02 Mar, 2025 - 12:31

Gubbio, seconda sconfitta consecutiva: difesa in affanno e attacco sterile

Gubbio, seconda sconfitta consecutiva: difesa in affanno e attacco sterile

Dopo cinque risultati utili consecutivi il Gubbio rallenta la sua corsa e incassa la seconda sconfitta consecutiva, questa volta in casa del Pontedera. Una battuta d'arresto che fa rumore e che conferma il momento di difficoltà degli uomini di mister Gaetano Fontana, ancora scottati dal pesante 0-3 casalingo contro il Legnago Salus. Al "Mannucci" di Pontedera sono stati i padroni di casa a imporsi con il risultato di 2-1 grazie alle reti di Vitali e Italeng, due affondi che hanno permesso ai toscani di scavalcare proprio gli eugubini in classifica e di agganciare l'ultimo posto utile per i play-off.


Gubbio, due sconfitte consecutive che pesano: l'analisi

Dopo una serie positiva che aveva riacceso l'entusiasmo della piazza, il Gubbio ha accusato un'involuzione preoccupante nelle ultime due uscite. Cinque gol subiti e solo uno realizzato nelle sfide contro Legnago Salus e Pontedera sono il segnale di una squadra che fatica a trovare il giusto equilibrio tra fase difensiva e offensiva. Se contro il Legnago l'espulsione di Zallu aveva condizionato il match nella ripresa, a Pontedera sono state le disattenzioni nei primi venti minuti a indirizzare la partita.

L'approccio è stato ancora una volta il tallone d'Achille dei rossoblù. Fontana ha optato per una difesa alta per provare a schiacciare il Pontedera nella propria metà campo, ma la mossa si è rivelata un boomerang. I toscani, ben messi in campo da mister Menichini, hanno chiuso gli spazi con ordine e hanno sfruttato la velocità di Italeng e Vitali nelle ripartenze. Proprio da due verticalizzazioni sono arrivati i gol decisivi, con entrambe le reti che hanno lasciato più di qualche dubbio sulla posizione di partenza degli attaccanti amaranto, ma che di fatto hanno deciso la sfida.

Nonostante il predominio territoriale nella seconda parte di gara, il Gubbio ha faticato tremendamente a rendersi pericoloso negli ultimi metri. La scelta di abbassare Rosaia sulla linea di difesa per impostare il gioco ha permesso a Tozzuolo di avanzare a centrocampo, ma la manovra si è spesso infranta contro il muro difensivo del Pontedera.

Tommasini, lasciato troppo solo al centro dell'attacco, ha lottato ma non è mai riuscito a trovare la zampata vincente.  L'unica vera occasione del primo tempo è capitata proprio sui suoi piedi, ma il centravanti ex Monopoli si è fatto ipnotizzare dal portiere locale. La poca presenza dei centrocampisti in area di rigore avversaria continua a essere un problema per il Gubbio. Anche sulle corsie esterne gli eugubini hanno faticato a creare superiorità numerica.Spina la nota lieta, ma serve più maturità


Spina la nota lieta, ma serve più maturità

Tra le poche note positive della trasferta in terra toscana c'è sicuramente Marco Spina. Il classe 2000 è stato l'ultimo ad arrendersi e ha trovato il gol della bandiera nel recupero con un bel diagonale. La sua vivacità è stata una delle poche armi offensive del Gubbio, ma il talento calabrese non può bastare da solo per risollevare le sorti della squadra.

Da segnalare anche il ritorno in campo di Mattia Proietti, assente dal match contro il Pescara dello scorso novembre. L'infermeria è stata un fattore che ha pesato non poco sulla stagione dei rossoblù, ma ora con il recupero di alcuni elementi chiave Fontana potrà finalmente avere più alternative a disposizione.

A nove giornate dalla fine del campionato, il Gubbio è chiamato a una reazione immediata. La zona play-off resta a portata di mano, ma prima di tutto bisogna mettere in cassaforte la salvezza. Come dichiarato dallo stesso Fontana nel post-partita, l'obiettivo minimo è quota 42 punti, traguardo che garantirebbe la permanenza in categoria senza patemi.

Le ultime due sconfitte non devono cancellare quanto di buono fatto nei tre mesi precedenti sotto la gestione Fontana, ma sono un campanello d'allarme che non può essere ignorato. Serve una maggiore maturità nella gestione delle partite, perché regalare i primi venti minuti agli avversari può rivelarsi fatale, soprattutto in questa fase della stagione.

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Lorenzo Farneti
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