Il countdown è quasi terminato: domani sera, alle ore 20:30, lo stadio “Pietro Barbetti” sarà il palcoscenico di un derby umbro tanto atteso quanto fondamentale per il futuro di Gubbio e Perugia. Una sfida che non è soltanto sinonimo di rivalità territoriale, ma rappresenta un crocevia fondamentale per entrambe le squadre, alla ricerca di punti pesanti per la corsa ai play-off. Mister Gaetano Fontana, tecnico del Gubbio, ha parlato in conferenza stampa in vista della gara contro il Perugia, con il consueto equilibrio ma senza nascondere l’importanza della sfida. Reduce dalla sconfitta per 2-1 contro la Ternana nell’altro derby umbro, Fontana vuole vedere una squadra capace di riscattarsi e di dimostrare sul campo la propria crescita, sia mentale che tattica.
Gubbio-Perugia, mister Fontana: “L’avversario che temo di più siamo noi stessi”
Il tecnico del Gubbio non ha lesinato parole sul blasone del Perugia, ma ha sottolineato come i derby siano partite speciali, in grado di sovvertire ogni pronostico:
“I giocatori del Perugia sanno di portare sulle spalle il peso di una storia importante, di una squadra che ha militato per anni in Serie A. Questo però, a volte, può trasformarsi in un carico difficile da gestire. Nonostante le ambizioni differenti, il Perugia si trova in una posizione di classifica simile alla nostra. Il derby, però, annulla ogni differenza. Sono partite particolari, dove oltre ai concetti tecnico-tattici è fondamentale la voglia di prevalere nei duelli individuali. Pensiamo alla partita, al prestigio, è un derby importante, un derby che vogliamo vincere, senza fare strani pensieri, perchè il campionato è lungo”.
Parole che trasmettono consapevolezza e fiducia, ma anche un monito rivolto ai suoi ragazzi:
“L’avversario che temo di più non è il Perugia, né la Ternana o il Pescara. L’avversario che temo di più siamo noi stessi. Quando riusciremo a capire la nostra importanza e il nostro valore, allora saremo sulla strada giusta”.
Fontana ha poi analizzato le scelte difensive dell’ultima partita contro la Ternana, dove la difesa a tre è stata una mossa obbligata dall’espulsione, trasformandosi in una soluzione tattica d’emergenza:
“A Terni nel secondo tempo abbiamo adattato una situazione ibrida. Non è una scelta standardizzata, ma dipende dalla partita e dall’avversario. I ragazzi hanno reagito bene, dimostrando coraggio e voglia di rimediare agli errori del primo tempo. Questo atteggiamento sarà fondamentale anche domani”.
Sul fronte mercato, Fontana mantiene un basso profilo, sottolineando come gli affari si concretizzino spesso negli ultimi giorni di gennaio:
“La finestra è aperta per un mese, ma senza uscite non ci saranno investimenti. I veri botti di mercato si vedono alla fine, quando emergono opzioni migliori. Al momento, preferisco concentrarmi sul lavoro con i giocatori che ho a disposizione”.
Tra i recuperi, buone notizie per Franchini e Faggi, che saranno nuovamente disponibili per il derby. Ancora in fase di recupero Di Massimo, per il quale si punta a un rientro nelle prossime due settimane.
La classifica e la mentalità vincente
Con il Gubbio a 25 punti, a un passo dalla zona play-off ma con i play-out che distano appena un punto, la pressione è palpabile. Fontana però invita alla calma e a focalizzarsi sul campo, senza lasciarsi distrarre dagli scenari di classifica:
“L’attenzione deve essere rivolta alla partita, non a quello che potrebbe accadere. I ragazzi sanno che il nostro percorso finora è stato al di sotto delle aspettative. Ora è il momento di dare segnali importanti. Vincere il derby non risolverebbe tutti i problemi, ma sarebbe un passo avanti per trovare equilibrio e mentalità vincente. Non esistono squadre invincibili in questa categoria, ma bisogna credere in sé stessi e dimostrarlo ogni giorno”.
L’allenatore ha poi spronato la squadra a superare i propri limiti:
“Per ottenere risultati straordinari bisogna comportarsi da persone straordinarie. Non esiste la partita, esiste come ci si prepara ad affrontarla”.
Fontana ha condiviso un dato interessante e preoccupante emerso dall’ultima partita contro la Ternana:
“A Terni ogni mio giocatore ha percorso più di 12 chilometri, un dato che evidenzia come abbiamo rincorso troppo e corso troppo poco con la palla. Questo deve cambiare”.
Nelle quattro partite sotto la guida di Fontana, il Gubbio ha chiuso in inferiorità numerica ben tre volte, un trend che il tecnico vuole invertire:
“Serve razionalità. Non posso accettare che un giocatore lasci la squadra in dieci per un capriccio personale o una distrazione. La testa deve essere sempre dentro al campo”.