Quattro partite per un sogno chiamato playoff. Il Gubbio è lì, aggrappato con le unghie al decimo posto, pronto a giocarsi il tutto per tutto in questo finale di stagione ad altissima tensione. Una vera e propria bagarre che coinvolge almeno sei squadre e promette scintille fino al 27 aprile, data dell’ultimo turno di regular season. Ma intanto, testa bassa e concentrazione massima sull’Ascoli, prossimo avversario al “Pietro Barbetti”, domani alle 17:30.
Una stagione tutt’altro che semplice, quella del club rossoblù. Dopo anni in cui gli eugubini avevano abituato i propri tifosi a campionati di alto livello, quest’annata è stata segnata da una discontinuità pesante, dettata soprattutto da una lunga serie di infortuni che ha colpito il gruppo prima sotto la guida di mister Taurino, poi anche dopo l’arrivo in panchina di Gaetano Fontana. Eppure, il Gubbio è ancora lì, in zona playoff, pronto a giocarsi le proprie carte con dignità e ambizione.
Con trentaquattro giornate già alle spalle, la classifica del girone è quanto mai corta e avvincente. Il Gubbio è decimo a quota 44 punti, seguito da vicino da Perugia (43), Pontedera (41), Carpi (40), Campobasso (39) e Ascoli (38), proprio l’avversario di domani. Un gruppo agguerrito e in corsa per un posto nei playoff, con margini minimi d’errore e partite che, da qui in avanti, varranno doppio.
Sopra i rossoblù, al nono posto c’è il Rimini con 46 punti, che in caso di vittoria della Coppa Italia di Serie C libererebbe anche l’undicesimo posto per la post season. All’ottavo posto c’è la Pianese, con 47 punti, più avanti ma ancora raggiungibile in caso di exploit finale. Insomma, è tutto aperto, e il Gubbio può ancora dire la sua.
La squadra di Fontana, reduce da un successo convincente contro il Carpi, sa che ogni punto da qui alla fine può fare la differenza. Sarà importante affrontare gara per gara con la giusta mentalità, senza fare il passo più lungo della gamba, come più volte sottolineato dallo stesso tecnico.
L’obiettivo immediato è quello di consolidare il decimo posto, cercando magari di risalire ancora un paio di posizioni per affrontare i playoff con un sorteggio più favorevole. E poi, chissà: la post season, si sa, è una storia a parte.
Quello del Gubbio è stato un campionato in chiaroscuro. L’inizio sotto mister Taurino aveva acceso qualche speranza, poi però l’infermeria si è riempita e i risultati hanno iniziato a latitare. La società ha deciso per il cambio in panchina e ha affidato il gruppo a Gaetano Fontana, che ha dovuto lavorare prima sul morale che sulla tattica.
I risultati non sono stati immediati, ma oggi il Gubbio è vivo, tosto, e ancora in piena corsa. Merito anche del gruppo, che non ha mai mollato e ha dimostrato senso di appartenenza in ogni situazione. Ora serve un ultimo sforzo per coronare un sogno che, fino a qualche settimana fa, sembrava più lontano.
Per capire meglio cosa significhi oggi lottare per i playoff, basta dare un’occhiata alle ultime stagioni rossoblù.
Tre qualificazioni consecutive ai playoff nelle ultime tre stagioni: un traguardo importante per una piazza ambiziosa come Gubbio, che sogna di tornare a calcare palcoscenici ancora più prestigiosi.