Il Gubbio incassa la seconda sconfitta consecutiva, stavolta sul campo della Pianese, che si impone con un netto 3-1. Per la squadra di mister Taurino, questa nuova battuta d’arresto complica ulteriormente una situazione già difficile, aumentando la pressione su un gruppo che sembra faticare sempre di più a ritrovare la brillantezza di inizio stagione. Dopo la sconfitta interna contro il Pontedera per 1-0, dove era bastato il gol di Ianesi a mettere in ginocchio i rossoblù, i tifosi si aspettavano una reazione in terra toscana. Al Comunale di Piancastagnaio è andata in scena una prestazione persino più opaca rispetto a quella contro gli amaranto: troppi errori in fase difensiva, poche idee in attacco e un approccio generale che ha lasciato molto a desiderare.
A decidere il match sono stati i gol di Mastropietro e una doppietta di Colombo, che ha scavato un solco difficilmente colmabile per gli ospiti. Solo all’87’, con una rete di Rovaglia, il Gubbio ha accorciato le distanze, ma ormai era troppo tardi per pensare a una rimonta.
Disfatta del Gubbio in casa della Pianese: l’analisi
Quattro gol subiti e appena uno realizzato nelle ultime due partite: questo il bilancio che preoccupa mister Taurino e i tifosi del Gubbio. Dopo un inizio di stagione brillante, il reparto difensivo sembra aver perso la solidità che lo caratterizzava, subendo gol con una frequenza allarmante. Le assenze di giocatori chiave come Di Massimo, D’Ursi e Tommasini sono certamente pesanti, ma non possono giustificare del tutto una prestazione come quella di ieri sera. La Pianese, infatti, è riuscita a passare in vantaggio già all’8’ minuto con Mastropietro, sfruttando un’eccessiva leggerezza difensiva dei rossoblù.
L’approccio alla gara è stato molle, quasi remissivo. I ragazzi di Taurino sono apparsi incapaci di gestire le fasi importanti del match, lasciando campo libero a una Pianese tecnicamente superiore e tatticamente più organizzata. Le incertezze difensive hanno contribuito a facilitare la manovra offensiva dei padroni di casa, mentre il tandem d’attacco improvvisato, composto da Giovannini e Fossati, non è riuscito a creare pericoli concreti alla difesa avversaria.
L’attacco del Gubbio, infatti, sembra essere diventato prevedibile. L’assenza di elementi come Di Massimo e D’Ursi si fa sentire soprattutto negli ultimi metri del campo, dove manca quella qualità e quel guizzo necessario a scardinare le difese avversarie. Con Tommasini fuori dai giochi, le alternative in attacco scarseggiano. Ci si chiede se le scelte di mercato siano state davvero lungimiranti: Tommasini era davvero in grado di reggere da solo il peso dell’attacco rossoblù?
In questo momento guardare indietro è inutile. Il Gubbio deve fare i conti con una rosa che non offre molte alternative, e l’atteggiamento dei giocatori in campo non può essere soggetto a compromessi. L’impressione è che la squadra fatichi a trovare il giusto ritmo, lasciando troppo spazio agli avversari e dimostrandosi incapace di reagire con il carattere e la grinta necessaria in questi momenti.
Le parole di mister Taurino: “Bisogna fare un esame di coscienza”
Al termine della gara, mister Taurino non ha nascosto la sua delusione per la prestazione dei suoi ragazzi. Con la voce ferma, il tecnico ha dichiarato: “Sono stati superiori a noi, la responsabilità più grossa è la mia, ma un bagno di umiltà e un esame di coscienza bisogna farlo tutti. Fare una prestazione così è inaccettabile. Nel calcio c’è sempre l’occasione per riscattarsi, ma bisogna cambiare subito registro e ritrovare quello spirito che prima avevamo e che abbiamo perso. Oggi non ha funzionato niente, bisogna fare i complimenti a loro che sono stati nettamente superiori a noi, hanno vinto con merito”.
Parole dure, quelle di Taurino, che però dimostrano anche la sua volontà di scuotere l’ambiente e spingere la squadra a ritrovare l’unità e la determinazione necessaria per superare questo momento di difficoltà. In ogni caso, il messaggio è chiaro: senza una reazione d’orgoglio, il rischio di un’ulteriore crisi è concreto.