06 Oct, 2025 - 08:00

Gubbio-Pontedera 1-1, Di Carlo: "Ci teniamo stretto il pareggio. Ripartiamo dalla prestazione vista nel secondo tempo"

Gubbio-Pontedera 1-1, Di Carlo: "Ci teniamo stretto il pareggio. Ripartiamo dalla prestazione vista nel secondo tempo"

Non è stato il miglior Gubbio della stagione quello visto tra le mura amiche del “Pietro Barbetti”. Gli uomini di Mimmo Di Carlo si sono dovuti accontentare di un pareggio per 1-1 contro un Pontedera coraggioso, organizzato e sempre propositivo. I toscani hanno mostrato personalità e ritmo, mettendo spesso in difficoltà la squadra umbra soprattutto nella prima frazione di gioco.

Il vantaggio ospite è arrivato nel primo tempo su autorete di Zallu, sfortunato nel deviare nella propria porta un calcio di punizione velenoso. Dopo una prima parte di gara in evidente affanno, il Gubbio ha reagito nella ripresa, trovando il pareggio grazie a una conclusione di Carraro, deviata da Pretato, che ha beffato il portiere toscano.

Un pareggio che mantiene gli eugubini al sesto posto in classifica, a pari punti con la Ternana, ma che conferma un momento di flessione nei risultati: la vittoria manca da tre giornate.

Di Carlo: “Un primo tempo troppo statico, ci teniamo stretto il pareggio”

A fine partita, mister Mimmo Di Carlo ha analizzato la prestazione dei suoi con grande lucidità, ammettendo che qualcosa non ha funzionato come avrebbe voluto.

“Non sono contento del primo tempo che abbiamo fatto - ha dichiarato l’allenatore - eravamo troppo fermi, statici, non riuscivamo ad alzare il ritmo. Sono stati bravi loro nell’uno contro uno, noi meno nel giocare vicini e rapidi. Ci hanno concesso poco e non siamo riusciti a giocare con la velocità necessaria. Nel secondo tempo siamo partiti bene, soprattutto nei primi venticinque minuti: abbiamo trovato il pareggio e creato diverse occasioni nella trequarti. Nel finale posso dire che è andata bene, il pareggio ce lo teniamo stretto. Il Pontedera non ha mai mollato e, quando non puoi vincere, non devi perdere. Su questo almeno siamo stati bravi. Dobbiamo prendere la partita come una lezione: serve giocare tutti i novanta minuti.”

Il tecnico rossoblù ha poi analizzato la prestazione del reparto mediano, apparso in difficoltà nel primo tempo.

“Oggi il centrocampo non ha fatto una grande gara, loro ci pressavano alto, e quando ti pressano devi essere bravo a uscire con qualità. Diventa difficile giocare nello stretto, perciò bisogna aprire il gioco. Si sono messi a specchio e noi dovevamo essere più bravi a muovere palla e allargare gli spazi. Il secondo tempo è stato migliore, mentre il primo non mi è piaciuto: lo analizzeremo in settimana. Il Pontedera ci ha dimostrato di avere tre attaccanti molto veloci. Mi aspettavo di più da chi è subentrato. Non siamo contenti della prestazione, ma dobbiamo migliorare e miglioreremo.”

Per la prima volta, mister Di Carlo ha schierato dal primo minuto la coppia Tommasini–La Mantia, ma il tandem offensivo non ha inciso come sperato.

“Se non giochiamo da squadra e non corriamo da squadra - ha detto il tecnico - chiunque giochi non fa la differenza. Dobbiamo mettere La Mantia nelle condizioni di colpire di testa, ma siamo andati spesso al cross senza riuscire ad alzare la palla. Ci vuole più qualità: se non c’è, bisogna almeno alzare l’aggressività. Altrimenti restiamo monocordi. Mi è piaciuto comunque l’atteggiamento finale, ma dobbiamo affrontare partite così in modo diverso.”

Una delle mosse più curiose di Di Carlo è stata l’inserimento di Niang nel ruolo di esterno destro, posizione inedita per lui, al posto di Zallu nella ripresa.

“Niang è da tre settimane che si allena come quinto di destra, abbiamo tre quinti di ruolo tra virgolette. Podda ha avuto un problema in questi giorni, e ho scelto Niang perché Zallu era stanco. Ho provato a dare un po’ più di freschezza sugli esterni. Niang ha fatto il suo, ha corso. Tutta la squadra poteva fare meglio: dobbiamo giocare da squadra, non da singoli. Se non lo facciamo, emergono i limiti. Siamo stati comunque bravi a portare a casa un punto.”

Il tecnico ha poi individuato il filo conduttore che lega le ultime prestazioni del Gubbio, tra Pesaro, Campobasso e ora Pontedera.

“Più che a Campobasso, direi come a Pesaro, non riuscivamo a uscire dal pressing. Quando gli avversari ti vengono addosso, bisogna avere gamba e correre. Oggi il Pontedera è stato bravo ad aggredirci e a lasciarci pochi spazi. Io voglio ripartire da quei venticinque minuti del secondo tempo: ci sono cose positive da cui partire. Ma dobbiamo migliorare tutto il resto. Servono più giocatori rapidi nell’uno contro uno.”

Focus su Djankpata: “Può giocare ovunque, ma serve incisività”

“Djankpata è un giocatore importante come tutti gli altri - ha commentato l’allenatore - può giocare sia a tre che a due. Abbiamo ventidue titolari. Se non ragioniamo così, il Gubbio rimarrà col braccino corto. Per crescere serve essere più incisivi.”

Carraro: “Un gol che sognavo da tempo, ora alziamo l’asticella”

In sala stampa è intervenuto anche Federico Carraro, autore del gol del pareggio. Il centrocampista ha raccontato le sue sensazioni dopo il match.

“Da tanti anni sognavo di fare un gol così - ha raccontato Carraro - spesso vedevo altri tirare e segnare con deviazioni fortunate, questa volta è toccato a me. Per come si era messa la partita, il pareggio va bene, anche se la prestazione è stata sottotono. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno: siamo stati bravi a rimontare. Nelle prime giornate la squadra era più brillante, più frizzante. Ora siamo un po’ sottotono, dobbiamo alzare l’asticella.”

Carraro ha poi analizzato le difficoltà incontrate contro il pressing toscano:

“Non ci aspettavamo un Pontedera così aggressivo. Si sono messi a specchio, uomo contro uomo, e dovevamo creare superiorità sugli esterni. A tratti ci siamo riusciti, altre volte no. Ora ci aspetta l’Arezzo capolista: sarà un bel test. Questa squadra, per atteggiamento e compattezza, è sulla strada giusta, ma dobbiamo servire meglio gli attaccanti e crescere in tanti aspetti del gioco.”

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Lorenzo Farneti
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