Il progetto elaborato per Piazza 40 Martiri dell’ANCSA, Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici, appare come un progetto ambizioso e innovativo, che tuttavia non trova concordi tutti i cittadini di Gubbio. Il progetto è stato presentato oggi nella sala Consiliare del Comune. Rappresenta un compromesso tra parte pedonale e area transitabile che ne fa anche il punto di forza come illustrato a Gubbio dalla stessa Associazione.

La sua realizzazione si deve a un pool di professionisti Nicola Russi, docente al Politecnico di Milano, Stefano Storchi dell’Università di Parma, Fabrizio Toppetti dell’Università La Sapienza Roma e l’architetto Pietro Nobili Vitelleschi con la committenza del Comune di Gubbio.

Il Sindaco Stirati sul Progetto per Piazza 40 Martiri

Il sindaco Filippo Stirati e l’assessore all’urbanistica Alessia Tasso hanno ricordato come la riqualificazione di Piazza 40 Martiri, unitamente a Piazza Grande, sia un “risultato storico”, reso possibile grazie alla “capacità di attrarre fondi”, PNRR nel caso di Piazza 40 Martiri per un valore di 5 milioni di euro.

Spazi pedonali e spazi carrabili

La futura amplissima piazza interdirà al traffico l’area davanti alle Logge dei Tiratori fino all’innesto di Via Cavour, dove sarà pavimentata con un disegno perpendicolare alle stesse Logge per valorizzarle come punto focale dello spazio. Una soluzione proposta anche dal Consigliere Comunale e Candidato Sindaco di Alternativa Popolare Angelo Baldinelli che l’aveva proposta in Seconda Commissione Consiliare e che con soddisfazione vede accolta.

Le auto provenienti da Largo di Porta Marmorea, dopo aver girato intorno a una rotatoria, percorreranno in doppio senso di marcia la via che passa davanti alla chiesa di San Francesco e il vecchio ospedale per poi immettersi in Via Cavour. Il vanto dei progettisti è stato quello di consentire il traffico, ma incanalandolo in un solo percorso che attraversa la Piazza da nord a sud.

Progetto per Piazza 40 Martiri: il verde pubblico

Verrà salvato il verde pubblico, sia i giardini grandi che quelli piccoli, questi ultimi verranno ampliati liberandoli dal parcheggio intorno, con l’aggiunta di alberi e ridisegnando un’area libera da cordoli e chiusure per esser fruita con tavoli e arredi.

In un secondo stralcio, per ora non finanziato, il verde aumenterà con un prato lungo il fianco del convento di San Francesco, dove sarà eliminato il parcheggio per dare la possibilità di godere della vista di Gubbio da una prospettiva oggi ridotta, ispirandosi a un’antica mappa del Settecento. Probabilmente quella del Mortier.

La distribuzione dei parcheggi

Resteranno i parcheggi davanti alla farmacia, con quelli sull’ampio spazio che costeggia il torrente Camigano. Verranno invece tolti quelli davanti all’ingresso della chiesa monumentale di San Francesco. L’amministrazione comunale ha aperto al confronto sul progetto realizzato a step. Ha spiegato il sindaco Stirati, che questo sarà foriero di intercettare nuovi finanziamenti per giungere alla sua completa realizzazione.

La storia della Piazza 40 Martiri o del Mercato

Antica sede del mercato medievale, la piazza è ora attrezzata in parte a parcheggio e in parte a giardino.
La piazza è anche il punto dove si può godere di una splendida vista sulla parte alta della città, quella a ridosso sul monte.
Il suo nome è in onore delle 40 vittime eugubine uccise dai tedeschi il 22 giugno 1944.
Il lato nord è delimitato dal lungo complesso trecentesco dell’ex “Spedal Grande”, costruito dalla Confraternita della Beata Vergine Maria e ceduto nel 1452 alla Confraternita dei Bianchi o dei Laici.

L’edificio in origine era la sede dell’Ospedale di Santa Maria (1326). Nel 1505 si unirono ad esso altri ospedali del circondario, da qui il nome di “Spedal Grande” rimasto attivo fino al 1628. Già dalla prima metà del 1500 “L’Arte della Lana”, mirava a costruire sopra il grande ospedale un locale coperto dove “tirare” i panni.

La splendida Loggia dei Tiratori

Dopo tante controversie, vi fu la realizzazione del Loggiato dei Tiratori, che è ancora presente in tutta la sua maestosità.

Nella facciata dell’edificio è visibile uno dei tanti dipinti murari dell’epoca:  una Madonna fra i SS Pietro e Paolo di Bernardino di Nanni (1473).
La chiesa di S. Maria dei Laici annessa all’edifico, venne eretta nel 1313 ampliata forse su disegno di Francesco Allegrini durante la ristrutturazione dell’intero complesso.

L’ultimo restauro risale al 1997 dopo il terremoto. Le pareti dell’unica sua navata sono decorate da 24 quadretti con la vita di Maria, eseguiti da Felice Damiani.