04 Oct, 2025 - 11:16

Gubbio-Pontedera, mister Di Carlo: “Voglio vedere una squadra aggressiva e intensa”

Gubbio-Pontedera, mister Di Carlo: “Voglio vedere una squadra aggressiva e intensa”

Il Gubbio torna protagonista sotto i riflettori. Domani sera, domenica 5 ottobre, alle ore 20:30, lo stadio “Pietro Barbetti” si accenderà per il match tra gli uomini di Domenico Di Carlo e il Pontedera. Una partita che può segnare la svolta del campionato eugubino, con i rossoblù chiamati a confermare quanto di buono visto nelle ultime uscite.

Nelle ultime tre gare i ragazzi di Di Carlo hanno raccolto quattro punti: vittoria convincente contro il Bra, stop in trasferta sul campo del Campobasso e pareggio in terra marchigiana contro la Vis Pesaro. Una marcia che vale oggi il quarto posto in classifica, a quota dodici punti. Di fronte ci sarà però un Pontedera alla ricerca di riscatto, reduce dal successo sul Forlì che ha messo fine a due sconfitte consecutive. Toscani in zona playout, sedicesimi con sette punti, ma con la voglia di invertire la rotta.

Di Carlo: “La squadra ha lavorato bene, sono fiducioso”

La fiducia del tecnico rossoblù traspare già dalle prime parole. Dopo sette giornate di campionato, il Gubbio si conferma nella parte alta della graduatoria e guarda avanti con ottimismo.

“Dopo un trittico di partite, qualche risultato positivo è venuto, è arrivata la prima sconfitta e poi una buona reazione a Pesaro. Sono fiducioso, la squadra ha lavorato bene, sui dettagli e sulle piccole cose. I risultati arrivano se queste vengono fatte nel migliore dei modi. Bisogna capire come va affrontata la partita, perché dentro la gara ci sono più partite, come abbiamo visto contro la Vis. Il Pontedera ha tre o quattro giocatori di qualità come Scaccabarozzi e Landinetti, si difendono bassi e hanno esterni veloci: se gli concedi spazio possono far male. La squadra ha lavorato molto bene, sono fiducioso: chi andrà in campo scenderà per ottenere il massimo”.

Di Carlo ha messo a confronto il gioco dei toscani con quello del Campobasso, la sola squadra capace finora di infliggere una sconfitta al Gubbio.

“Il Pontedera non è solo transizione: se lo lasci giocare, è una squadra che sa giocare. Conosco molto bene l’allenatore, è esperto e molto bravo. Contro il Forlì hanno vinto e hanno ritrovato entusiasmo. Noi abbiamo lavorato sulle piccole cose, soprattutto per rimanere più equilibrati quando attacchiamo, evitando di essere troppo aperti quando perdiamo palla. A Campobasso abbiamo pagato care le transizioni: dobbiamo avere sempre un uomo in più nelle preventive, per non concedere ripartenze”.

L’inserimento dei centrocampisti e la ricerca della verticalità

Uno degli aspetti più curati in settimana riguarda la capacità dei centrocampisti di accompagnare l’azione in fase offensiva.

“Qualche volta gli avversari non riescono a seguire i centrocampisti che si inseriscono. Ma conta l’atteggiamento: senza intensità e senza il nostro gioco aggressivo e rapido non riusciamo a creare occasioni. Contro il Pontedera sarà fondamentale. Se troveremo una squadra chiusa dovremo aggirarli con la superiorità numerica; se ci aggrediranno, cercheremo di giocare il più verticale possibile. L’aspetto più importante è stata la settimana dei ragazzi: entusiasmo e trasporto giusti. Sono fiducioso, possiamo arrivare alla vittoria”.

Pochi gol fatti, ma prestazioni in crescita

In sette partite i rossoblù hanno segnato sei gol, subendone cinque. Numeri ancora bassi, ma che non preoccupano eccessivamente il tecnico, convinto della crescita della sua squadra.

“I gol sono pochi, non siamo stati concreti. In diverse partite potevamo segnare di più, ma fa parte di un percorso di miglioramento che va avanti settimana dopo settimana. Abbiamo lavorato sulla trequarti, sulle imbucate, sulle giocate a due. Non basta una settimana per crescere, bisogna lavorare sempre così, in fase offensiva e difensiva. Quando dico che la squadra cresce, significa che le prestazioni sono di alto livello: se alziamo il livello delle prestazioni, aumentano le possibilità di prendere i tre punti”.

Djankpata e l’arma dei cambi

Il tecnico ha parlato anche di scelte individuali, con un focus su Djankpata, pronto a dare il proprio contributo.

“Un giocatore da solo non cambia le sorti di una partita. Djankpata è un ottimo calciatore, si è allenato bene come tutta la squadra. Finalmente posso scegliere: chi parte e chi subentra, senza abbassare il livello. Oltre a Costa e Di Massimo, che stanno recuperando, tutti gli effettivi stanno bene. Le vittorie passano dai duelli vinti e dalla voglia. Gli episodi e le piccole cose fanno la differenza: abbiamo lavorato molto su questo”.

Centrale anche l’aspetto atletico, con una preparazione mirata per affrontare il doppio impegno contro Pontedera e Arezzo.

“Abbiamo lavorato molto sull’aspetto fisico. La crescita la vedo ogni giorno: i ragazzi vogliono fare la partita e vogliono centrare la seconda vittoria in casa per regalare tre punti ai tifosi. Vincere contro il Pontedera sarebbe importante anche in vista della trasferta ad Arezzo, che ci darebbe ulteriore carica”.

Di Carlo non esclude nuove soluzioni tattiche, con un tridente pronto a sorprendere.

“L’attacco a tre può essere un’arma in più. È forse la prima volta che posso davvero scegliere chi parte e chi entra. Gli undici iniziali e i cinque cambi saranno determinanti: chi entra dovrà alzare il livello, modificare la partita o dare qualità per vincerla. Sono molto fiducioso per il lavoro svolto dai ragazzi”.

E lo sguardo è già rivolto al futuro, con la consapevolezza che l’Arezzo capolista sarà il prossimo ostacolo.

“Contro il Pontedera è fondamentale: loro hanno sette punti e noi dodici, vincendo allunghiamo dalla parte bassa. Questo è il primo pensiero. Bisogna approcciare con mentalità e intensità. Siamo il Gubbio: per vincere servono 100 minuti di concentrazione e agonismo. Quando alziamo il ritmo, esce fuori la qualità. Per l’Arezzo ci penseremo da lunedì”.

L’analisi del mister si chiude con un occhio particolare al regista avversario Landinetti.

“Il Pontedera gioca con Landinetti che si muove ovunque, è lui il play. Bisogna partire da lì, limitandolo il più possibile. Ma a me interessa soprattutto l’atteggiamento: voglio vedere una squadra con furore agonistico, quello dell’inizio campionato. Voglio rivederlo domani contro il Pontedera”.

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Lorenzo Farneti
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