08 May, 2025 - 15:45

Gubbio, 14 anni fa la storica promozione in Serie B: ricordi e protagonisti

Gubbio, 14 anni fa la storica promozione in Serie B: ricordi e protagonisti

Sono trascorsi esattamente 14 anni da quel magico 8 maggio 2011, una data che resterà impressa per sempre nella memoria e nel cuore di ogni tifoso rossoblù. Il Gubbio, allenato da Vincenzo Torrente, sconfiggeva per 3-1 la Paganese al “Barbetti” e conquistava la promozione in Serie B, un traguardo epocale che fece esplodere di gioia l’intera città eugubina. Quel giorno non fu solo la vittoria di una squadra, ma il coronamento di un sogno collettivo che aveva acceso la passione di un’intera comunità.

Un’impresa leggendaria in un girone di ferro

Il Gubbio chiuse la stagione al primo posto nel Girone A di Serie C, con 65 punti conquistati, sei in più del Sorrento, seconda forza del campionato. Un risultato eccezionale, soprattutto considerando che gli umbri erano neopromossi in C1 dopo aver vinto la Serie C2 nella stagione precedente. La cavalcata trionfale arrivò in un girone tutt’altro che semplice, caratterizzato da sfide contro squadre blasonate e storiche come Spezia, Hellas Verona, Salernitana, Alessandria, Como, Spal, Reggiana, Monza e Cremonese. Compagini che, negli anni successivi, avrebbero spesso calcato i campi della Serie A e B, a testimonianza dell'altissimo livello di quella stagione.

Guardando oggi la storia recente di club come La Spezia, Verona, Salernitana o Como, protagonisti nel massimo campionato italiano, appare ancora più evidente la grandezza dell’impresa del Gubbio. Un trionfo frutto di programmazione, competenza e di una rosa costruita con intelligenza e qualità dal direttore sportivo Stefano Giammarioli, eugubino doc, e sotto la supervisione del leggendario Gigi Simoni, autentico maestro di calcio.

E pensare che la stagione non era iniziata sotto i migliori auspici. Alla prima giornata il Gubbio subì un pesante 5-1 in casa della Cremonese, un risultato che sembrava presagire un’annata complicata. Invece, quella sconfitta si rivelò il punto di partenza di una rimonta straordinaria, con la squadra che, partita dopo partita, acquisì sempre più consapevolezza dei propri mezzi, fino a prendersi meritatamente la vetta della classifica e mantenerla con autorità fino al termine del campionato.

Una rosa di qualità e cuore

Quella rosa rossoblù era composta da giocatori che, negli anni successivi, si sarebbero ritagliati spazi importanti nel calcio professionistico. Tra i pali c’era Eugenio Lamanna, classe 1989, oggi al SudTirol in Serie B, ma con un passato in Serie A, tra cui spicca l’esperienza con il Genoa. Lamanna è stato anche protagonista del celebre Roma-Genoa del 2017, quando Francesco Totti si congedò dal calcio giocato in un “Olimpico” commosso.

In difesa spiccavano Martino Borghese, che ha poi vestito le maglie di Bari, Pro Vercelli e Spezia in Serie B, e Giovanni Bartolucci, oltre a Marco Briganti e Simone Farina, quest’ultimo celebre per aver denunciato uno scandalo legato al calcioscommesse. Non va dimenticato Antonio Caracciolo, allora giovane promessa e oggi capitano del Pisa, fresco di storica promozione in Serie A con i toscani.

A centrocampo brillava la bandiera del club, Alessandro Sandreani, autentico leader e oggi allenatore della Primavera del Gubbio, impegnata in queste settimane nella corsa verso la Primavera 2. Al suo fianco giocatori esperti come Boisfer e talenti emergenti come Silvano Raggio Garibaldi, allora considerato uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano, la cui carriera è stata purtroppo frenata dagli infortuni.

Ma il vero fiore all’occhiello di quella squadra era l’attacco: un reparto offensivo stellare capitanato da Juanito Gomez, autentico trascinatore che successivamente ha vestito la maglia dell’Hellas Verona in Serie A, segnando anche contro la Juventus di Buffon. Accanto a lui un giovane Cristian Galano, destinato a diventare protagonista con il Bari in cadetteria, e Alfredo Donnarumma, oggi alla Ternana e con un passato in Serie A col Brescia.

Un Gubbio che sogna ancora

Il popolo eugubino, 14 anni dopo, sogna di rivivere un’altra giornata simile. E se è vero che da allora il club non è più riuscito a raggiungere quei fasti, nelle ultime stagioni il Gubbio ha comunque dimostrato di essere tornato protagonista, centrando per quattro stagioni consecutive l’accesso ai playoff di Serie C. Un segnale chiaro che la società è solida e ben guidata.

Merito del presidente Sauro Notari, che ha saputo dare continuità e solidità al progetto sportivo rossoblù. La piazza è serena e fiduciosa: finché Notari resterà al timone, i tifosi possono guardare al futuro con ottimismo, nella speranza di poter, prima o poi, tornare a scrivere un’altra pagina gloriosa come quella dell’8 maggio 2011.

AUTORE
foto autore
Lorenzo Farneti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE