e accompagnata da un disegno preordinato. Il quadro accusatorio, dunque, è complesso e potrebbe aggravarsi alla luce di eventuali altri episodi che potrebbero emergere dalle indagini ancora in corso.

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Lorenzo Farneti
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