21 Feb, 2025 - 15:46

Gubbio, perseguita l’ex compagna per un anno: 42enne denunciato per stalking

Gubbio, perseguita l’ex compagna per un anno: 42enne denunciato per stalking

Una vicenda inquietante di persecuzione e paura si è conclusa con una denuncia a carico di un uomo di 42 anni, accusato di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna, una donna eugubina della stessa età.

La denuncia è stata formalizzata dai Carabinieri della Stazione di Gubbio, che hanno deferito l’uomo in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia. Nonostante la relazione fosse terminata da tre anni, per oltre un anno l’uomo ha tormentato la vittima con pedinamenti, minacce e atteggiamenti ossessivi, causando un grave stato di ansia alla donna, ormai esasperata dal comportamento persecutorio dell’ex.

La vicenda riporta al centro dell’attenzione il delicato tema della violenza psicologica e dello stalking, una piaga sempre più diffusa e spesso sottovalutata fino a quando non sfocia in episodi drammatici.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, il 42enne non ha mai accettato la fine della relazione. Dopo la rottura, anziché rassegnarsi, ha iniziato un’escalation di comportamenti ossessivi per cercare di riavvicinarsi alla ex compagna.

L'uomo non dava tregua alla ex compagna con una serie di comportamenti persecutori

Pedinamenti costanti: l’uomo si faceva trovare sotto casa della donna, nei pressi del suo luogo di lavoro e nei posti da lei frequentati abitualmente.
Appostamenti nei luoghi pubblici: la vittima ha raccontato che spesso lo trovava nei bar, nei supermercati o nei parcheggi, come se la stesse spiando.
Telefonate e messaggi continui: centinaia di chiamate e messaggi, molti dei quali minacciosi e intimidatori.
Insulti e lanci di oggetti: in più occasioni l’uomo l’ha aggredita verbalmente e ha lanciato oggetti contro la sua abitazione o la sua auto.
L’obiettivo era chiaro: costringerla a un ripensamento, farla tornare sui suoi passi con la paura e la pressione psicologica.

Le persecuzioni dell’uomo erano già state segnalate in passato. Tanto che la donna aveva già ottenuto un provvedimento di ammonimento da parte del Questore, un atto che doveva servire come un primo deterrente nei confronti dello stalker.

Tuttavia, la misura si è rivelata inefficace: il 42enne ha continuato imperterrito nel suo comportamento persecutorio, ignorando il provvedimento e aggravando ancora di più la propria posizione legale.

Non è bastato l'ammonimento del questore; la vittima ha dovuto ricorrere alla denuncia per stalking

Esausta e impaurita, la vittima ha deciso di non subire oltre e si è rivolta nuovamente alle forze dell’ordine per sporgere una denuncia formale per stalking.

Dopo aver raccolto la querela, i Carabinieri della Stazione di Gubbio hanno avviato un’indagine approfondita, raccogliendo prove concrete sulle continue persecuzioni subite dalla donna.

Dai riscontri investigativi è emerso un quadro chiaro e preoccupante: la vittima viveva ormai in uno stato di ansia costante, condizionata dalla paura di incontrare il suo persecutore in ogni momento della giornata.

Al termine degli accertamenti, i militari hanno deferito l’uomo in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia, con l’accusa di atti persecutori ai sensi dell’articolo 612-bis del Codice Penale.

Se il giudice lo riterrà necessario, potrebbero scattare ulteriori misure restrittive, come un divieto di avvicinamento alla vittima o addirittura una custodia cautelare, nel caso in cui vi fosse il rischio di reiterazione del reato.

Questa vicenda riporta all’attenzione il problema dello stalking, un fenomeno che, purtroppo, colpisce migliaia di donne ogni anno in Italia.

Secondo i dati ISTAT, il 78% delle vittime di stalking sono donne e nel 60% dei casi il persecutore è un ex partner. Spesso, questi comportamenti vengono minimizzati o sottovalutati, finché non sfociano in episodi più gravi di violenza.

Proprio per questo motivo, nel nostro ordinamento è stato introdotto l’articolo 612-bis del Codice Penale, che punisce gli atti persecutori con una pena che va da 1 a 6 anni di reclusione. Se lo stalking è accompagnato da minacce gravi o recidiva, la pena può aumentare.

I mezzi legali a disposizione delle vittime di stalking

Le vittime di stalking hanno a disposizione strumenti legali e di supporto per difendersi dai propri persecutori. Tra le principali tutele vi sono:

L’ammonimento del Questore: un provvedimento che può essere richiesto prima di presentare denuncia, per intimare allo stalker di interrompere i suoi comportamenti.
La denuncia alle forze dell’ordine: è fondamentale denunciare immediatamente qualsiasi comportamento persecutorio, senza aspettare che la situazione peggiori.
Il divieto di avvicinamento e gli ordini restrittivi: in caso di denuncia, il giudice può imporre misure cautelari per proteggere la vittima.
I centri antiviolenza: esistono numerose strutture in Italia che offrono supporto psicologico e legale alle vittime di stalking e violenza domestica.
In caso di emergenza, è possibile contattare il 1522, il numero nazionale antiviolenza e stalking, attivo 24 ore su 24.

Il caso del 42enne eugubino denunciato per stalking rappresenta un chiaro esempio di quanto sia importante denunciare subito comportamenti persecutori e non sottovalutarli.

La vittima, dopo mesi di paura e ansia, ha trovato il coraggio di rivolgersi alle forze dell’ordine, un passo fondamentale che le ha permesso di interrompere un incubo durato oltre un anno.

Grazie al lavoro dei Carabinieri di Gubbio, l’uomo è stato finalmente denunciato e deferito alla Procura, un atto che potrebbe portare all’applicazione di misure restrittive nei suoi confronti.

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Mario Farneti
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