28 May, 2025 - 13:36

Gubbio, al via la 64ª Stagione Estiva al Teatro Romano: date e programma ufficiale

Gubbio, al via la 64ª Stagione Estiva al Teatro Romano: date e programma ufficiale

Nel cuore dell’Umbria, dove le pietre parlano di epoche lontane e la storia si fa ancora sentire nel silenzio delle mura antiche, Gubbio si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua lunga tradizione culturale. Torna anche quest’anno, con la sua sessantaquattresima edizione, la stagione estiva al Teatro Romano: un appuntamento che è ormai molto più di una semplice rassegna teatrale, ma un vero e proprio rito collettivo, capace di fondere in un’unica esperienza arte, musica, archeologia e memoria storica.

Dal 18 luglio al 17 agosto 2025, il Teatro Romano - uno dei simboli più iconici della città - ospiterà una serie di eventi che spaziano dal teatro classico alla musica rock, dalla lirica ai monologhi d’autore, con ospiti di rilievo nazionale e giovani talenti del territorio. Il cartellone, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Gubbio in sinergia con la Direzione Regionale Musei Nazionali Umbria, è pensato per soddisfare un pubblico ampio e trasversale, mantenendo sempre la cultura come filo conduttore.

Teatro, musica e parole: il programma

Ad aprire la rassegna il 18 luglio sarà l’“Oreste” di Euripide, diretto da Dario Battaglia con protagonisti Francesca Piccolo e Ivan Graziano: un tuffo nel mito greco per inaugurare un mese all’insegna della grande drammaturgia. Il giorno successivo sarà la volta degli Oblivion, gruppo che fonde comicità e musica in uno spettacolo brillante, mentre il 22 luglio Debora Caprioglio porterà in scena Non fui gentile, fui Gentileschi, un omaggio teatrale ad Artemisia, artista e simbolo di emancipazione.

Il 24 luglio spazio all’opera rock Le tre madri, firmata da Andrea Fiorentini e Giampaolo Cavalieri, mentre il 25 e 26 luglio toccherà ai giovani talenti del Gubbstock Festival, storica vetrina del rock emergente giunta alla trentaduesima edizione.

Tra i momenti clou della rassegna, il 29 luglio salirà sul palco Jesus Christ Superstar, celebre musical firmato Lloyd Webber e Rice, diretto da Franco Grandoni con un cast di rilievo, tra cui Manolo Rivaroli e Luisa Baiocco. Il 31 luglio sarà dedicato alla spiritualità con Il viaggio di Francesco, tratto dal romanzo di Eloi Leclerc, per la regia di Pino Quartullo.

Ad agosto, si prosegue con Doppia Coppia, spettacolo con Neri Marcorè (2 agosto), Uno, nessuno e centomila di Pirandello (8 agosto), e la Gionni Grasso Band Reunion per festeggiare i 25 anni di musica (9 agosto). Il teatro classico tornerà protagonista con Anfitrione (12 agosto) e Agamennone (13 agosto), diretti da Christian Poggioni per la compagnia Kerkìs. Il 16 agosto Tony Esposito sarà in scena con Il viaggio di Ulisse, chiudendo in bellezza il 17 agosto con Paolo Crepet e il talk Il reato di pensare, riflessione acuta su libertà e coscienza.

Il valore della rassegna non si esaurisce nell’offerta artistica, ma si estende alla volontà di rendere la cultura accessibile e inclusiva. L’ampia varietà del cartellone è il frutto di una visione che guarda a pubblici diversi: dalle famiglie agli appassionati di teatro classico, dagli amanti del rock ai cultori della letteratura. Non manca l’attenzione per le compagnie locali, che trovano nello scenario del Teatro Romano un palcoscenico d’eccellenza per esprimere il proprio talento.

Il fascino eterno del Teatro Romano

Ma al di là del programma, è la sede stessa a rendere unica questa manifestazione. Il Teatro Romano di Gubbio, costruito nel I secolo a.C. con grandi blocchi di pietra calcarea, rappresenta uno dei complessi archeologici più significativi dell’Italia centrale. Situato ai margini della città antica, conserva ancora intatti l’ordine inferiore delle arcate, parte dei vomitori e della cavea, suddivisa in quattro cunei.

L’area scenica presenta tracce della frons scaenae, con nicchie laterali e centrali, mentre il piano dell’orchestra, con pavimentazione in lastre, fungeva da sistema di raccolta delle acque. Accanto al teatro si trova l’antiquarium, un edificio rurale di due piani, che ospita materiale archeologico e spazi dedicati a conferenze. Qui, durante i lavori di consolidamento, sono venuti alla luce resti di una domus romana con mosaici geometrici e l’emblema policromo di Scilla, oggi in parte ricostruito digitalmente.

 

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Lorenzo Farneti
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