La ventiduesima giornata del campionato di Serie C girone B ha visto il Gubbio uscire sconfitto dal derby contro la Ternana. Al “Liberati” di Terni, i rossoverdi hanno avuto la meglio con un 2-1 maturato nella prima frazione di gioco grazie ai gol di Emanuele Cicerelli e Romeo. La rete di D’Ursi su calcio di rigore all’82’ ha riacceso le speranze eugubine, ma non è bastata per strappare un pareggio. L’espulsione di D’Avino al 32’ ha pesantemente condizionato l’andamento del match, con i rossoblù costretti a giocare in inferiorità numerica per oltre un’ora. Per il Gubbio, questa è l’undicesima sconfitta stagionale, un dato preoccupante che rende indispensabile un cambio di marcia in vista del prossimo delicato derby contro il Perugia.

Ternana-Gubbio 2-1: un primo tempo da dimenticare per i ragazzi di mister Fontana

Il Gubbio ha approcciato al match contro la Ternana con un atteggiamento completamente rinunciatario. Sin dai primi minuti, la squadra di mister Gaetano Fontana è apparsa intimorita, quasi paralizzata dalla superiorità tecnica degli avversari. Una prestazione che non rispecchia lo spirito combattivo del popolo eugubino e che ha fatto infuriare il tecnico rossoblù. Nel post partita, Fontana non ha nascosto la propria delusione, definendosi “molto arrabbiato” per l’approccio mostrato dai suoi ragazzi.

L’espulsione di D’Avino al 32’ è stata una svolta negativa. Il giovane difensore ha commesso un fallo ingenuo, regalando alla Ternana una punizione che Emanuele Cicerelli ha trasformato con una splendida esecuzione. Il gol ha destabilizzato ulteriormente il Gubbio, che pochi minuti dopo ha subito il raddoppio di Romeo. Nella ripresa, però, i rossoblù hanno mostrato un’altra faccia: nonostante l’inferiorità numerica, la squadra ha lottato su ogni pallone, costringendo i padroni di casa a una gestione più accorta del risultato. Se il Gubbio avesse messo in campo lo stesso atteggiamento fin dall’inizio, il risultato finale avrebbe potuto essere diverso. La classifica si complica ulteriormente: con soli due punti di vantaggio sulla SPAL, il Gubbio deve reagire per evitare di essere risucchiato nella zona play-out.

Derby col Perugia: una partita da dentro o fuori

La prossima sfida rappresenta una vera prova del nove per il Gubbio. Lunedì 20 gennaio, il “Pietro Barbetti” ospiterà l’attesissimo derby contro il Perugia, una gara che può segnare una svolta nella stagione rossoblù. All’andata la gara terminò 1 a 1. Il supporto del pubblico sarà fondamentale: nonostante le recenti delusioni, si prevede uno stadio tutto esaurito, con i tifosi pronti a fare da dodicesimo uomo.

Il tecnico eugubino avrà una settimana intera per preparare al meglio questa sfida chiave. Non si tratta solo di vincere, ma di dimostrare un atteggiamento che rispecchi la grinta e la passione dei tifosi. La classifica è corta e una vittoria permetterebbe al Gubbio non solo di allontanarsi dalla zona play-out, ma anche di superare proprio il Perugia, distante appena due punti. In caso di un filotto positivo, i rossoblù potrebbero addirittura rilanciarsi nella corsa ai play-off. Per farlo, però, servirà un cambio di mentalità radicale: l’approccio remissivo visto nel primo tempo contro la Ternana non è accettabile.

Mercato in fermento: servono rinforzi in attacco

Questa settimana sarà fondamentale anche sul fronte calciomercato. Il direttore sportivo Degli Esposti è chiamato a intervenire per rafforzare una rosa che ha mostrato evidenti limiti, soprattutto in attacco. La partita contro la Ternana ha evidenziato ancora una volta la mancanza di soluzioni offensive. I tifosi sognano il ritorno di Marco Spina, esterno di proprietà del Crotone che nelle ultime due stagioni ha vestito la maglia del Gubbio con ottimi risultati.

L’unico acquisto effettuato finora è stato Alberto Tentardini, terzino sinistro prelevato dall’Audace Cerignola. L’esordio dal primo minuto del difensore è stato deludente: schierato titolare contro la Ternana, è andato in difficoltà contro Casasola ed è stato sostituito nell’intervallo. Sul fronte uscite, alcuni giocatori potrebbero essere ceduti, avendo dimostrato di non essere all’altezza della categoria.