Dopo due stagione alla guida del Gubbio, mister Braglia ha annunciato il suo addio al club del presidente Notari. In questi due anni Braglia con il Gubbio ha collezionato due quinti posti e un totale di 120 punti. Nelle sue dichiarazioni di addio il tecnico toscano ha voluto ringraziare il presidente Notari, mentre ha attaccato la giunta Stirati riguardo i tanti problemi creati, e non risolti, durante queste due stagioni.

I due anni del Gubbio sotto la guida tecnica di Braglia

Le due stagioni di Braglia al Gubbio sono state tutt’altro che negative. Il tecnico toscano nonostante le tante difficoltà incontrate, una su tutte il problema dei campi di allenamento, è riuscito a portare il Gubbio per due anni consecutivi al quinto posto. Nella scorsa stagione i rossoblù sono arrivati fino al terzo turno dei play off. Grazie ai due pareggi nei primi due turni, rispettivamente contro Recanatese e Pontedera, i rossoblù sono arrivati al primo turno nazionale per poi essere eliminati dalla Virtus Entella.

In questa stagione il Gubbio fino a dicembre ha avuto risultati altalenanti, il meglio la squadra del tecnico toscano lo ha dato tra dicembre e febbraio, inanellando ben 11 risultati positivi consecutivi. Braglia da una piccola parte della tifoseria, è stato criticato perché secondo loro cambiava troppo spesso formazione e modo di giocare, creando difficoltà ai propri giocatori. Il tecnico ex Avellino in questi due anni ha proposto un calcio offensivo, portando in doppia cifra diversi giocatori. Quello che è mancato al Gubbio, soprattutto nei match decisivi, è stato l’equilibrio e la compattezza tra i reparti. Troppo spesso il centrocampo in fase di transizione senza palla, risultava spaccato in due lasciando metri letali per le ripartenze degli avversari.

Per Piero Braglia la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata sicuramente la sconfitta arrivata martedì scorso contro il Rimini, nel primo turno dei play off. I rossoblù hanno perso per 1 a 0 grazie al gol siglato da Cernigoi all’86’. Il Gubbio ha disputato una partita priva di carattere e personalità, accontentandosi dello 0 a 0 che lo avrebbe qualificato al turno successivo. Il gol arrivato negli ultimi minuti ha tagliato le gambe ai giocatori ma non solo, evidentemente in quel momento Braglia ha capito che il suo ciclo a Gubbio era finito.

Le dichiarazioni dell’ormai ex tecnico del Gubbio

“Non ci sono le condizioni per proseguire per un problema di impianti dove allenarsi. Non potevo andare avanti in questo modo anche se qui sono stato benissimo e abbiamo lavorato bene con la società e il direttore sportivo Davide Mignemi. Non sono uno che ruba i soldi, se le cose vanno in un certo modo bene sennò mi faccio da parte. Mi dimetto e ricomincerò altrove, sicuramente mi attrarrà un progetto a vincere ma valuterò ogni possibilità. Ringrazio il presidente Sauro Notari, lui merita tutto il sostegno”.

Il presidente Notari abbandonato dall’uscente sindaco Stirati

Sembra che del Gubbio interessi solamente al presidente Notari. In questi anni la squadra rossoblù ha avuto difficolta anche nel trovare un campo d’allenamento per allenarsi. Sembrerebbe tutto assurdo per una squadra professionistica, ma di assurdo c’è solamente l’atteggiamento del sindaco Stirati in questi anni.

I rossoblù alternano gli allenamenti nell’antistadio (letteralmente un pezzo ridotto di terra) e nei vari campi di Gubbio o addirittura di Umbertide. Neanche squadre dilettantistiche della zona sono trattate così. Oltre al problema dei campi d’allenamento, sorge anche il problema stadio. Le ultime modifiche del Barbetti risalgono all’anno della promozione in Serie B, ovvero il 2011. Le tribune stanno cadendo a pezzi (a dicembre a causa del vento si è staccata anche una copertura), il manto di gioco ha avuto grossi problemi, i spogliatoi per un periodo non ricevevano acqua calda.

La curva, cuore caldo dello stadio, è praticamente lasciata al buio nei match notturni, troppo lontana dal terreno di gioco. La curva ospite è a ridosso del campo di gioco e spesso e volentieri si sentono solamente i tifosi avversari. In poche parole il Gubbio gioca fuori casa anche quando non lo è.

Il presidente Notari ha richiamato più volte all’attenzione la Giunta Stirati ma quest’ultima non ha praticamente mai risposto, lasciando il Gubbio solo a se stesso. Non scordiamoci anche del problema dei riflettori del “Barbetti”. Il Gubbio stava per perdere a tavolino il match vinto sul campo contro l’Arezzo a causa di un black-out che ha lasciato senza luce l’intero stadio per oltre 15 minuti.

I tifosi del Gubbio sperano in una rivoluzione tecnica ma soprattutto organizzativa. Magari con il nuovo sindaco le cose cambieranno, peggio di quanto stato fatto è veramente difficile. Il Gubbio calcio merita rispetto.